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tratto da "il Nuovo" del 24 febbraio 2002
 
Letizia Moratti si Libera di Don Ciotti

intervista a Domenico Starnone (www.ilnuovo.it)

Il ministero dell'Istruzione rifiuta di riconoscere all'associazione di Don Ciotti lo status di "ente di formazione" dei giovani, definendo "poco chiare" le sue finalità. E scoppia la polemica: la Moratti si dimetta.


ROMA - Il ministero dell'Istruzione decide di non riconoscere lo status di "ente di formazione" all'associazione Libera guidata da Don Ciotti, definendo "poco chiare le sue finalità" ed è subito polemica. Ma stavolta, a criticare Letizia Moratti, non sono stati solo gli esponenti dell'opposizione: un duro attacco è infatti arrivato anche dal presidente della Commissione antimafia, Roberto Centaro (FI): ''Mi vergogno - ha detto - della risposta del ministero''.

La decisione del ministro dell'Istruzione di non riconoscere l'associazione di don Ciotti, definendo ''poco chiare'' le sue finalità è ''vergognosa, inaudita, gravissima'' anche per il parlamentare dei Ds Pietro Folena, che invita le opposizioni a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro. ''Libera - ha affermato Folena - rappresenta, fin dalla sua nascita, un movimento politico trasversale di lotta alla mafia e all'illegalità, da anni impegnata nelle scuole e sul territorio in un'opera di educazione, informazione e sensibilizzazione, vero antidoto contro ogni cultura criminale. Colpendo Libera - continua Folena - il ministro Moratti colpisce uno degli avversari storici della cultura mafiosa, venendo meno a quella missione di democratizzazione, di lotta alla criminalità che dovrebbe essere il primo impegno di ogni cittadino e in particolare dei rappresentanti di ogni istituzione, oltre ogni divisione di schieramento politico''.

L'accaduto, afferma ancora Folena, è ''sconcertante e la dice lunga su quale senso della giustizia, della legalità e dello Stato abbiano questo governo e questo ministro, che dovrebbe dimostrare più di altri attenzione al tema della legalità, avendo come compito istituzionale quello di contribuire ad una migliore crescita culturale e civica delle giovani generazioni''. Per questi motivi, conclude Folena, ''penso che tutte le opposizioni dovrebbero attivarsi per presentare in Parlamento una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Letizia Moratti''.

''La lotta alla mafia - ha sottolineato quindi Marco Rizzo, dei Comunisti italiani - è un segno di civiltà democratica. Contro la criminalità organizzata serve anche l'impegno civile e culturale, oltre a quello delle forze dell'ordine e della magistratura. Al contrario - ha concluso - apprendiamo che il ministro Moratti ha tolto i finanziamenti all'associazione, distintasi sempre per il suo forte impegno mai di parte''.

Il coro delle critiche continua. Per la posizione assunta nei confronti di Libera, al ministro Moratti non restano che le dimissioni. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il segretario nazionale dell'Unione sindacale di Polizia, Giampaolo Tronci. ''Dopo la gaffe nei confronti dell' associazione Libera di Don Luigi Ciotti - sostiene Tronci -, se ha un po' di buon gusto il ministro si deve dimettere. L' Unione Sindacale di Polizia esterna totale disapprovazione per quelle dichiarazioni che hanno gettato un' ombra su Libera, alla quale in questi giorni, come sindacato degli operatori della sicurezza, aderirà''. Libera, con don Ciotti e tutte le associazioni che la compongono, merita piuttosto, conclude il segreatrio dell' Usp "la massima considerazione ed il massimo rispetto per la battaglia costante e continua che hanno condotto da sempre contro tutte le mafie, e per questo meritano un completo inserimento nel contesto sociale studentesco italiano e mondiale''.

  tratto da "il Nuovo" del 24 febbraio 2002

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