(SECONDO CAPITOLO)
AMMUINA
Bocciato . Nessuno lo
avrebbe mai potuto nemmeno immaginare.
Bocciato. Che ironia è talvolta la vita . Colpito dal suo stesso amore.
La notizia è rimbalzata come una palla di tennis in un doppio ben giocato.
O meglio dire si è precipitata come una slavina sulla tranquilla, signorile,
raffinata comunità di La Thuile. Sempre di palle parliamo.
Cosa resta del nostro essere quando un solo preciso colpo decide se il tuo
presente coniugherà il verbo al passato o al futuro … -
Questo pensiero piacerebbe forse al Muto .
E’ arrivato tre giorni fa. Chissà perché pensano a lui come a un tipo strambo e
non solo per il suo ostinato silenzio. Io lo capisco al volo, anche senza parole
.
Spaccapalle con la testa spaccata , che destino bizzarro.
E sì che in molti avrebbero voluto onorarsi del merito di fargli scontare
qualche buffonata di troppo, quella sua tracotanza spaccona, quel suo vantarsi
di fottere, senza neppure la prudenza dovuta agli impegni delle sue compagnie
femminili.
Non gli bastavano mai : Raffaella era nella collezione, anche se lui amava
rinnovare con una voracità sorprendente.
Raffaella, profumo di donna e così l’Ingegnere più chiacchierato del paese aveva
un motivo in più di essere chiacchierato. Non dò torto all’inquieta donna :
quando il marito spalanca quegli occhi a pesce morto, ce’facess’ na faccia e’paccher
!
Spaccapalle : scassacazz’ pur ccu’ll’amic suoie, Fittipaldi. Per quanto …se ne
potrebbe raccontare anche su di lui .
Spaccapalle : pare che pure con Brambilla avesse un conto in sospeso … un conto
con diversi zeri .Si dice .
Spaccapalle : scostumato e cafone pure se ti chiedeva un caffè.
Decisamente troppo per tutti i gusti.
Non so in quanti piangeranno la sua ingombrante presenza.
Era nu’ poc’vivace o guaglione.
Ma da qui a passare alla pratica, ce ne passa!
Bocciato. Senza replica.
Forse inizieremo a vedere qualcosa di diverso in questo sonnacchioso paese.
Quasi quasi offro un caffè al maresciallo, pp’ssentì qualche novità…
IL MARESCIALLO
"currete marescià!" Caputo
era tutto sudato quando è arrivato in ufficio. Ho pensato "Adesso viene il
bello.." "Stiamo inguaiati!"
E poi salendo su per la stradina che arriva al campo da bocce, mi venivano in
mente le prodezze dello scopatore DOC.
Adesso è lì riverso,con gli occhi sbarrati , la bocca spalancata in una smorfia,
mentre rivoli di sangue, ormai secco, gli solcano il viso.
Brutta fine per un playboy di montagna!
Chissà cosa avrà combinato per farsi conciare cosi...
L'unico amico Fittipaldi, adesso non riesce a farsi una ragione, di quello che è
successo, è sconvolto.
Sarebbe interessante sentire cosa ne dice Raffaella, si , dovrà depennare un
nome dalla lista.
L'ingegnere è al di fuori da ogni sospetto... oltre alle corna ha pure un
braccio fuori uso.
Quell'Ambrosio è troppo riservato, devo cercare di sapere qualcosa di piu' su di
lui.
E il muto...Presenza lieve, ma ambigua, anche con lui dovrò... scavare.
Pure ammuina potrebbe rivelarsi prezioso nel corso delle indagini, me lo segno.
Mentre la Drsa Lerner comincia il suo lavoro, telefono alla trattoria della
baita.
Voglio andarmi a mangiare un bel piatto di polenta con la fonduta, insieme al
mio amico Egidio.
Gli lascerò scegliere il vino, lui se ne intende.. e non solo di quello. ahaha
RAFFAELLA
Mio Dio.
Mio Dio.
Sto vibrando come un martello pneumatico che perfora l'asfalto.
Mio Dio.
Sono riuscita a vedere il corpo riverso soltanto da lontano. Ma mi è bastato.
Altro che scopata, altro che orgasmo. Hanno spaccato la testa al mio amante
preferito. Ed il trambusto che ho incrociato al campo di bocce mi ha lasciata
sbigottita.
Mio Dio.
Non riesco a pensare altro.
Speriamo che non mi colleghino al fatto. Non che il paese ignori le mie
scappatelle, ma recarmi sul posto in cui è stato commesso un omicidio non è
proprio ciò che si definisce furbizia. Soprattutto perché dall'ultima volta in
cui ho avuto contatti con Giorgio sono passate meno di 48 ore. E anche perché il
maresciallo e Caputo mi hanno dovuta rialzare una volta svenuta.
Non ho capito granché. Non ricordo granché… mi stavo recando al campo, avevo
intenzione di far arrivare il mio solito messaggio al trombeur tramite quel
fesso di ragazzino che lavora lì. Ma mi sono imbattuta in gente trafelata che
correva a destra e sinistra. E mi è sembrato perfino di scorgere Luca nel
gruppetto vicino al cadavere… ma forse è stata solo immaginazione: da quando si
è rotto il braccio me lo trovo sempre tra i piedi a casa.. non può essersi
avventurato fuori, seppur per un fatto tanto magniloquente. E' da tre giorni che
se ne sta seduto sulla sua poltrona da re a guardare nel vuoto (fili invisibili
che sembra tessere lui stesso come un ragno meticoloso).
Il problema è che ho perso una parte di questa giornata. Nebbia negli occhi e
ritrovata sdraiata all'ingresso della pista di bocce.
Com'è stato possibile?
Alterigia, fierezza, egocentrismo, egoismo… diciamo che non gli mancava niente.
Diciamo anche che i suoi modi di fare erano sgraditi ai più. Forse persino al
suo amico di vecchia data Fittipaldi. Ma di questo non so molto. Non indago
sulla vita dei miei amanti. Proprio non mi interessa.
Lo sguardo del muto è perforante. Continua a girarsi dalla mia parte per
scorgere qualcosa.. indizi? Vorrà davvero sapere che facevo al campo? Possibile
che non lo sappia? Possibile che mi stia studiando? Mi sta indisponendo… manca
molto per arrivare a casa?
Non so nemmeno come mi sono ritrovata sulla sua auto.. devo avere un viso
sgomento. Devo sembrare fuori di me. E se spero di saperne un po' di più da
questo tutt'altro che ciarliero autista posso anche decidere di scendere ora. Ma
evitiamo di dare più nell'occhio. Cerca di riprenderti, Raffaella. Parla. Dì
qualcosa. Non guardare nel vuoto…
"ehm… allora?… ehm… quando
avete scoperto il cadavere?"
E continua a fissarmi!!! con quegli occhi di ghiaccio! Parla, dannato. Parla!
"Lucaaaaaa".
Il muto si guarda intorno facendo finta di tenere compagnia ad una donzella
spaurita mentre mi sembra soltanto un ficcanaso che cerca particolari che non ci
sono.
Non c'è. Doveva essere lui in mezzo a quei contorni. E il capo del muto che
accenna un diniego sembra confermarlo.
Io cosa ci faccio qui?
Perché non sono restata al campo per capirne di più?
"Giacomo, ora puoi andare, mi sento meglio. Grazie per il passaggio" (fuori
dalle scatole).
SOSTITUTO PROCURATORE
Entrando nel paese, ho
capito subito che c'era qualcosa di diverso nell'aria.
Al bar, più animato del solito, c’erano tutti: il maresciallo, l’assessore,
persino il medico legale.
Ammuina, gesticolando più del solito col volto congestionato, diffondeva
particolari sul fattaccio appena accaduto: spaccapalle morto? Che colpo!
Qualcuno aveva fracassato la sua testa lanciando la boccia verso il boccino
sbagliato (o giusto?).
Un tavolino del locale diventa, per il momento, il mio ufficio. Mentre ascolto attento le interpretazioni dei presenti, guardo distrattamente la stanza affollata; era stata appena trasformata, con tavolini e sedie nuove, tovaglie allegre, il lampadario a vetri colorati e molte cartoline attaccate al muro dietro il bancone; erano state spedite da luoghi lontanissimi, una da Managua, una da Las Vegas.....i saluti degli amici in vacanza.
Un turbine di pensieri
nella mia mente. Non che la notizia mi sconvolga più di tanto; se lo merita quel
fanfarone trombeur de femmes che al suo attivo aveva solo una cosa: il suo cazzo!
Un disprezzo a prima vista da quando, al bar, ebbi l'avventura di sentire i suoi
strafottenti racconti sui suoi virtuosismi sessuali.
Raffaella aveva avuto un rapporto con quel mangiafighe del cavolo; me lo aveva
confessato piangendo, e questo era motivo di vanto per l'imbecille che non
mancava mai di ricordarlo.
-Canta ancora, stronzo!!!!-
Lui non è stato altro che una scelta casuale per Raffaella: a modo suo, aveva
voluto vendicarsi del marito che l’aveva costretta a lasciarmi.
Il Grande....il Potente Ingegnere, il re Mida, capace di trasformare in oro
tutto quello che tocca, abile in tutto…..fuorché con la moglie.
Ma stavolta hai fatto un passo falso bello mio! Non m’inganni col tuo braccio
ingessato, sono stato troppe volte testimone della tua destrezza con le bocce,
lanciate persino con la sinistra.
E’ arrivata la mia ora; ti porterò in tribunale, ti fotto!!!!!!!
Con un cenno invito il maresciallo ad avvicinarsi: dovrà indagare a fondo su
Bescapè….
MEDICO LEGALE
Il mattino seguente,
venerdì, pioveva e faceva freddo, mi sentivo ancora stanca e il tempo non
migliorava l'umore.
Girovagavo per le stanze dove avevo vissuto tanti giorni di vacanze spensierate
con i miei genitori.
Nel silenzio, squilla il telefono
< Merda! >.
Chi può mai essere a quest'ora, non vorrei rispondere, nessuno sa che sono qui,
ma il trillo incessante mi costringe ad alzare il ricevitore.
< Buongiorno Sarah! Ho saputo del tuo arrivo ed ho bisogno di te! >
E' Ambrosio, attualmente Procuratore ad Aosta.
< Per che cosa ?>
< Non posso dirtelo al telefono, ti andrebbe di far colazione con me? >
< Chiudo gli occhi e come in un brutto film rivivo le stesse sensazioni di un
tempo nel sentire la sua voce. Tutto precipita ad un anno fa, quando senza alcun
preavviso pose fine alla nostra relazione.
Relazione travolgente ed intensa, per me molto importante.
Non sono ancora riuscita a dimenticare.
< Ci sei ancora? Ti prego è importante, sarò lì tra venti minuti >
< Non qui, ci troviamo al solito bar > rispondo e chiudo la comunicazione.
Solo dopo diversi minuti poso la cornetta e tra me e me mormoro
< Accidenti....magnifico! ed ora?>
Non avevo alcuna voglia di rivederlo.
Il piccolo locale, era stato rimodernato ma conservata lo stesso aspetto di
sempre, lindo, ordinato, essenziale, rispettoso della personalità propria della
gente di montagna.
Ammuina, un caso a parte, ormai ben integrato nel paesaggio, correva indaffarato
e sorridente dal bancone ai tavolini, sembrava quasi mi aspettasse, quando
vedendomi entrare mi regalò uno splendido sorriso.
Gli abituali avventori e anche di più erano tutti raggruppati intorno ad
Ambrosio, che con il suo modo cattedratico, si degnava di soddisfarli,
rispondendo alle loro inquietudini.
I nostri occhi si incrociano e lui si dirige verso di me
< E' bello rivederti! Vieni, sediamoci qui, ti devo parlare di lavoro >
Mi ritrovo seduta e sprofondo in un mare azzurro.
< Questa notte hanno rinvenuto il cadavere di Giorgio Del Bo', detto pure
spaccapalle > esordisce < con il cranio spappolato, probabilmente da una boccia
trovata al suo fianco.
In accordo con il Sindaco e all'Assessore si è deciso di assegnare il compito a
te per competenza, ti andrebbe di analizzare il cadavere e farci avere risposte
sulla metodologia dell'incidente?>
< Santo cielo!> Mi si annebbia improvvisamente la vista, violenza anche qui!
< Conoscevi Giorgio anche tu?>
< Si certamente. Non lo frequentavo, ma qui tutti ci conosciamo, il paese è
piccolino, e poi quelli come lui non passano inosservati e neppure sono tanto
ben visti, era un povero dongiovanni, giovani e carine, libere o sposate per lui
non faceva alcuna differenza, probabilmente gli bastava anche se solo
respiravano, avete già un sospetto? >
< Brancoliamo nel buio più completo, allora , accetti? Abbiamo bisogno di
risposte e abbiamo fiducia nella tua professionalità.
Quello dunque voleva da
me!
Sento di odiarlo, ma accetto l'incarico, in fondo, penso, non ho nulla da fare e
questo è il mio lavoro. Gelidamente chiedo:
< dove avete trovato il corpo? L'Autorità Giudiziaria ha già fatto i suoi
riscontri?>
< si tutto in ordine, il corpo è al Circolo Bocciofilo, ti aspettano.
Pochi minuti dopo sono sul posto del ritrovamento, il Maresciallo è già
presente, impacciato e a disagio, dimostra tutta la sua inesperienza ( si
capisce che non ha mai avuto a fare con una morte violenta), mi accoglie con
sollievo. Gli ordino di isolare immediatamente la zona e passo al primo esame
esterno del cadavere.
E' importante descrivere fedelmente la scena, molte risposte si possono avere
proprio da questi primi rilevamenti ed è compito del Medico Legale non
permettere inquinamenti delle prove.
Inizio la prima descrizione.
Il cadavere è riverso sul terreno di gioco del circolo. Gli indumenti sono in
ordine e non fanno ritenere che vi possa essere stata una qualche colluttazione.
I primi elementi rilevati mi consentono di formulare una diagnosi della causa di
morte, avvenuta verosimilmente per trauma cranico fratturativo. L'epoca del
decesso è da far risalire tra le 12-18 ore dal rinvenimento del cadavere. Tutto
ciò da riconfermare all'esame autoptico.
Nel frattempo si era raggruppata una folla tutto intorno, sembrava che il paese
si fosse dato appuntamento, le occhiate che si scambiavano erano
eloquenti....... ben gli sta, dicevano i loro occhi.
Diedi ordine di trasferire il cadavere all'Obitorio e mi avviai verso casa per
cambiarmi e prendere la mia auto.
In macchina ascolto Ravel a tutto volume, non mi accorgo del tempo che impiego e
meno di mezz'ora dopo raggiungo la città di Aosta.
Mi era stato messo a disposizione quasi tutto quello di cui avevo bisogno presso
l'Istituto di medicina Legale. Quando entrai nel lungo corridoio, una corrente
di aria fredda mi investì, passai davanti ad alcuni cadaveri coperti con un
lenzuolo da cui spuntavano i piedi rigidi.
Erano quasi le nove, il corridoio profumava di disinfettante e formaldeide, in
fondo una camera era affollata dal personale che prendeva il caffè.
< Buongiorno!> esordii < sono qui per eseguire l'esame autoptico del cadavere
portato da La Thuile, sicuramente siete già stati messi al corrente, sono la
Dott.ssa Lerner>.
Dopo aver effettuato tutte le procedure di legge, un collega mi accompagna nella
sala, dove su di un tavolo d'acciaio trovo il corpo già svestito pronto ad
essere sezionato.
Accesi il registratore e cominciai :
Cadavere di sesso maschile, bianco, della apparente età della reale, a sviluppo
schelettrico regolare e normale stato nutrizionale. Macchie ipostatiche di
colore rosso vinoso al viso e alle regioni declivi a cadavere supino. Dette
macchie sono ormai fisse e non improntabili. Rigidità cadaverica a tutti i
distretti corporei.
Trauma fratturativo in sede occipitale dove è anche presente ferita
lacero-contusa di circa otto cm., a margini irregolari, con fuoriuscita di
materiale ematico.
Ferite lacero.contuse si presentano anche sui glutei, diffuse agli arti
inferiori con irregolarità dei margini.
Macchie di sangue e di sperma sono visibili nella parte interna delle cosce.
Trauma importante anche alla parte sinistra del collo, non posso ancora
determinare quale dei due ha causato il decesso.
Finita la descrizione dell'esame esterno, seziono il collo ed il torace per
cercare eventuali traumi ai muscoli, passo al viso, rimuovo la lingua e nella
cavità trovo un anello, è una fede, la prelevo e la controllo, nessuna data,
nessun nome identificabile, la infilo in un contenitore e la etichetto.
Pratico quindi l'incisione a Y e dal quel momento l'autopsia diventa
un'operazione di routine.
Ordino al collega di
prelevare materiale di ogni organo, una parte del contenuto residuo dello
stomaco, etichettare e di inviare il tutto in Laboratorio per le indagini
chimico-tossitologiche e per gli esami istologici.
Mi avvio nello spogliatoio, mi tolgo il camice e dopo una lunga, calda doccia
che mi ridona freschezza , mi rivesto ed esco, un pallido sole mi accoglie,
respiro l'aria ancora umida di pioggia e decido di fare due passi per riflettere
sul caso.
Il dato più importante che
emerge dalle prime valutazioni è che Giorgio spaccapalle è stato trasportato,
dopo circa 15 ore dalla morte, sul campo da bocce. L'omicidio è avvenuto in
altra sede, lo dimostrano le ferite riscontrate e la sede delle macchie
ipostatiche. Infatti, se il campo fosse la scena del delitto il corpo si sarebbe
dovuto trovare supino e non prono. Altro dato importante che emerge, non si
spiegano le ferite trovate sulle altre zone del corpo. Questo significa che è
stato rivestito dopo la morte, poi trasportato sul posto del rinvenimento.
Chi aveva ucciso, perché di omicidio chiaramente si trattava, lo aveva fatto con
determinazione, non era stato un incidente; doveva essere stato studiato con
cura ed eseguito probabilmente o da più persone, oppure da un mancino.
C'era molto da scavare nella vita del bel Giorgio e molto da scoprire......
Guardai l'ora e mi accorsi che era ora di pranzo.............
ASSESSORE BRAMBILLA
Non ci voleva
questa proprio non ci voleva, avevamo cominciato a fare qualche affaruccio
insieme e ora l’hanno ucciso e poi come, con una boccia, uno sgarbo, uno
sfregio, ucciso con quello che lo divertiva di più, oddio le bocce al secondo
posto al primo le donne, figa e bocce, bocce e figa.
Adesso mi devo tutelare e il maresciallo vuole pranzare con me, e no Tuppetuppe,
non mi freghi tu vuoi che io ti dica qualcosa e ti sbagli di grosso, parlo solo
per tutelarmi, se canto tutta l’opera non bastano le celle della prigione di
Aosta, però una cosa te la posso dire, ti rammenterò un nome Ozumita, sai quella
nigeriana che vieni a trovare in colonia tutti i Giovedì sera, eh eh Marescià ne
combini delle belle eh? Birichino, questo ti dico caro il mio Esposito, comunque
se preso da voglia improvvisa si parlare sarai il primo a saperlo, non vado
certo a parlare con l’imbalsamato Procuratore, lui che gode come un matto quando
con tocco, toga e bavarola, chiedi condanne esemplari di mesi e mesi di galera a
qualche ladruncolo di galline.
Eh si dottor Ambrosio adesso hai proprio una bella patata bollente in mano e se
scopri la pentola viene fuori anche il tuo ruolo in questa vicenda e poi che fai
ti metti a piangere sulla foto di Raffella che tieni gelosamente custodita nel
tuo portafoglio o a quella che tieni nel cassetto sinistro della scrivania nel
tuo ufficio in procura?
Anche io ho le foto di Raffella e anche qualche videocassetta eheheheh
gentilmente fornitemi da Spaccapalle, non sono proprio da educanda, anzi
mostrano tutta l’abilità erotica della Raffa, mi sono costate un tot, ma va bene
ora mi servono ehehehehehe, mi viene in mente il commercio da bimbo con la
Cinzia, Giudice la vuoi vedere? Te ne posso dare una copia da metterti in
cornice, ma tu cosa mi dai in cambio?
Eh si so proprio tutto caro il mio giudice eheheheheh, ti conviene girarmi alla
larga e poi che ci facevi mercoledì sera in colonia? Vuoi che te lo racconti in
privato o che lo dica a tutti? Tania l’ucraina, ti dice niente il nome? Si
certo, bene.
Uffa il Sindaco Virieux vuole che domani sia io a commemorare Spaccapalle in
consiglio comunale, si commemorerò l’illustre cittadino e il benemerito sportivo
campione di bocce, vabbé mi preparo il discorso, sperando che non mi scappi da
ridere.
Ora vado a pranzo col maresciallo e invito anche l’Ambrosio, mi voglio proprio
divertire voglio un po' stuzzicarli e qualche bicchierozzo di vino mi aiuterà
nell’intento.
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