scavi romani
Torre Campanaria
Parrocchiale dell'Assunta
monumento a Giovanni Botero
museo civico cimeli napoleonici
coro ligneo Chiesa di S. Francesco
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BENE VAGIENNA
(Augusta
Bagiennorum) Abitanti (benesi) 3207 (1983)- Altitudine m 349 - Superficie Km 48,95 -
Autoservizi - Ferrovia a Trinita Km 8 - Autostrada a Fossano Km 7.
Distanza da Mondovi Km 21 - Distanza da Cuneo Km 33 - Frazioni principali:
Buretto - Gorra - Isola - Podio - Prà - Roncaglia - San
Bernardo - San Luigi - Santo Stefano - Prefisso tel. 0172 - CAP 12041
Caratteristiche: Bene Vagienna, con i cuoi 4985 ettari, possiede
un'estensione notevole nella media valle del Tanaro. Il perimetro del
suo territorio comunale assume la figura allungata di un rettangolo
frastagliato, la cui base poggia su Magliano Alpi e Carrù. Il lato
orientale del rettangolo ha per confini Piozzo e Lequio Tanaro; la parte
Nord incontra i comuni di Narzole e Salmour; mentre il lato Ovest è
circoscritto dai limiti territoriali di Fossano e Trinità. Tranne
alcuni modesti rilievi collinari, che si alzano nei pressi del capoluogo,
tutto il territorio è interamente situato nella grande piana compresa fra
il Tanaro e la Stura di Demonte. Numerosi nuclei
abitati, disseminati un po' ovunque, e tutti collegati da un'ottima rete
viaria. Le frazioni più importanti sono dislocate nella fascia occidentale
del territorio rispetto al concentrico e, partendo da Nord, troviamo
Podio, lungo il canale dì Cherasco, quindi S. Bernardo e verso I'estremo
Sud: Gorra e Isola molto prossime al Torrente Mondalavia.. Il Capoluogo
invece sorge sopra un rialzo delimitato dalle incisioni prodotte da due
torrenti: il Cucetta e il Mondalavia, che confluiscono poco lontano. La
città è inoltre circondata da antiche mura. In località Roncaglia poi si
trovano i resti di quella che fu l'Augusta Bagiennorum. In sintesi,
tutto il territorio comunale è ricco di interesse storico, artistico,
archeologico e paesaggistico.
La Bene Vagienna storica
Bene Vagienna fu il centro, anzi la capitale
di un antico popolo ligure di origine mediterranea, che stanziava in
epoca pre-romana nel territorio posto tra le Alpi, il Tanaro ed il Po,
corrispondente ai tre quarti circa dell'attuale provincia di Cuneo. I
Vagienni si sottomisero ai Romani, solo dopo aspra lotta, verso il 125
a.C. Fu in località Roncaglia, a circa 3 Km dall'attuale città, che,
grazie ad una campagna di scavi condotta fra gli anni 1892 e 1908, ci
rinvennero interessanti resti di un teatro, di un anfiteatro e di altri
edifici pubblici comprovanti l'antica civiltà romana. Il centro fu
devastato dalle invasioni barbariche che costrinsero i sopravissuti alla
ricerca di una zona più facilmente difendibile. Così nacque il nuovo
insediamento delle Bene attuale, che conobbe un grande sviluppo e passò
nel corso dei secoli dal dominio del Sacro Romano Impero a quello del
Vescovo d'Asti. Con l'inizio del quattrocento, Bene divenne feudo della
famiglia Costa di Chieri a cui rimase fino alla metà del cinquecento
quando divenne dominio di Emanuele Filiberto di Savoia. Nel periodo
barocco, Bene conobbe un grande sviluppo, si costruirono chiese e palazzi
di stile elegante e raffinato; si diede alla città l'immagine e la
struttura che tutt'oggi conserva. Nel 1796 Napoleone Bonaparte passò a
Bene che, in seguito all'occupazione delle truppe francesi subì gravi
perdite al suo patrimonio artistico. Con il ritorno dei Savoia la storia
di Bene (l'aggiunta di Vagienna risale al 1861), si confonde e si unifica
a quella del Piemonte e dell'Italia
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