FIAT 500 ORIGINALI
Dopo aver smontato il motore, i semiassi, la meccanica e gli organi annessi (scatola guida ecc.), iniziare dalla raschiatura dei vecchi strati di antirombo (quasi sempre presenti) sino a portare a nudo la carrozzeria del cinquino (che è portante) sopra e sotto.
La sabbiatura potrebbe essere una soluzione ma, ahimè, indebolirebbe troppo la lamiera, perché oltre a togliere la vernice si porterebbe via anche del metallo. Pertanto è consigliato raschiare la vecchia vernice mediante una spatola, scaldandola prima con il cannello a gas.
Se si è certi che la parte di sopra non abbia parecchi strati di vernice ma uno solo, si potrebbe evitare la raschiatura a cannello della parte di sopra (sotto va sempre fatta perché è certa la presenza di ruggine) e passare alla raddrizzatura, stuccatura (pochi decimi di stucco!!) e seppiatura.
Eseguita questa fase di pulitura, controlliamo ora le parti meccaniche più grandi (trapezi, balestra, braccetti sospensioni anteriori, mozzi e semiassi ecc.) che avevamo smontato in precedenza e, se è il caso, procederemo al restauro od alla loro sostituzione.
Se le traverse sotto il telaio (che vanno da una porta all'altra), i passaruota, il portabatteria e tutto quello che si vede è sano (difficile!), lasceremo tutto così, diversamente cambieremo i pezzi necessari.
Nella parte di sotto, anzichè ridare il fastidiosissimo ed antiestetico antirombo nero, spruzziamo l'antiruggine epossidico, aspettiamo che asciughi e mettiamo del mastice isolante nelle giunte, nei passaruota, nei giunti dei fondi, nelle traverse, nel cofano davanti...ecc.
Terminata questa fase, passiamo all'applicazione dell'antirombo (prodotto diverso da quello usato una volta che si staccava e facilitava la formazione della ruggine) su tutta la superficie del fondo, sui passaruota (parafanghi) e nel cofano motore.
Sulla parte della carrozzeria "alta", ovviamente, eseguiremo la lavorazione nella classica maniera che è conosciuta.
In seguito passeremo all'applicazione della vernice (alla "nitro" come in origine) in questo modo:
1) 500 nate fino al 1970, verniciare anche il fondo con lo stesso colore della carrozzeria, passaruota compresi; |
2) 500 nate dopo il 1970, verniciare la carrozzeria ed i passaruota dello stesso colore; il fondo può rimanere solo con l'antirombo nero. Su questo argomento dobbiamo tenere presente che essendo un'auto a telaio "portante" è difficile che la Fiat non verniciasse anche il fondo dello stesso colore della carrozzeria. Infatti il sistema di verniciatura della carrozzeria prevedeva una pre-verniciatura eseguita a mano dagli operai ognuno per le sue competenze (chi il frontale, chi il cofano motore, chi il fianco destro e così via) dopodichè l'auto passava alla spruzzatrici automatiche (robot dell'epoca) che la rifinivano. E proprio per il fatto che i sottoporta venivano verniciati, così anche gli attacchi dei trapezi, della balestra ecc., anche se non volutamente, tutto il fondo venisse verniciato. Sembra una cosa logica: vernicia di qua, vernicia di la, vernicia da destra e da sinistra e il fondo rimane tutto verniciato... Pertanto non è sbagliato fare tutta l'auto uniforme, poi vuoi mettere il risultato? |
Alla fine, per preservare l'auto dalla ruggine (nemica n°1), applicheremo uno o due strati di "Protettivo per scatolati" "3M" o "Tektil" o similari (grasso liquido protettivo) che cola e s'insedia in tutti gli interstizi più nascosti e nelle giunture delle lamiere: portabatteria, porta ruota di scorta, parafanghi anteriori (accedendo dal cofano), parafanghi posteriori (accedendo dai fianchetti e dai fanali dietro), scatolati sottoporta, portiere.
Lasciato riposare per qualche giorno il grasso protettivo, si potrà rimontare l'auto avendo cura di pulire (se è il caso di riverniciare) le parti minori della meccanica come ammortizzatori, molloni delle sospensioni, braccetti sterzo, carter motore... ecc.