Avvicinandosi
ai nostri giorni, l'economia di Nuxis ha cercato di valorizzare e
sfruttare il ricchissimo patrimonio forestale della zona ( Pantaleo, Is
Cannoneris, Monti Nieddu ), un tempo meta obbligata per la caccia al
cinghiale, ora anche meta di appassionati cercatori di funghi, amanti
della natura, e parco ricco di animali selvatici ormai rari e da tutti
considerati un patrimonio. Più di quaranta anni fa Nuxis era una
frazione di Santadi. Ottenuta l'autonomia con la legge regionale nr.27
del novembre 1957, divenne Comune, portando con se 23 Furriadroxius. Nel
1964 si aggiunse anche la frazione di Acquacadda, precedentemente sotto
Narcao. Oggi le frazioni di Nuxis sono: Acquacadda, S'Acquacallenti
superiore, S'Acquacallenti inferiore, Crabì, Sa Staria e Tattinu. Ci
sono poi piccoli "Meddaus" , il cui nome riporta ai primi
proprietari o abitanti delle terre: Is Pireddas, Peppi Mereu, Is Deias,
Is Cuccus, Is Porcus, Is Pinnas, Is Serras, Is Meis, Is
Serafinis, Is
Pittaus, Is Pillonis, Is Ollargius, Is Orionis, Is Santus, Is Vaccas, Is
Aios. Soprattutto in queste località è ancora oggi possibile avere
un'idea di come fossero le più antiche abitazioni di Nuxis, con i muri
esterni imbiancati a secco, il tetto coperto da coppi sardi, spesso
affiancate da una "lolla", (una sorta di magazzino), e
arricchite da un caratteristico forno "a palla"
(indispensabile per la cottura tradizionale di pane sostanzioso e
profumato, dolci squisiti e saporiti arrosti).
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