Sieyès Emmanuel Joseph (1748-1836)

La talpa della rivoluzione - diceva di lui Robespierre.

Voleva fare il soldato, ma i genitori lo vollero prete. Gli furono dapprima rifiutati gli ordini per mancanza di vocazione. Fu ordinato nel 1772.Vicario del Vescovo di Chartres abbracciò subito le nuove idee. L'Opuscolo "Cos'è il Terzo Stato?" fece sensazione lo fece conoscere ed eleggere agli Stati Generali. La sua protesta contro la soppressione delle decime gli minò la popolarità.

Stilò un progetto di "Preliminari della Costituzione" ove proponeva l'istituzione di due Camere, progetto ferocemente contrastato. Si ritirò in orgoglioso silenzio. Eletto alla Convenzione votò morte al Re e sforzandosi di sopravvivere  limnitò la sua attività a cariche senza grande responsabilità. Agiva dietro le quinte. Entrònel Comitato di salute npubblica dopo la caduta di Robespierre e quindi nel Direttorio.  Favorevole ad un cambiamento ad opera dei militari che gli permettesse di dare alla Francia la "sua" Costituzione - ucciso a Novi Joubert - accettò la soluzione di Talleyrand: Bonaparte. E fu il 18 brumaio.

La sua costituzione non ebbe seguito. Tenne una musoneria permanente durante l'Impero. Esiliato nel 1815 come regicida, ritornò nel 1830. Negli ultimi anni di vita era  affetto da demenza senile.

- Se viene M. de Robespierre, ditegli che non ci sono. - avrebbe detto al suo cameriere.

Cfr. Tulard, Fayard, Fierro, Histoire et dictionnaire de la revolution française, Paris, 1987