One Big Mob

(Aw Yea! Aw Yea!)

RACCONTi

Nemesi
Un racconto in tre punti


<< Pagina 4 >>

Adesso vedeva davanti a se' cio' che una volta era stato un uomo. Era parzialmente ricoperto di alghe verdognole e rossastre, che lasciavano liberi solo il viso ed una parte del torace. La sua faccia era ridotta a poco più di un teschio, cui rimanevano miracolosamente appiccicati alcuni brandelli di carne, ma a Fred parve di riconoscere il ghigno indolente che si andava formando sui denti ormai privi di gengive, anche se sembrava esserci un non so che' di strano...forse erano quei canini, incredibilmente più grossi degli incisivi e così appuntiti... Quando il suo sguardo si poso' sul torace, non ebbe più dubbi: all’altezza del cuore, laddove si allargava la macchia rossa che aveva notato da lontano, la punta di un coltellaccio da macellaio sporgeva dai residui della sua carne morta. Non ebbe bisogno di guardare il manico del coltello per capire che si trattava dello stesso oggetto con il quale aveva ucciso Jim...


Fred cercava il coltello con il quale aprivano i barattoli di fagioli e che, quel giorno, sembrava stesse giocando a nascondino; poi sentì le grida di Jim, e corse a vedere cosa succedeva. La prima cosa che aveva notato era il coltellaccio, sporco come se fosse stato usato, buttato lì a terra. Poi l’aveva visto: banchettava con gli ultimi rimasugli delle loro provviste mentre diceva che ormai tutto era perduto, che erano nelle sue mani, che lui non avrebbe mai permesso loro di sfuggirgli. Jim invito' Fred a servirsi: sarebbe stata una sorta di ultima cena, e poi si sarebbero dati insieme la morte. A queste parole Fred, senza aver il tempo di pensare a cosa faceva, afferro' il coltello e, con forza straordinaria dettatagli da un impeto sovrumano, glielo pianto' nella schiena, trapassandolo da parte a parte. Jim, colpito al cuore, morì senza avere neanche il tempo di sorprendersi.
Ma adesso sembrava che Jim fosse tornato per... Perche' era tornato? Per vendicarsi, forse? Certo! Perche' altrimenti?
Fred non stette certo lì a porsi simili domande, ne' tantomeno cerco spiegazioni dai resti animati del suo redivivo amico. Corse via, verso la fiancata del veliero, per buttarsi in acqua e raggiungere a nuoto il suo relitto.
Stava proprio per buttarsi quando gli parve di scorgere nell’acqua increspata una sorta di statua rappresentante un essere metà uomo e metà pesce, simile ad un tritone ma, nel contempo, diverso da loro. Alcuni particolari gli davano un’aura di malvagità e di onnipotenza, e le sue dimensioni erano spropositate. Tale era la ricchezza dei particolari, nella rifinitura dei lineamenti, nell’espressività dello sguardo, che la statua sembrava muoversi di propria volontà, anziche' seguire i capricci delle onde. Sembrava davvero viva... e forse lo era, ma Fred non poteva indugiare oltre, altrimenti sarebbe diventato cibo per zombie.
Si tuffo' e nuoto' verso il relitto, raggiungendolo con una velocità che non avrebbe mai sospettato. Fu altrettanto abile nell’arrampicarsi fino ad una falla apertasi al di sopra della linea di galleggiamento, da cui raggiunse il ponte della nave: forse che la fortuna stesse tornando dalla sua parte? Forse...
Si diresse verso punto in cui era rimasto ad aspettare che il veliero arrivasse per un’ora che a lui era sembrata una piccola eternità e che adesso sembrava più lontana dell’alba dei tempi. Quando vi giunse, lo spettacolo che gli si paro' dinanzi agli occhi non fu dei più confortanti: quelle che da lontano sembravano tante silhouette che si aggiravano per il veliero, adesso erano tutti raggruppati in quel punto, e...
Mio Dio! Doveva essere un sogno, ne era certo, anzi uno stupido, fottutissimo incubo! No, tutto cio' non poteva essere. Una cosa del genere non aveva ne' ragione ne' diritto di esistere. Quello era il punto di non ritorno: fra poco si sarebbe svegliato, ne era certo, e si sarebbe trovato al sicuro, nel letto di un’infermeria, e non si sarebbe nemmeno ricordato di Jim, con le carni appese, le ossa sporgenti ed i canini aguzzi, ne' di Dagon che lo scrutava dal fondo del mare con un ghigno soddisfatto, ne' dei ghoul che si scannavano a vicenda mentre si cibavano del suo cadavere...
Ne era certo, ne era certo...

DeK  


<< Pagina 4 >>

BACK - HOME