FIAT 500 ORIGINALI
Una volta che avete scelto la 500 da acquistare o da restaurare:
guardate bene il fondo dell'auto che è la parte più soggetta alla corrosione (spesso anche passante)
osservate i particolari più evidenti che devono essere originali come ad esempio per le F (e tutte le F dal '65 al '72): il baffetto cromato in plastica sul frontale, la scritta "nuova 500" in alluminio sul cofano motore (questo solo per gli anni produzione '65,'66,'67 e probabilmente fino al settembre del '68 mese in cui venne presentata la L e pertanto anche il logo a "rombi" fu adottato dalla F con la scritta "FIAT 500").
Sono da tenere presenti altre modifiche: dal '68 in poi, sulla F, il claxon, presente nelle versioni precedenti nel foro centrale dietro al baffetto cromato, fu spostato nella parte bassa della vettura in analogia al modello L, i sedili furono realizzati in tinta unita, il posacenere cambiò leggermente forma e ne fu invertita l'apertura (dal vetro anteriore verso i sedili); cambiarono anche leggermente forma gli interruttori della plancia comandi.
Dagli anni 1970/71 in poi, nei modelli F, L e dal '72 nel modello R, il portaluce targa cromato sul cofano posteriore (che nelle prime serie F era in alluminio come la D - materiale usato anche per le maniglie chiusura porte come le prime D) venne spostato più in alto sul cofano motore (probabilmente per illuminare meglio la targa).
Potrà sembrare strano, ma il restauro di una Fiat 500 ha inizio dalla parte più bassa della vettura, ovvero dal fondo. E' consuetudine di molti carrozzieri restaurare la parte più evidente della carrozzeria.
E' molto importante, al fine di ottenere un restauro come si conviene, incominciare proprio dal basso. Dopo aver tolto i sedili, i tappetini e il fondo in gomma (in moquette per la L) verificare lo stato di conservazione dei fondi dall'interno e, per quanto possibile, da sotto: è quasi impossibile che non vi sia della ruggine...le foto qui sotto lo evidenziano...
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