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articolo tratto da "l'Unità" del 14 febbraio 2002
 
Il governo ostacola la cooperazione

intervista ad Anna Finocchiaro

Anna Finocchiaro, già ministro delle pari opportunità e ora responsabile dei problemi della giustizia nella Quercia, mette in fila i fatti con calma: “La Svizzera rinvia il perfezionamento della ratifica, cioè lo scambio degli strumenti di ratifica. Prima c’è la negoziazione di un accordo. Dopo i rispettivi Parlamenti procedono all’approvazione. Quindi, c’è uno scambio degli strumenti di ratifica, cioè delle leggi che a partire da quel momento sono efficaci. Il governo elvetico prende tempo. Ma non è questo il fatto più grave e nuovo”.

E qual è?

“La Svizzera sostiene di rinviare la ratifica, atto col quale dovrebbe accettare la legge italiana sulle rogatorie, per non attirarsi addosso le critiche della comunità internazionale dato che quella legge ostacola la cooperazione nella lotta al crimine”.

Quindi la Svizzera ha verificato che anche altri Stati sono contrari alla legge sulle rogatorie del governo Berlusconi?

“Lo dice espressamente. Parla di “un gran numero di stati terzi”. Per capire meglio cosa sta succedendo bisogna tener conto che siamo alla vigilia della ratifica della Convenzione di Bruxelles. L’obiettivo è quello di creare uno spazio giuridico comune dei paesi europei. Paesi, ci dice la Svizzera, preoccupati perché valutano le norme delle rogatorie sfavorevoli alla cooperazione giudiziaria. A questo si deve aggiungere che il governo Berlusconi pretenderebbe che i magistrati degli altri paesi operino secondo la legge italiana. Magistrati francesi, tedeschi, olandesi, inglesi e via dicendo invece di procedere con le loro leggi dovrebbero agire nei loro paesi sulla base delle nostre. Altrimenti gli atti che producono in Italia non sarebbero validi”.

Via Arenula e Castelli sostengono che dalla Svizzera sono arrivate solo cose note. Una non-notizia.

“Se al ministero lo sapevano già sarebbe gravissimo. La Svizzera ha reso pubblico un orientamento del proprio governo che è assolutamente inedito nella storia dei rapporti internazionali bilaterali in campo europeo. L’Europa dovrebbe nutrirsi di spazi comuni. Invece si registra, grazie al governo Berlusconi, il primo fatto, senza precedenti, di rallentamento. Per di più, la Svizzera ci manda a dire: guardate non lo faccio solo a nome mio. Spiega: se accetto le vostre proposte mi attiro le critiche di tutta la comunità internazionale, di altri paesi anche loro preoccupati per le pretese del governo italiano. Noi lo sospettavamo che ci fosse un dissenso largo. Ora lo sappiamo. Il governo elvetico non avrebbe usato questi toni e questa determinazione se non ci fosse questo quadro”.

Lei s’è detta molto preoccupata per l’inefficacia delle nostre norme contro la criminalità.

“Certo. Le forme di criminalità più efferate e sofisticate: traffico di esseri umani, lavoro forzato, organi, droga, fino ai reati telematici o si affrontano in ambito internazionale o non si affrontano. Poi c’è il capitolo dolente dei reati di corruzione e finanziari”.

In che senso, onorevole Finocchiaro?

“Chi ha corrotto, per farlo ha costituito capitali neri all’estero con operazioni che con le norme del governo Berlusconi sulle rogatorie sarà impossibile accertare”.

Perché rischiano tanto?

“Sono una classe di governo che non riesce ad essere classe dirigente. Guarda al proprio utile personale. In questo caso, ai processi del gruppo Berlusconi. Si ispirano a una concezione assolutamente provinciale del nostro paese. La loro è l’italietta: questo rappresentano”.

Questo vale soprattutto per Forza Italia e Berlusconi. Ma An, che pure ha una parte di elettorato d’ordine, la Lega, che in passato ha puntato addirittura sul giustizialismo, perché seguono?

“La Lega non ha certo vocazione europeista. Poi, trova il proprio utile. La legislazione su falso in bilancio e rientro dei capitali dall’estero tiene conto di alcuni loro riferimenti elettorali. La Lega e quegli strati non si rendono conto, nel breve momento, dei guai che gli verranno”.

E An?

“Sta assumendo con sempre più determinazione un ruolo subalterno inspiegabile. Al suo interno ci sono mugugni, scricchiolii, differenziazioni che però non vengono mai alla luce. Oggi (ieri, ndr) s’è rotta la maggioranza su un punto che colpiva direttamente gli elettori di An, i piccolissimi artigiani. Una norma del governo stabiliva che i danni degli incidenti stradali devono essere riparati solo nelle officine iscritte in un elenco gestito dalle assicurazioni. Un modo per cancellare la concorrenza. Quelli di An hanno votato con noi. La maggioranza s’è spaccata e il governo ha dovuto ritirare l’articolo. Voglio dire che c’è un malessere più generale che ha difficoltà a venir fuori. Tempo fa ho letto una bellissima intervista di Fisichella sui temi dell’ordinamento giudiziario. Per ora, posizioni isolate. Intanto, An si assume responsabilità non piccole”.

L’on. Ghedini, uno dei legali di Berlusconi, sostiene che la Svizzera è arrabbiata perché i quattrini stanno tornando dalle sue banche in Italia.

Che dirle? Non ho parole.

 

tratto da "l'Unità" del 14 febbraio 2002

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