da "Il Nuovo" del 18/04/2002
Il premier esorta il nuovo Cda Rai ad espellere
i due giornalisti e il conduttore televisivo: "Hanno fatto
un uso criminoso della tv pubblica". Santoro insorge: "E'
un vigliacco". Biagi: "Non è all'altezza"
SOFIA - Cartellino rosso per Santoro, Biagi
e Luttazzi. Silvio Berlusconi torna all'attacco sulla Rai. Lo fa
dalla Bulgaria, dove è in visita ufficiale. Espressione dura,
tono quasi minaccioso, il premier si rivolge alla nuova dirigenza
che si è appena insediata a Viale Mazzini, lanciando un avvertimento
che è senza sfumature: "via Santoro, Biagi e Luttazzi".
Si proprio così, quei tre non dovranno più andare
in onda. Mai più.
Nulla di personale, precisa il Cavaliere, ma Santoro, Biagi e Luttazzi
hanno fatto un uso della televisione pubblica, pagata con i soldi
di tutti - dice testuale- "criminoso". E' un licenziamento
in tronco quello che chiede Sua Emittenza: "Credo sia un preciso
dovere della nuova dirigenza Rai di non permettere più che
questo avvenga. E siccome non cambieranno...''.
Bordate dialettiche che chiamano subito le
reazioni dei diretti interessati. Michele Santoro va su tutte le
furie: "Berlusconi è un vigliacco che abusa dei suoi
poteri''. ''Una frase così - tuona il popolare conduttore
tv - andrebbe giudicata da un tribunale. Ma come tutti sanno noi
non possiamo portare Berlusconi in tribunale, mentre lui può
farlo quando e come vuole. Di conseguenza l'unica cosa che mi sento
di dire è che Berlusconi è un vigliacco perché
abusa dei suoi poteri per attaccare persone più deboli di
lui alle quali non concede il diritto di difesa''.
Enzo Biagi non è meno tenero: ''L'uso
della lingua italiana non è il forte del presidente del Consiglio
e la frequentazione con Bossi non lo aiuta a esercitarlo, ma siccome
ha detto uso criminoso della tv, vorrei sapere quale reato ho commesso:
stupro, assassinio, rapina?''. "Mi viene in mente quello che
disse una volta John Kenneth Galbraith a proposito di un certo personaggio:
in altri tempi sarebbe stato un fascista, ora era soltanto un cretino.
Uno che fa battute come quella di Berlusconi - conclude Biagi -
dimostra che, nonostante alzi i tacchi, non è all'altezza".
Poi torna sulla questione a "Il fatto"
giunto stasera all'ultima puntata. E ha fatto capire che potrebbe
non comparire più sugli schermi Rai. ''Cari telespettatori
- ha detto il giornalista - questa potrebbe essere l'ultima puntata
del Fatto. Dopo 814 trasmissioni non è il caso di commemorarsi.
Eventualmente è meglio essere cacciati per aver detto qualche
verità che restare al prezzo di certi patteggiamenti''.
Daniele Luttazzi è più sorpreso
che arrabbiato: ''Proprio perché la Rai è pagata con
i soldi di tutti - commenta amaro il conduttore televisivo - non
è democratico che trasmetta solo quello che vuole Berlusconi''.
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