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articolo tratto da l'Unità
 

UN ANNO DI BERLUSCONI. LA BOCCONI LO «BOCCIA»

 

 

 


Scricchiolii, nulla di più. I sondaggi - chi più, chi meno - ci dicono che il grosso del consenso attorno a Berlusconi non è stato scalfito da un anno di governo. Forse. Segnali che qualcosa comincia d incrinarsi comunque ce ne sono. Uno arriva nientemeno che dalla Bocconi. Anzi, meglio: dalla rivista «E&M» (l'acronimo di Economia e Management) pubblicata dall'università.
Bimestrale piuttosto letto. Negli ambienti che contano. E nel numero di marzo-aprile, a pagina 126 c'è un lungo articolo, firmato Tarassw che traccia un bilancio dell'attività di governo. Diviso per capitoli. In sintesi. Sulla tassa di successione. Il giornale scrive così: «A brevi linee, e nel pieno rispetto del principio dell'uguaglianza - fondativo della repubblica francese - chi muore è uguale per tutti, senza distinzioni di sesso, religione, colore della pelle e censo. Sulle prime, il governo pareva intenzionato anche a garantire il paradiso a ogni defunto ma alcune oscure manovre dell'opposizione hanno impedito alle forze innovative di sprigionare tutte le proprie energie». Sulla depenalizzazione del falso in bilancio.. D'ora in poi, scrive E&M, «il falso in bilancio continua a costituire un reato ma solo se qualcuno se ne accorge».
E le «rogatorie»? Ecco, in pillole, le modifiche introdotte dal governo di centro-destra. «In massima sintesi, e onde evitare a Cesare Previti di ricusare anche sua madre, si è valutato che eventuali documenti accusatori nei confronti dell'imputato provenienti dall'estero possono essere considerati validi solo se consegnati nel formato originale, controfirmato in ogni pagina da almeno la metà della popolazione residente nel paese d'origine, accompagnati da un gruppo di merengue legalmente riconosciuto dalla difesa e sono, come è giusto, comunque validi solo se l'imputato ha l'acetone».
Ce poi la seconda parte dell'articolo. Che riguarda le attese. Sulle città più sicure. Qui, la rivista «cita» la dichiarazione di un sottosegretario. Uno qualunque: «Stiamo valutando alcune proposte concrete, tra cui: aumentare la sicurezza delle città e rendere le città meno insicure».
E i temi economici? E le pensioni? Altra dichiarazione, di un altro sottosegretario: «Stiamo valutando alcune proposte concrete tra cui: rendere le pensioni più dignitose».
Le tasse, poi. Anche qui, proposte dettagliate. E la rivista cita sempre il sottosegretario: «Stiamo valutando alcune proposte concrete, tra cui: diminuire le tasse per tutti...».
No, proprio no, insomma. La rivista della Bocconi non promuove questo primo anno di centro-destra.

  articolo tratto da l'Unità del maggio 2002
   

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