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In questo sito trovate delle brevi descrizioni sui prodotti tipici agricoli e di salina ,che vengono prodotti dai cittadini di questa piccola frazione nel Comune di Paceco ,provincia di Trapani .

Nel link foto potete vedere le fasi di produzione  commentate da immagini  della coltivazione del sale e dell'aglio rosso di Nubia.

Museo del sale

 

Nel territorio di Paceco, in uno degli angoli più belli della pianura che si estende lungo la costa che collega Trapani a Mazara, sul Mar Mediterraneo, è posta Nubia. L'antico nome di questa terra ci riporta al nome arabo dell'oro nwb. Tra i colori tenui delle margherite spicca il bianco accecante del sale. Lo spettacolo è affascinante: il sale raccolto in cumuli dalle forme geometriche e sullo sfondo gli splendidi mulini a vento, testimoni di antiche culture.

Il Museo si può visitare tutto l'anno, occorre ricordare però che il ciclo del sale inizia a marzo e si conclude a settembre. Le raccolte avvengono a giugno, agosto e settembre.

Torre di Nubia

 

Nel corso del cinquecento le incursioni dei pirati barbareschi e saraceni erano il più grave pericolo per gli abitanti delle città siciliane della costa e del primo entroterra. Si ricorse pertanto ai ripari elaborando una strategia che prevedeva la costruzione di una sistema di torri di avvistamento lungo tutto il perimetro dell'isola. Ne furono costruite più di 150. La loro funzione era quella di segnalare, di giorno con specchi e di notte con fuochi, l'arrivo delle feluche dei predoni turchi così da consentire l'abbandono dei centri abitati e lo sfollamento del popolo nel bosco e nelle campagne del circondario e, nel caso di grossi centri abitati, il ritiro entro le mura degli abitanti il contado e l'allestimento della difesa con le prime armi da fuoco. La torre di Nubia prende il nome dalla contrada in cui sorge ed è detta anche torre di Castro" in onore di Francesco Lemas, conte di Castro, vicerè dal 1616 al 1622. La torre corrispondeva perfettamente con altre torri: a nord con la Colombaia (Trapani) e a sud con quella di Alcagrossa (Marausa) e di San Teodoro (Marsala). La costruzione della torre di Nubia si fa risalire al 1620, anche se già nel 1583 il Camilliani descrive alla punta di Nubia una torre incompleta adattata all'uso di tonnara. Non si hanno documenti attestanti che si tratti di due torri diverse o della stessa successivamente completata e ristrutturata. Fin dall'inizio fu a carico della deputazione del soprintendente, il principe di Paceco, del cui feudo Nubia faceva parte. Nei secoli la torre ha subito dei rimaneggiamenti per la trasformazione in abitazione. Infatti è stata soprelevata di un piano

probabilmente al posto della pennata il lato est è stato accresciuto da una superfetazione in oggetto per alloggio del bagno, in terrazza è sorto un torrino, mentre l'accesso è stato arricchito di una scalinata esterna in muratura. Con il recente restauro da parte della Soprintendenza di Trapani la torre ha riacquistato il suo aspetto originario. Oggi la torre si presenta su tre livelli: al piano terra è sistemata la cisterna; il primo ed il secondo piano, costituiti da un unico ambiente, presentano delle aperture ed in particolare nel soffitto del secondo piano si apre una botola che, tramite una scala metallica estensibile, conduce alla terrazza. Da qui si può godere un magnifico panorama delle saline, dei mulini, del monte Erice e delle isole Egadi.