scrivici
mailing list
guestbook
links
aiutaci
info
ringraziamenti
 
torna indietro
 
articolo tratto da l'Unità del 27 febbraio 2003
 

Uno sfregio a Marzabotto: nominato un assessore di An nella Scuola di pace di Montesole

 

 

 

di Andrea Carugati

BOLOGNA. Se i simboli contano qualcosa, quello compiuto dal sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca, è un vero e proprio sfregio alla memoria delle vittime dell’eccidio di Marzabotto. Il sindaco ha infatti deciso di nominare l’assessore e deputato di An Enzo Raisi (nonché segretario provinciale del partito di Fini) come rappresentante del Comune nella Fondazione Scuola di pace di Monte Sole, nata lo scorso dicembre e presieduta da Vittorio Prodi. A nulla sono quindi valsi gli appelli lanciati dai familiari delle vittime, dai tre sindaci dei paesi martiri, Marzabotto, Grizzana e Monzuno e dallo stesso Prodi.

I familiari, appena Raisi ha reso pubblica la sua candidatura, circa due mesi fa, avevano chiesto a Guazzaloca di ripensarci. Con una lettera in cui invitavano l’assessore di An «a chiedere pubblicamente perdono, come si è sentito in dovere di fare il presidente della repubblica tedesca Johannes Rau». Il centrodestra bolognese, però, seguendo l’impulso del deputato forzista Fabio Garagnani, ha preferito alzare il tono dello scontro: e ha approvato in consiglio comunale un documento in cui nazismo e fascismo vengono trattati alla stregua di uno dei tanti mali che colpiscono l’umanità. E il valore della Resistenza sminuito dalla confusione con i gulag, le foibe, le dittature dell’est europeo.

Così la Fondazione Scuola di pace di Monte Sole è nata monca, senza il rappresentante del Comune di Bologna. Fino a mercoledì sera, quando Guazzaloca ha scritto al presidente Prodi indicando la nomina dell’assessore di An. Una decisione che vanifica i ripetuti proclami di antifascismo lanciati da Guazzaloca nagli anni scorsi. I familiari delle vittime sono infuriati: «Consideriamo la nomina di Raisi una grave offesa fatta ai nostri martiri ed esprimiamo la nostra indignazione - scrivono Franco Lanzarini, Walter Cardi, Francesco Pirini, Ardilio Paselli e Ferruccio Laffi-. Avevamo richiesto a Guazzaloca di non nominare un rappresentante di An in consiglio di amministrazione: giudichiamo la scelta del Comune di Bologna una grave mancanza di rispetto verso i 216 bambini, i 145 ultrasessantacinquenni, le 345 donne, i 138 partigiani e i 5 sacerdoti, tutti innocenti, vittime dell’affermazione della razza superiore con la collaborazione dei fascisti». Ciò che preoccupa i familiari è anche il presupposto politico alla base di questa nomina, cioè l’ordine del giorno revisionista approvato dal centrodestra in Comune: «Se il contributo che si intende portare alla Scuola di pace - scrivono i familiari - corrisponde ai contenuti dell’ordine del giorno votato dalla maggioranza di palazzo d’Accursio e degli interventi che ne hanno accompagnato la discussione, dove si dà mandato di riscrivere la storia di Monte Sole, rispondiamo che quando qualcuno recentemente ha provato a riscriverla è stato giudicato e condannato per calunnia».

I tre sindaci dei Comuni martiri, insieme a Vittorio Prodi e al presidente del Comitato per le onoranze ai Caduti di Marzabotto Dante Cruicchi, giudicano «grave e sbagliata, seppur legittima, la nomina di Raisi». «Non si tratta solo dell’assoluta indifferenza per l’appello rivolto da alcuni familiari delle vittime, ma della volontà di non tenere in nessun conto la storia delle comunità poste tra il Setta e il Reno, una storia tragica a cui si risponde con l’imposizione di una presenza non condivisa». «Da parte del Comune di Bologna - spiegano - siamo di fronte non alla ricerca di un confronto vero con quello che è accaduto a Monte Sole, ma al tentativo di riscrivere il senso di quella storia. Da parte nostra questo tentativo non troverà alcuna sponda».

Dure anche le reazioni del segretario provinciale dei Ds Salvatore Caronna e di tutti i capigruppo dell’opposizione in consiglio comunale. «Il sindaco ha nominato, facendo una precisa scelta politica e culturale, la figura più di parte che potesse esserci per un’istituzione delicata e importante come la Fondazione di Monte Sole, cedendo ai diktat di un partito della sua coalizione» dice Caronna.

«Il sindaco esce dal silenzio sulla guerra e sulle manifestazioni di pace per ribadire l’indicazione di Raisi alla scuola di Monte Sole, che è appunto intitolata alla pace - scrivono i quattro capigruppo dell’opposizione-. Non poteva essere più evidente la lontananza dalla diffusa opinione della città e, così, la totale sottomissione a una logica spartitoria tra le forze politiche della destra».

Anche il senatore Ds ed ex sindaco di Bologna Walter Vitali giudica «grave» la nomina di Raisi: «È un atto che offende la memoria delle vittime di Marzabotto. Rispettare l’opinione espressa dai familiari era un’attenzione che il sindaco avrebbe dovuto e potuto dimostrare. Così non è stato».

 

 

  articolo tratto da l'Unità del maggio 2002
   

motore di ricerca italianoscrivi al webmaster

 

 

 

informazioni scrivici! torna all'home page home