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13 luglio 2001 - In the Mood for Love di Wong
Kar Wai (Cina, 1999) con Maggie Cheung e Tony Leung
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Un film d'amore casto
e delicato |
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Ricordare è meglio
che vivere? Wong Kar Wai sfoggia un'inaspettata tenerezza nel giocare con il retrogusto
malinconico delle cose che avrebbero potuto essere e non sono state, delle vite che
avrebbero potuto cambiare e sono rimaste uguali salvo il piacere malinconico della memoria
(Roberto Nepoti, La Repubblica on line) |
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Il regista di culto
della nouvelle vague d'autore di Hong Kong dipinge con immagini estenuate e
raffinate una storia d'amour fou che non ha bisogno di sesso e arditezze per
infiammare (Piera Detassis, Panorama) |
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Wong Kar Wai,
specialista delle passioni, ha fatto un altro gran film dove analisi dei sentimenti e
stile della regia si uniscono a esprimere al meglio le malinconie e le felicità
dell'amore (Lietta Tornabuoni, La Stampa) |
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Durata: 97'. |
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16 luglio 2001 - I cento passi di Marco Tullio Giordana
(Italia, 2000)
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Drammatico |
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Candidato italiano
all'Oscar |
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Cento passi, nel viale
principale di Cinisi, da una casa all'altra. Da quella degli Impastato a quella dei
Badalamenti. Nomi che evocano storie particolari, nomi della storia d'Italia (Luca
Pellegrini, Rivista del Cinematografo on line) |
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È un film su ciò che
di buono i ragazzi del '68 sono riusciti a fare, sulle loro utopie, sul loro coraggio
(Fabio Ferzetti, Il Messaggero) |
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Marco Tullio Giordana,
in quello che è il suo film migliore, più forte, più diretto, ibrida con successo il
cinema di impegno civile con umori più personali e generazionali, intreccia la denuncia e
il ritratto toccante e autentico di un angelo ribelle. E se la sceneggiatura è scritta
con inconsueta precisione, schivando retorica e colore, gran parte della riuscita del film
la si deve a una squadra di attori di sorprendente bravura guidati senza sbavature dal
regista (Irene Bignardi, La Repubblica) |
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Durata: 114'. |
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18 luglio 2001 - Il gusto degli altri di Agnes
Jaoui (Francia, 1999) con Jean Pierre Bacri
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Commedia |
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Campione d'incasso in
patria, candidato francese all'Oscar. |
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Una commedia molto
divertente, uno di quei film che ti riconciliano col cinema (Roberto Nepoti, La
Repubblica on line) |
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Un film dove trionfa
il gusto della sfumatura e dell'esaustività (Francois-Guillaume Lorrain, Le Point) |
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Solido, intenso,
adulto. Così come adulti sono i personaggi che si intrecciano, sfiorano, perdono e
scambiano nel corso di un girotondo esistenziale trattato senza esaltazione (Piera
Detassis, Panorama) |
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Durata: 112'. |
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20 luglio 2001 - Together di Lukas Moodysson
(Danimarca-Italia-Svezia, 2000)
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Commedia divertente
con intelligenza, scanzonata con retrosapore amaro, pessimista di fondo e che tuttavia
chiude su una nota ottimistica (Roberto Nepoti, La Repubblica on line) |
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Non si finirebbero di
elencare le battute, le trovate, le situazioni che sprizzano verità ambientale ed
esattezza psicologica. Di questi tempi, un vero regalo (Fabio Ferzetti, Il
Messaggero) |
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Un catalogo
divertentissimo di facce, tc, psicosi, abbagli e diktat ideologici". (Valerio
Caprara, Il Mattino) |
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Durata: 107'. |
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23 luglio 2001 - Chocolat di Lasse Hallstrom (USA,
2000) con Juliette Binoche e Johnny Depp
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Commedia |
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Candidato a cinque
Oscar, incluso quello per il miglior film |
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Lo spirito del film è
simpaticamente libertario in chiave di spregiudicato apprezzamento delle leccornie, un po'
sul modello di Il pranzo di Babette, e la pacificazione finale con redenzione del
supercattivo può ricordare addirittura Il grinch. A giudicare dalle risate che
hanno contrappuntato la proiezione e dall'interminabile applauso finale, Chocolat
si direbbe confezionato con perfetto dosaggio degli ingredienti (Tullio Kezich, Corriere
della sera) |
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Anche se lavora negli
Stati Uniti, tenta di salvare i suoi film dagli stereotipi e dai ripetitivi standard
hollywoodiani: ci riesce." (Lietta Tornabuoni, La Stampa) |
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Durata: 121'. |
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27 luglio 2001 - Il mistero dell'acqua di
Kathryn Bigelow (Francia-USA, 2000) con Sean Penn e Catherine McCormack
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Thriller |
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Appassionante e
intrigante, con un valore aggiunto: la capacità di andare oltre il puro racconto dei
fatti utilizzando un inattaccabile senso dello spazio e del tempo; giocando sapientemente
il gioco degli sguardi; stuzzicando il voyeurismo dello spettatore; citando per il piacere
del cinefilo. La Bigelow, insomma, resta in tutto e per tutto un'autrice. Razza ruspante
in via d'estinzione da conservare gelosamente, in un parco di cineasti hollywoodiani
d'allevamento bravi a fare il loro mestiere, ma indistinguibili l'uno dell'altro (Roberto
Nepoti, La Repubblica on line) |
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Il mistero
dell'acqua è un film doppio (...). Le due parti si alternano e in un certo modo
anche si integrano: a volte il meccanismo narrativo fluisce con naturalezza e armonia
sostenuto dai bravi attori. Film singolare, interessante". (Lietta Tornabuoni, La
Stampa) |
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Durata: 110'.
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