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di Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo
I magistrati d'assalto italiani, quelli brutti,
sporchi e cattivi, quelli che vogliono Berlusconi in manette, hanno
subito uno scacco gravissimo. Visto che, grazie alle loro inchieste
costruite con odio sinistro, non riuscivano a far finire in prigione
Berlusconi, hanno deciso di chiedere aiuto all'estero sfruttando
la possibilita' di un giudice di far arrestare chiunque in tutta
l'Unione Europea.
Lino Jannuzzi, giornalista dal passato coraggioso, ha scoperto un
fatto incredibile: la settimana scorsa, a ridosso della bagarre
sul mandato di cattura internazionale, si e' tenuta a Lugano una
riunione segretissima.
Erano presenti Eda Paciotti, europarlamentare Ds, Ilda Boccassini,
pubblico ministero milanese che sostiene l'accusa contro Berlusconi
e Previti, Carla Del Ponte, procuratore europeo che sta processando
Milosevic e Carlos Castresana, procuratore anticorruzione di Madrid.
Lo scopo della riunione, ha chiarito Jannuzzi, era quello di studiare
un piano per privare l'Italia del capo del governo democraticamente
eletto, attraverso un'azione legale europea.
Si tratta di un episodio di una gravita' assoluta. E veramente inquietante:
soprattutto per la presenza della Del Ponte: che c'entra lei con
Berlusconi?
Chiediamo a gran voce che questa vergogna, questo complotto infame
sia stroncato e chiediamo che si apra un procedimento giudiziario
contro questi criminali europei che complottano contro la democrazia.
E vorremmo anche che sia processato certo Giuseppe D'Avanzo, sedicente
giornalista, che sabato 15 dicembre su La Repubblica ha osato affermare,
sostenendo di possedere ampie prove in merito, che la riunione non
c'e' mai stata, che alcuni dei quattro convenuti non si conoscono
neppure, e, addirittura, che la Del Ponte in quei giorni non poteva
neppure essere a Lugano perche' si trovava in Tanzania, a presenziare
agli incontri del Tribunale Internazionale.
E speriamo che Lino Jannuzzi si decida a procedere contro Giuseppe
D'Avanzo che cosi' vigliaccamente pretende di sbugiardarlo e presentarlo
alla pubblica opinione come il classico costruttore di orrende panzane
politiche e calunniatore di professione al servizio della Casa delle
Liberta' per la quale e' senatore.
E gia' che ci siamo vorremmo pure che fosse chiusa La Repubblica,
fogliaccio ormai chiaramente asservito al complotto nudista, comunista
e gay che cerca di rovesciare la democrazia in Italia dando tutto
il potere alla Jihad islamica.
Dio non e' morto, ha solo molto da fare.
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