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recens. di f.fusca su poesia polito    recens. di b. filippone su "senso fatato" 

". . . e giocano le nubi – l’incontro –" 

(di Roberto Polito)

Recensione di Bruna FILIPPONE

La stupenda cornice del castello feudale d’Ardore, dove il nostro poeta oculista presenta le sue opere, mi porta a ricordare che la Calabria è da sempre terra di pensatori e poeti, incontro di raffinate menti Greche, di sottili intelligenze Arabe, di audacie organizzative Normanne, di Svevi imperiali, di sontuosi Aragonesi, di Longobardi laboriosi.

Calabria nel tempo, un universo di voci: Pitagora, Teocrito, Ibico, Nosside, Mattia Preti, Gioacchino da Fiore, Tommaso Campanella, Galeazzo di Tarsia e tanti altri . . .

La Calabria: universo dai profumi inebrianti, dai colori ineffabili, caratterizzato dalle abetaie della Sila, dal mare dei Bronzi, dalle Colonne di Era . . .

La Calabria non grande nella sua espansione ma grande nelle "voci" di ieri e di oggi. E in questo universo, una "voce" dalle vibrazioni chiaramente connotabili, interamente calabrese: ROBERTO POLITO .

Con questa sua nuova pubblicazione ha curato la sua poesia con precisione, mirando all’effetto, cercando di portarla alle cose, di renderla adeguata e . . . nel suo stupendo "narrare" poetico, allo stesso modo di un maestro scultore, egli ha messo ogni pensiero in forma, lo ha cesellato, ha affinato i profili, li ha limati e poi come il pifferaio magico delle favole, è riuscito a stupire, affascinare, incantare . . .

"PERCHE’ LA MUSA CANTA QUANDO VUOLE? . . .

   L’HO CONOSCIUTA E TI RIEMPIE IL CUORE.

TI FA COGLIERE IL VERO IL BELLO IL GRANDE!"

Le sue poesie sono i movimenti delle sue immagini del cuore, che si mettono in movimento attraverso la fluidità delle parole . . .

Roberto Polito è un professionista e un poeta attento agli eventi, sensibile al mondo che lo circonda, osservatore del genere umano, cantautore dei sentimenti: "carmina" attinti alla memoria del ricordo, attraverso una sequenza cromatica di volti e di situazioni, "figure" immerse in "atmosfere" e in sentimenti come quella dell’amicizia intesa come forza più vasta di un sentimento, più forte dell’amore!

AMICIZIA, dono elargito agli animi semplici come agli animi magni, ma non dissimile negli uni e negli altri. Se non perché i "grandi" della cultura del pensiero, dell’arte, cercano di spiegarne in qualche modo i meccanismi e gli effetti, mentre l’animo semplice vive questo meraviglioso sentimento per il solo gusto di viverlo e non si pone il "perché"; lo vive per empatia e ne gioisce, perché gli basta la gioia del cuore che l’amicizia dà.

Certi uomini di pensiero, come Cicerone, analizzando questo sentimento, ci hanno lasciato pensieri memorabili sui quali occorre meditare: "SED EGO ADMIRATIONE QUADAM VIRTUTIS EIUS AUXIT BENEVOLENTIAM CONSUETUDO" ( Io ho voluto bene al mio amico, per la sua virtù; la sua familiarità ha fatto il resto, accrescendo il nostro affetto).

Amicizia ci porta quella di Polito e Dejua, nota pittrice romana, che ci ha dato la gioia di ammirare i suoi dipinti e ha illustrato sapientemente il libro del poeta, aumentandone ancor più le emozioni. Loro hanno stretto una limpida amicizia del cuore e della mente, e allora come non soffermarsi sui grandi esempi della storia, che ci presentano ABELARDO ED ELOISA/ FRANCESCO E CHIARA/ MICHELANGELO E GASPARA STAMPA/ UGO FOSCOLO E LUIGIA PALLAVICINI/ CHOPIN E COSTANZA/ e ancora CHOPIN E GEORGE SAND ecc . . .

Ciascuna di queste amicizie divenne volta a volta vissuta come "osmosi" spirituale, rispondenza intellettuale, affinità elettiva, empatia . . .

Quella di Roberto Polito è un a poesia ricca di "evocazioni", di "valori", di "presenze", uno spartito musicale ben composto, con tante chiavi di lettura e ben dirette dal medico poeta, che estrae dalle varie sezioni note a profusione ed armonie calibrate, dove si "quadrano" e si "inquadrano" i dati fisici, spirituali, filosofici e dove scorre una perenne linfa osmotica tra la vita dell’autore e la sua poesia, che rivela a volte, una intensa misura riflessiva del montaliano "mal di vivere".

POESIA di Polito che è "emanazione della mente" , che non ha né corpo, né confini, dove le potenze del sentimento raggiungono vertici altissimi, soffertissimi, e poi si quietano.

E lui continua ad affidarsi alla penna, che non è più una "cosa" ma un dito della mano, un ramo del pensiero e scrive e trascrive sul foglio "pensieri" che disegnano dentro la sua anima un "arazzo".

" OH ME FELICE NELLA MIA ARDORE/DOVE I RICORDI FATATI SI MISCHIANO AI PROBLEMI DELL’OGGI./ VOLTI CONOSCIUTI DI SEMPRE/ STRADE RIPERCORSE./ E IL MIO CUORE S’EMPIE DI GIOIA! "

Versi che si nutrono di fruscii, di palpiti segreti, di nitide allusioni, di ricordi: poesia alta, coerente, armonica . . . dove l’immagine della donna penetra nel cuore profondo del poeta fino diventare AMORE inteso come "gravitazione", Amore che comincia dal desiderio. Amore che ha trovato nei versi dell’autore terreno fertile di turbinio, di emozioni, impulsi dove incancellabili vibrazioni emotive ruscellano dentro le esuberanti scansioni melodiche, soprattutto quando il poeta si tuffa nei labirinti del proprio segreto, fino sprigionare il pulsare di pregnanti schegge di sogni e di desideri.

POESIA che è "ritorno" e "ricordo", "preghiera" . . . POESIA "respirazione", "inspirazione", "dialogo", "sublimazione", "compensazione", "ritorno all’infanzia", poesia che è AGORA’.

Poesia come "messaggio", POESIA quando la scrittura diventa "servizio". POESIA di "TESTA" , di "STILE", di "CUORE", come diceva Umberto Saba, e poesia "ARTE DEL DIRE" in forma superiore. "ARTE DEL DIRE "da "ARS" che indica oltre che il "CONGEGNARE" anche l’ "ESCOGITARE". "ARS" CHE HA PER SCOPO IL BELLO E IL BUONO, come diceva Platone.

"ARS DICENDI" che ha piuttosto il privilegio di far risplendere le idee con intensità e forza.

Chi scrive, come Polito, è in continuo ascolto di sé e delle cose ed è pervaso da una emozione che lo spinge a generare anche attraverso l’ansia e l’inquietudine, di coinvolgere col processo di elaborazione l’intelligenza, la memoria, la sensibilità, la volontà, il sentimento, la fantasia.

Diceva Pirandello: " La vita si scrive o si vive".

Roberto POLITO vive intensamente le sue emozioni, le scrive, tocca il fondo, risale, entra ed esce dalla sua anima, ci affascina, ci coinvolge, ci stupisce e ci piace.

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