IV.5 Evoluzione culturale e le sue radici

Eppure, questa forma evolutiva della specie umana ha prodotto effetti veramente straordinari.

Coprendosi con un materiale resistente al vento e all'acqua, dotandosi di quattro ruote e di un congegno detto motore, l'uomo è riuscito a decuplicare la sua velocità. Dotandosi di antenne, connesse a oggetti speciali, riesce a vedere cose che avvengono a distanze enormi: a decine di migliaia di chilometri. Riesce addirittura a vedere com'è fatta l'altra faccia - quella perennemente invisibile - della Luna.

Sono appena due esempi per farci capire che l'evoluzione culturale domina su quella biologica. Ed è fuori discussione che esista. I suoi effetti, come detto prima, sono enormi e alla portata di tutti, come vedremo ancora nel paragrafo VIII.7.

L'evoluzione biologica della specie umana è invece qualcosa che risale teoricamente a epoche molto remote. 1 suoi effetti non sono alla portata di tutti. Come abbiamo visto nel paragrafo IV.2, sarebbe possibile parlare di evoluzione biologica della specie umana se fosse stata costruita una teoria corroborata da fatti sperimentali. Questi fatti però sono occorsi. prima dell'alba della civiltà. In diversi punti cruciali il confronto con le prove sperimentali è terribilmente lacunoso. Pertanto la teoria evoluzionistica della specie umana è, dal punto di vista scientifico, solo un'ipotesi. Interessante quanto si vuole; ad essa però manca il vaglio delle prove sperimentali riproducibili. Ne parleremo ancora nel paragrafo IV.8.

C'è però un aspetto fondamentale su cui va fatta chiarezza. L’evoluzione biologica della specie umana non la si può dedurre dall'evoluzione biologica delle altre forme di materia vivente. Mentre è vero che esistono prove concrete e sicure che corroborano la validità dell'evoluzione biologica in numerosissime forme di materia vivente, è altrettanto vero che l'evoluzione biologica della specie umana va distinta da tutte le altre forme di evoluzione biologica. E questo, per un motivo molto semplice. Tra le innumerevoli forme di materia vivente noi siamo l'unica dotata di un privilegio straordinario: quello di sapere decifrare la Logica di Colui che ha fatto il mondo. Questo privilegio distingue noi da qualsiasi altra forma di materia vivente. Ecco perché non si può dare per scontato che debba valere per noi lo stesso principio evolutivo biologico che vale per le altre forme di materia vivente.

Infatti, la nostra specie ha saputo realizzare un principio evolutivo straordinariamente più efficace: quello culturale. Se noi possiamo vedere a distanze che vanno ben oltre i confini dell'orizzonte e se possiamo viaggiare a velocità supersoniche, queste proprietà eccezionali dobbiamo all'evoluzione culturale, non a quella biologica.

L'evoluzione culturale dove ha le sue più formidabili radici? Nella Scienza. E come nasce la Scienza? Da un atto di Fede. Ecco le vere radici dell'evoluzione culturale. Radici che distinguono noi da tutte le altre forme di materia vivente.

Due parole ancora al fine di spiegare perché è assurdo estendere a noi le leggi dell'evoluzione biologica accertate in altre forme di materia vivente. Esistono infatti proprietà identiche che si manifestano in aggregati diversi di materia. Pur tuttavia rimane l'enorme diversità che distingue gli aggregati. Una scimmia è fatta di protoni, neutroni ed elettroni, che sono identici ai protoni, neutroni ed elettroni delle nostre cellule e del nostro corpo. Anche un'aquila, un gattino, gli oceani, le montagne sono fatti di protoni, neutroni ed elettroni. Dobbiamo concludere che vale per queste forme di materia inerte (montagne, oceani, ecc.) e vivente (aquile, gattini, ecc.) l'evoluzione culturale che ci ha portato alla soglia del Supermondo?

Quanti milioni di anni dovremmo aspettare affinché l'evoluzione biologica porti un'aquila a volare con velocità supersoniche? O un gattino a vedere la faccia nascosta della Luna? 0 i nostri posteri a studiare con aquile e gatti - o altre forme di materia vivente - la Logica che regge tutti i fenomeni, dal cuore di un protone ai confini del cosmo?

È di lampante certezza il fatto che non si può estendere alla nostra forma di materia vivente l'evoluzionismo biologico di tutte le altre forme di materia vivente. Non si può dare per scontato che debba valere per la specie umana l'evoluzione biologica scoperta nelle altre forme di materia vivente. L'evoluzione biologica, per quanto riguarda la forma di materia vivente che è la nostra, va studiata con ricerche specifiche. Pretendere di avere capito un fenomeno che non riesce ancora a essere formulabile in termini di rigore logico-matematico tale da essere inserito al livello pur minimo (terzo) di credibilità scientifica ed estenderlo alla specie umana - come fanno i fanatici dell'evoluzionismo - è contro tutto ciò che la Scienza galileiana ci ha permesso di scoprire e capire. Sappiamo con certezza che l'evoluzione biologica della specie umana è ferma da almeno diecimila anni (dall'alba della civiltà). Una precisazione: "alba della civiltà" vuol dire il momento dal quale siamo in grado di studiare con certezza le proprietà di questa forma di materia vivente detta uomo. Durante diecimila anni questa forma di materia vivente è rimasta esattamente identica a se stessa. Evoluzione biologica: zero.

Invece in appena quattrocento anni l'evoluzione culturale ha permesso alla stessa e immobile forma di materia vivente di evolvere in modo tale da distinguersi nettamente da tutte le altre forme di materia vivente. Questa straordinaria svolta evolutiva non nasce dal caso ma da un atto di Fede. Ecco le vere radici dell'evoluzione culturale che esiste solo per la nostra specie vivente e che batte l'evoluzione biologica senza che tra le due possa essere stabilita una correlazione. E infatti l'evoluzione culturale non è legata alla evoluzione biologica. Come abbiamo detto più volte, quest'ultima è stata ferma durante diecimila anni, mentre l'evoluzione culturale è esplosa negli ultimi quattrocento anni, grazie a un atto di Fede nel Creatore.

6) È come se il nostro cervello fosse programmato. Ma non basta

7) Quando l'evoluzione biologica diventa mistificazione culturale

8) Che cos'è per la Scienza l'evoluzione biologica


L'enciclica "Fides et Ratio" del Santo Padre Giovanni Paolo II

Fides et Ratio (14 Settembre 1998)
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