(Terzo Capitolo)
ammuina
Signorile morbosa curiosità.
Lo sapevo che sarebbe stato in quel modo .
Una scossa elettrica ad alto voltaggio che ha malignamente e beffardamente messo
a disagio tutto il paese. Una grande agitazione di sussurri e di grida
silenziose.
Tutti sanno .
Nessuno sa.
Un incredibile andirivieni di poliziotti.
Il sostituto con una maschera fintamente professionale cercava con lo sguardo un
solo volto che non faticavo ad immaginare quale fosse : Raffaella.
Sempre tanto pallida in questi giorni, c’è da chiedersi se sia preoccupata più
delle possibili implicazioni o del riampiazzo dello sfortunato amante.
Al maresciallo non pare vero di potersi mettere in agitazione, di correre a
destra e sinistra, a fare rilievi, domande, congetture.Fa ammuina sul’iss !!
E’ tornata anche la dottoressa medico legale, belle gambe e tanto cervello tutto
insieme, madre natura è stata benefica con lei .
Servendole il caffè non posso evitare lo sguardo alla sua generosità
prorompente.
- Allora, Ammuina, dai , qualche domanda te la faccio qui , non ti convoco in
commissariato, raccontami qualcosa : quando hai visto l’ultima volta Spaccapalle?-
la domanda arriva a bruciapelo, mentre ancora ho gli occhi incollati sulla bella
scollatura del medico legale.
- Dottò, cchè ‘vv’aggià dì … Passava di qui per fare colazione la mattina ,
caffè corretto e un robusto tramezzino, si doveva sostenere ‘o guaglione, tenev’ò
cche ffà !-
Sorrido ironico mentre penso a quante volte gli ho servito caffè corretti e
alcolici, mentre faceva gli occhi a pesce morto a qualche bella fica di
passaggio …
- Era normale, dottò, il solito strafottente, no, non ho notato niente di strano
, niente di diverso… solo andava di fretta, aveva un appuntamento diceva, ma
vuiè ‘o ssapit… isse tenev’ semp qualcosa a’ffa!
La faccia del sostituto tradisce una mezza smorfia di disgusto.. come non
capirlo, non solo in vita gli aveva dato fastidio, mò , pure da morto, doveva
occuparsi di lui, certamente avrebbe dovuto coinvolgere Raffaella… questo non
gli piaceva, tra i mille sussurri poteva uscire fuori anche la loro storia.
- Ammuina, fai meno mezze frasi e parlami più chiaramente, chi frequentava
ultimamente il morto ? –
- Dottò, e ‘cca ce vò nu libbr pè dicere tutt’ cos! – e va beh.. io lo vedevo
con mezzo paese, quello che era al femminile, aveva tante amiche premurose, mi
capite, vero , Dottò ???
- a me ha detto solo che andava di fretta, che mi dovevo spicciare, lo sapete
come era antipatico e cafone, pace all’anima sua ! –
Si , lo sapeva… una volta avevo visto Spaccapalle , mentre era in dolce
compagnia, che faceva una risata in faccia al sostituto, che diventò verde dalla
rabbia .
Io ero a servire ai tavoli e nessuno bada ad Ammuina, che corre e fa casino…
Ma casini ne aveva pure con l’Ingegnere, una volta per strada li vidi mentre si
salutavano a muso duro, poco mancava che Spaccapalle non andasse a sfotterlo
pure mentre stava nel macchinone di rappresentanza con la di lui moglie, la
bella Raffaella… che pur stando con il marito diventò viola vedendo l’amante con
una gentile signora sotto braccio.
Quanti colori hanno questi paesani.. solo il rosso mancava, quello della
vergogna..
E ora hanno il rosso del sangue….
SARAH (medico legale)
Il sole tramonta lentamente
diffondendo uno splendido miscuglio di rosso carminio e arancio che lentamente
abbraccia tutta la valle, guardo le vette maestose che si stagliano superbe
verso il cielo e il silenzio mi invade concludendo questa strana e triste
giornata.
Il mattino successivo trascorse come una normale vacanza. Il telefono rimase
silenzioso, nessuna notizia ancora degli esiti e nessuna notizia dalla Procura;
solo gli abitanti erano allarmati e stupefatti, raggruppati in piccoli crocchi
non parlavano che dell'omicidio, ognuno aveva una sua propria idea e le
illazioni fiorivano.
La Giuditta mi girava intorno non osando porre domande, poi ......< sa che si
dice?......Tutti pensano che l'Ing. non sia estraneo, mica era un segreto!!!!!!
Eh! certe donne se le vanno proprio a cercare.....> intanto con noncuranza e
sprimacciando i cuscini del divano, non ottenendo alcuna risposta....< ma lei
che ne pensa?. E' vero che lo hanno massacrato e per spregio gli hanno infilato
una fede in gola?......Ma come mai lei ha scelto di fare questo lavoro!!!> e
ancora < mica vado a raccontarlo! mi dica almeno se già avete qualche
sospettato.....>
Non avevo alcuna intenzione di lasciarmi coinvolgere in pettegolezzi di paese,
così trovai la scusa di dovermi recare al Commissariato ed uscii.
Per strada incontrai l'Assessore,
riluttante mi fermai, chiedendomi se percepiva quanto sforzo mi costasse
nascondere il disprezzo che provavo nei suoi confronti. Uomo viscido, chissà se
era estraneo all'accaduto.
Mentre il suo sguardo soppesava la mia persona, fermandosi sulle mie parti
femminili, mi comunicò
< E' già stata informata che la casa della vittima è stata perquisita e del
diario trovato? .....E' alla Centrale, lo stanno analizzando, peccato manchi
l'ultima pagina.......>
< Stavo andando appunto ora al Commissariato, nessuno si è preoccupato di
tenermi informata >
Ero seccata e molto preoccupata, ma chi conduceva le indagini? Non avevo alcuna
fiducia delle capacità intuitive del Maresciallo.
Decisi di interpellare il Muto, ero sicura di trovare un alleato capace, buon
osservatore, munito di un'intelligenza brillante, tenuta sopita dietro ad un
muro di silenzio, un silenzio che ne sono sicura, può essere interrotto se
necessario.
Ed è proprio questo che ho appena deciso di ottenere.
In passato è stato un ottimo detective.
Vecchia casa di montagna il
Commissariato, muri spessi un metro, ambiente buio, poco accogliente, ma sono
tutti lì, raggruppati nella piccola anticamera, pallidi e nervosi, diffidenti
gli uni agli altri si osservano in attesa di essere interrogati.
Solo il Silvestri per ora è stato ascoltato in modo informale al bar, non ha
detto nulla di nuovo, da sentire ancora ........
Ambrosio mi delude sempre di più, con le sue manifeste certezze sta conducendo
le indagini in modo poco convincente, dove si trovava lui all'ora del delitto?
Il dolore del Baselina mi lascia una traccia di inquietudine, il rancore può
essere un buon movente per un delitto.
Squallida coppia i coniugi Bescapè......
Ed io tra di loro osservo uno spaccato di questa società corrotta.
Devo assolutamente parlarne a Giacomo Bondo e studiare il diario a fondo.
Mi allontano, voglio telefonare al Centro per sapere i risultati degli esami.
Fittipaldi
Ho percorso tante volte questa via, ma non avevo mai girato in questa stradina
che porta al Commissariato, avrei dovuto fare benzina, chissà quanto mi
tratterranno, l'unico distributore del paese chiude a mezzogiorno e riapre alle
tre del pomeriggio, tutto tempo perso, avrei voluto andare ad Aosta oggi,
vedremo.
Il parcheggio è tutto pieno, questo vuol dire che la convocazione è generale,
troverò tutti lì dentro, le solite facce e il solito atteggiamento.
Sono uno storpio, faccio pena, vengo evitato, ma se proprio devono avere a che
fare con me, diventano tutti gentili e premurosi, fanno a gara per aiutarmi a
fare le cose che faccio tutti i giorni senza aiuto, senza di loro, e devo anche
ringraziare, ironia perpetrata.
Detesto il pietismo, in ogni sua piccola parte, è solo una scatola vuota,
detesto anche l'arroganza, l'opportunismo, la falsità e le sfide, ho un brutto
carattere, detesto troppe altre cose.
Ecco, ho parcheggiato, la mia 500 gialla, inizia l'operazione di discesa : prima
le tre gambe di legno e poi il resto.
La porta è socchiusa, percorro il corridoio, sento bisbigliare, un'esclamazione
ogni tanto, interrompe quel finto silenzio, ci sono quasi, c'è un altro
corridoio,perpendicolare al primo, da una parte ci sono gli uffici e dall'altra
la sala d'attesa, qualcuno ha sentito i rintocchi dei miei passi, e ha detto il
mio soprannome," Fittipaldi", sono davanti alla porta, comincia la commedia dei
saluti.
Mentre mi siedo, entra il Maresciallo, ha in mano un foglio, dice che non appena
il medico legale avrà i risultati degli esami, inizieranno gli interrogatori, si
corregge, dice che saranno sentite le testimonianze, è imbarazzato, guarda
l'ingegnere e lui, fermo e impassibile, con la sua solita espressione senza
anima, ricambia lo sguardo.
Guardo che ore sono, vorrei andare ad Aosta, quel messaggio anonimo, nella mia
posta, parlava dell'ultima pagina del diario, quella mancante.
Pensieri confusi e interrotti da quello che vedo e che sento, sembra che il
telefono del Commissariato sia impazzito, ora è arrivato anche il Muto e chiede
della Signora Medico Legale …
Non riesco ad immaginare chi abbia potuto scriverlo, evidentemente, qualcuno che
sapeva dell'esistenza del diario e che sapeva dove era nascosto.
Giorgio non era certo un tipo riflessivo, lo conoscevo troppo bene, ho sempre
saputo tutto di lui, o quasi, cosa mai avrebbe potuto raccontare e perché non mi
aveva mai confidato che amava fissare con la penna i suoi pensieri.
Potrebbe essere un giochetto del muto, ma non è abbastanza complicato, un
semplice invito ad Aosta, scritto con una vecchia macchina da scrivere, in un
Caffè, "per chiarire …"; intanto incontro gli occhi dei presenti, nessuno
reagisce in modo strano al mio sguardo, solo Raffaella ha gli occhi bassi ed è
sconvolta, non l'avevo mai vista così, che sia lei …ora mi guarda, si rivolge al
marito, gli sussurra qualcosa poi si dirige verso la porta e passando mi
sussurra : " Aosta, domani".
Spaccapalle , sei ancora qui, ho ancora la sensazione che i tuoi turpiloqui
provocavano al mio stomaco, forse è nostalgia, sorrido appena, è disperazione.
Il Maresciallo scandisce il mio
nome, << Con calma … non c'è fretta . >> aggiunge con la sensibilità di un
pachiderma, la stessa che ha per il motore della sua auto, gli ingranaggi sono
limati per mancanza di tatto verso la frizione.
La porta si chiude dietro di me, Gennaro è un ragazzo premuroso, prima di essere
il Brigadiere Caputo, l'unica figura intatta in questo zoo.
Mi siedo davanti ad Ambrosio, il Maresciallo armeggia con dei fogli e poi
dichiara :
<< Caputo è pronto ? Si metta a verbale. Le domande sono uguali per tutti,
procedo ! >>
Sono uguali per tutti dici ? cos'è , una sorta di giustificazione ? sguaiato
personaggio, volevi fabbricare un interrogatorio con le stampelle ?
<< Vogliamo sapere come ha trascorso la giornata in cui è stato rinvenuto il
cadavere di Giorgio Del Bo' … ed anche quella precedente. >>
<< Mi sono alzato tardi, ho pranzato, sono andato in paese per le provviste
settimanali, sono rientrato a casa e dopo aver sistemato la dispensa, sono
andato al Circolo Bocciofilo, c'era anche Giorgio, come sempre, qualche partita
e poi ho puntato la mia 500 verso il box di casa mia, ho cenato e ho raggiunto
il materasso, che con cuscino e coperta, nonché sagoma di ferro battuto, prende
il nome di letto.
La giornata successiva è stata identica, ma senza provviste e senza partite a
bocce, il frigo era pieno e sul campo c'era il corpo di Giorgio. >>
giacinta crotta - INTERROGATORIO
Oggi il campanello sembra non
volere tacere. Sono passate più di tre ore da quando il maresciallo se n'è
andato. Evidentemente l'Ambrogino è stato piuttosto combattuto sul da farsi...eheheheh...bene
bene...meglio che sappia con chi ha a che fare.
"Toh...hai trovato la retta via ?"
"Signora Crotta...."
"Ossignur...c'è stato un omicidio, non è un'epidemia di amnesia generale! Mi hai
sempre dato del tu e chiamato Giacin...." Mi blocco di colpo...dietro di lui c'è
Paolo. Adesso sono io a diventare rossa rimanendoci di sale"
"Lui che ci fa qui?"
"Beh, è un interrogatorio ufficiale e lui deve verbalizzare ciò che verrà detto"
Non so che fare...non voglio parlare davanti al cucciolo ma, nello stesso tempo
l'idea di guardarlo per un po' mi riempie il cuore di meraviglia...
"Non sono sicura....facciamo che incominciamo e poi, al limite, verbalizzo io e
lui se ne va"
"Giacinta...non dire sciocchezze, non puoi verbalizzare tu!"
Il mio sguardo è più eloquente di ogni altra arma...Ambrosio abbassa la testa e
la scuote sconsolato...
Andiamo in salotto e ci sediamo...io vicinissima a Paolo che diventa rosso come
un gambero di fiume cotto.
"Allora Giacinta...sai che c'è stato un omicidio? "
"Dovrei saperlo?"
"Giacinta! Non fare i tuoi giochetti, sappiamo che quando Del Bò è stato ucciso
tu eri qui"
"Si...come tutti quelli che sono in questa stanza"
"Ehm...ti prego non rendermi le
cose difficili. Tu conoscevi la vittima ?"
"Certo...non credo che esista donna che non lo conoscesse"
"E....era venuto a parlarti di recente ?"
"Beh sai, TUTTI vengono abbastanza ciclicamente...quindi anche il Giorgino non
mancava di farmi visita"
"Ah bene! E...cosa ti diceva?"
"Io spero che tu voglia scherzare! Mi stai chiedendo di tradire la fiducia dei
miei confidenti?"
"Ma no Giaci....lui è morto...e poi...è per capire se per caso tu hai un'idea, o
te la sei fatta, di chi possa averlo odiato così tanto da farlo fuori"
"Beh, quel bel figlio di una poco raccomandabile signora (con tutto il rispetto
per la mamma), non aveva molti amici...o amiche! Sai, quando tu pesti i piedi al
mondo...qualcuno poi magari prende una sega e te li taglia!"
"E....chi...più precisamente lo odiava così tanto?"
"Vuoi che accusi qualcuno????"
"Nooooo.....no....è ovvio che è solo un dato obbiettivo preso esclusivamente dai
fatti che...."
"ALT! Fermo lì...ho capito...Paolo esci...ehm scusa voglio dire Gennaro"
Paolo è smarrito...non se lo aspettava...Ambrosio mi guarda ma capisce che forse
gli conviene fare come dico, tanto quel che racconterò NON verrà mai messo a
verbale...almeno NON da me!
"Brigadiere, lei può andare, ma rimanga a disposizione qui sotto"
"Dio mio...solo perché hai una laureetta pensi di essere meglio degli altri!"
"Pa...ehm..Gennaro, vai pura al bar o al commissariato, se abbiamo bisogno ti
chiamiamo" Mi alzo per accompagnarlo
"Ssssignora....ehm...non si di...di...disturbi...ccconosco la ssstrada..."
"Lo so...ma non potrei mai perdermi il piacere di fare due passi al tuo fianco"
...Sorrido e faccio l'occhiolino allo scomodo testimone di questo mio momento
d'intimità...non vorrei mai che L'Ambrogetto si mettesse strane idee in testa.
"Allora...dicevamo...i nemici del rompipalle...Beh, devi sapere che sarebbe più
facile fare la lista degli amici mah...a te non servirebbe...Lo odiavano tutti
il povero cristo. Le donne perché le usava e le gettava, gli uomini perché non
potevano essere come lui."
"Si va bene...anch'io non lo amavo lo sai bene ma...da qui ad ucciderlo ce ne
corre! Entrami un po' più nel dettaglio...chi potrebbe essere l'assassino?"
"Io....tu...Gennaro...no, Gennaro no..Quasi tutti mio caro...siamo tutti
potenziali assassini se ci toccano i talloni giusti. Per esempio, sapevi che
Raffaella era rimasta incinta del Del Bò ? Lei era molto felice perché
desiderava un figlio ed era la scusa adatta per mandare a quel paese
l'ingegnere. Peccato avesse fatto i conti senza gli osti! All'inizio Giorgio era
stato divertito dall'idea della paternità. Inoltre Raffa era una 'bella manza' ,
come la definiva lui, e a letto faceva numeri da circo quindi...chissà, forse
per un paio di mesi avrebbe anche potuto reggere la fedeltà. Peccato che , tre
giorni prima dell'omicidio, il play boy avesse avuto un incontro col Bescapé,
dopo il quale, risultava più ricco di UN ACCONTO di cinquanta milioni! Povera
Raffaella....e l'odio che le avevo visto negli occhi era a dir poco...folle."
"Beh, sarebbe un ottimo movente in effetti...ma tu scusa...come fai a saperlo ?
Non eri via ? ..."
"Non mi starai mica sospettando VERO???"
"Giacinta no...beh cioè...io...ma dai è il mio lavoro, tutti quelli che c'erano
e lo conoscevano devono essere sospettati...Non è una questione personale"
"Un par di palle! Se mi sospetti esci subito da casa mia! T' ho già detto che
non c'ero..IO ero in montagna..."
"E' quello che sapevo io ma...ti hanno vista la notte dell'omicidio...."
"Embè? Sono rientrata...in serata..."
"E non è che , per caso è logico, hai visto qualcosa di strano o sospetto?"
"Nulla!"
"Ok...ma allora come fai a sapere
di Raffaella ?"
"Beh....il mio nascondiglio tra i lupi non era un segreto per tutti....ad alcuni
avevo dovuto dirlo in caso di necessità...peccato non sia servito a molto..."
Abbasso la testa...ed ho un mio momento di malinconia ripensando agli occhi di
Giorgio l'ultima volta....era come se sapesse di dover morire...
"Giacinta?....Ehi...che c'è ? Non è mica colpa tua dai..."
"Si....lo so...eppure pensi sempre che puoi fare qualcosa di più..."
".....Possiamo proseguire ? "
"Ok, si....certo...ehm...Sempre tenendo BEN presente che io non accuso nessuno,
proprio per via di Raffaella, Bescapé è il più evidente ed il più probabile (Ma
io non l'ho detto!)....E' furbo, avido e presuntuoso come pochi altri, non
avrebbe mai accettato che un tizio come lo spaccapalle gli portasse via la
moglie.. .Certo non perché l'ama, nooo, lui si tiene Raffa perché ha un corpo da
sballo e a letto lo fa godere come nessun altra , è di rappresentanza e,
all'occorrenza, non si è tirata indietro di fronte a qualche gentile palpata di
suoi clienti importanti; non rompe le palle e, in fondo, gli costa relativamente
poco..In un primo tempo ha cercato di comprare il Del Bò con cinquanta milioni
ma, deve aver saputo che quell'idiota di un play boy è andato in giro a vantarsi
di avere i soldi del cornuto e di non pensare nemmeno lontanamente di mollare la
Raffa....Questo all'ingegnere non deve avere fatto molto piacere...proprio no!"
"Giaci non sai cosa non darei per incastrare quel bastardo e se fosse per me lo
avrei già fatto arrestare ma...ho bisogno di prove...Certo se Raffaella parlasse
sarebbe già qualcosa...Staremo a vedere, devo ancora sentirla....Comunque, chi
altri potrebbe avere avuto interesse a far fuori Del Bò ?"
"Beh, c'era il suo 'amico' Fittipaldi..."
"Ma a me risulta che erano davvero
amici!"
"A te risulta quel che voleva far risultare l'uomo sprint! Il rancore rode piano
piano e porta a reazioni impensabili...Poi c'è quell'essere infame, viscido ed
orribile di Brambilla...a quello dovreste metterlo dentro e gettare la chiave!
Immondo...è figlio del diavolo!"
"Ma nooo Giacinta, aspetta, tutti sanno che Il Del Bò era in affari con
Brambilla...e dunque perché...."
"Perché ? Perché, Giorgio veniva ricattato dall'assessorucolo per via di vecchi
prestiti mai risarciti, e quindi costretto a fare ciò che faceva. Solo che
quando finalmente ha saputo...le carte si sono rivoltate!"
"Saputo...cosa?"
"Beh...questo...questo non posso dirlo..."
"DEVI!!! Giacinta...non puoi pensare di ostacolare le indagini!"
"IO non devo nulla...però....in effetti andrebbe tutto a vantaggio del paese...solo
che avevo giurato...anzi...avevo dato la mia parola!"
"Ma qui siamo di fronte ad un omicidio !!!"
"Si, è vero...beh, tanto IO non l'ho detto! Giorgio aveva scoperto che...ehm....Dio
com'è difficile....che Brambilla...era stato un pedofilo!"
Lo guardo e lui sbianca....
"Un pedofilo? Ma come...e quando, dove?"
"Beh...come abbia fatto Giorgio non lo so comunque il nostro rappresentante
sociale ha avuto diversi procedimenti contro di lui per pedofilia...gli avevano
trovato in casa materiale di tutti i tipi e si era, addirittura vociferato, che
facesse la tratta dei bambini...e nell'ultimo processo sembrava che sarebbe
stato finalmente condannato ma poi...beh, il solito cavillo lo aveva tirato
fuori....E dopo quel caso si è trasferito qui ed ha cambiato nome..."
"Ommammasantissima....questo si che è un movente coi fiocchi!...e sai anche
quando Giorgio lo ha scoperto?"
"Pochi giorni fa...ed infatti era più spaccone del solito"
"Dio mio....a volte non riesco a
credere a ciò che sento.....Ehm...altri indiziati?"
"Beh...non metterei la mano sul fuoco su quell' Aminoacido del bar, anche se,
visto che puzza, non l'ho mai voluto qui a lungo...Non vedo di buon occhio quel
Don Giacinto e la sua dama di compagnia....e non posso pronunciarmi sul
Muto...."
"Non puoi....o...non vuoi?"
Mi alzo "E' chiaro che io non ti ho detto nulla...che se mi tiri in mezzo ti
trasformo in un topo e che se fai tanto di chiamarmi in tribunale ti brucio la
macchina, la casa e anche la cuccia del cane!......Ora è molto tardi....devo
dare da magiare a Matteo..."
"Ma è un gufo impagliato!!!! E poi non posso garantirti di lasciarti fuori LO
SAI! "
"Ti accompagno alla porta...non vorrei che rubassi qualcosa nell'andartene"
"Ma Giacinta che dici!!! Prima dimmi del Muto!"
"HO...DETTO...FUORI...!"
Finalmente sola! Sono sfinita...Matteo che dici, avrei dovuto dirgli del Muto?
No...noooo prima devo sapere se è tutto vero...poi...poi mi muoverò, ma devo
stare molto attenta....quello è pericoloso come un serpente a sonagli.
Pag 5