"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
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AUTUNNO

 

C’è un autunno solare, fatto di giornate luminose in cui il cielo ha un azzurro intenso e i monti risplendono di mille sfumature di giallo, rosso e arancio, finché le lunghe ombre della sera li avvolgono nell’oscurità e la luna sorge a illuminare notti fresche e silenziose.

In giornate come queste immagina un maggiordomo inglese che intraprende un viaggio su una vecchia auto attraverso le campagne del suo Paese. E’ il protagonista di QUEL CHE RESTA DEL GIORNO di Kazuo Ishiguro, un uomo che ha sempre vissuto al servizio degli altri, sacrificando al lavoro e al dovere i suoi sentimenti, se stesso. Questo viaggio sarà per lui una riscoperta del passato, di ciò che ha perso; ma il rimpianto per ciò che poteva essere la sua vita, nella consapevolezza che il passato comunque non ritorna, diventa un’occasione per imparare a vivere meglio il presente e ad apprezzare ciò che di buono può riservare “l’autunno” della vita.

Nelle stupende campagne inglesi e all’interno di vecchi  castelli, sontuosi palazzi o più modeste ma altrettanto affascinanti dimore, vivono i protagonisti dei romanzi di Jane Austen, storie avvincenti che ci raccontano la vita quotidiana di una società fatta di borghesi, nobili decaduti, personaggi spesso meschini descritti con un’ironia e con una capacità non comune di sviscerare i loro pregi e difetti. Da questa massa di parroci bigotti, di ragazze frivole e poco intelligenti, di madri in cerca di marito per le figlie, di vecchie grasse e pettegole, ogni tanto emerge un personaggio che si distingue per classe, intelligenza, apertura mentale; diventa inevitabile parteggiare per questi personaggi, affezionarsi a loro, seguire con trepidazione le loro vicissitudini nell’attesa della conclusione sperata. Due esempi per tutti: Elisabeth e Darcy in ORGOGLIO E PREGIUDIZIO e Emma e Knightley in EMMA.

 

Intanto i giorni passano, l’estate si allontana per lasciare posto a un autunno fatto di nebbie, di pioggia, di freddo; nulla di meglio in giornate simili che sedersi vicino ad un camino acceso in compagnia dei libri delle sorelle Brontë: ambientati anche questi in splendidi paesaggi nordici (le famose brughiere), dove spesso il tempo è inclemente e minaccioso e offre un ottimo scenario a storie che sconfinano nel fantastico e nel pauroso.

Chi non rabbrividisce al racconto di una pazza che si aggira nella stessa casa dove vive la dolce e ignara Jane Eyre? (JANE EYRE di Charlotte Brontë).

E ancor di più ci spaventa lo spirito della defunta Catherine che torna a cercare il suo amore perduto in CIME TEMPESTOSE di Emily Brontë.

Ma non è solo questo che affascina in questi due romanzi, c’è molto di più e lascio a voi il piacere di scoprirlo pagina per pagina, mentre l’inverno si avvicina.