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La macchia e la gariga

La macchia è tra gli aspetti più diffusi nella Riviera; essa comprende diversi stadi caratterizzati ora da specie meglio adattate a condizioni relativamente più caldo-aride ed altre proprie di zone con maggiori disponibilità idriche.
La fisionomia della macchia varia e si distinguono aspetti con arbusti di altezza variabile da 1 a 4 metri (macchia bassa e macchia alta) dominati in modo evidente da Leccio (Quercus ilex), Erica arborea (Erica arborea) e Corbezzolo (Arbutus unedo)(fiori), (frutti), da Lentisco (Pistacea lentiscus) (frutti), (fiori), Sparzio spinoso (Calicotome spinosa) e Mirto (Myrtus communis)(fiori),(frutti), dai Cisti (Cistus salvifolius, Cistus monspeliensis, Cistus albidus ), da Rosmarino (Rosmarinus officinalis), da Ginestra (Spartium junceum).
Caratteristica generale della macchia è il dominio assoluto degli arbusti, la prevalenza delle sclerofille, cioè con foglie coriacee particolarmente adattate all'aridità, la relativa ricchezza di specie erbacee, un dinamismo rapido che tende a ricostituire il bosco di lecci.
La gariga ha aspetto discontinuo, caratterizzato da arbusti sempreverdi di piccole dimensioni, perlopiù alternati a cespi di graminacee, su terreni assai superficiali e rocce affioranti.
Tra le specie troviamo: Timo (Thymus vulgaris), Ruta (Ruta chalepensis) e la Coride (Coris monspeliensis)