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Bossi:
"E ora mobilitiamoci contro l'Europa stalinista" |
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Umberto Bossi
chiama alla mobilitazione tutti «gli uomini liberi e democratici,
i popoli che non vogliono morire» contro l'Europa «stalinista»,
la «Unione sovietica d'Occidente». È questa la
reazione del ministro per le Riforme e leader della Lega alla decisione
Ue sul sequestro dei beni per i cittadini inquisite dal mandato di
cattura europeo. Bossi annuncia anche una iniziativa per modificare
la Costituzione. Secondo il leader del Carroccio, la decisione è
«una nuova tegola che cade sulla testa dei cittadini»
ed è «l'inevitabile conseguenza dell'accettazione del
mandato di arresto europeo che Castelli aveva negato, ma che il presidente
del Consiglio, Berlusconi, diciamo per senso di responsabilità,
aveva accettato, pur con i limiti del passaggio parlamentare»
necessario per «modificare la Costituzione vigente». «Personalmente
- ha fatto sapere Bossi - intendo presentare al prossimo Consiglio
dei ministri una modifica del primo comma dell'articolo 117 della
Costituzione, per togliere di mezzo la costituzionalizzazione dei
trattati internazionali ed europei, inserita dal noto duo federalista
Amato-D'Alema. Non esistendo - afferma il leader della Lega - separazione
fra diritti civili e diritti di proprietà, oggi cade sulla
testa dei cittadini questa nuova tegola, cioè che per il sequestro
europeo del patrimonio non c'è più la necessità
di passare attraverso il giudice naturale tedesche. Stalin aveva dimostrato
con la Costituzione dell'Unione sovietica che se la base votante è
eterogenea per lingue, opinioni pubbliche, Stati e nazioni, il Parlamento
eletto non è sovrano. Lo Stato può essere allora creato
attorno ad un potere giudiziario predominante sulla sovranità
popolare. Come si intuisce, quello dell'Unione Sovietica - conclude
Bossi - sembra lo stesso modello d'Europa proposto oggi dalla sinistra.
Contro l'Europa delle purghe noi intendiamo a mobilitare gli uomini
liberi e democratici, i popoli che non vogliono morire». |
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