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L’OCULISTICA A SIDERNO? Se ne va l’ospedale Non il ricordo, vivi e morti per quelle stanze vuote risuonano ora come allora. Ecco Pina Che piange … no ride! Volti sempre uguali Domande ovvie Di sempre. Mentre ruota ruota La giostra Di occhi Di tipi Di bende Di ferri Di gocce. "Dilato?" "Coloro?" "Venite?" "Lo facciamo aspettare?". Domande usuali Scontate Abusate. Fofò, Col volto Severo Di grande, Ti gela Lo sguardo E s’incupa; mi chiedo: "Che ho fatto?" C’è pure Maria Che starnazza Che abbraccia … e che muore. C’è Peppe. C’è il capo … di sempre che consulta che freme che trama e diffida diffida diffida. Ci son io … e ruota ruota la giostra infinita. Figure di cose Di menti Di corpi Di liti Di voci Sottili e potenti. Mimì che accademico Docet Bisbiglia, non odo. … e storie che t’hanno segnato la vita per sempre. Sono là Sono sempre Nel luogo Nel tempo D’allora Di oggi. Se ne va l’ospedale Non il ricordo.
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