CRONISTORIA
La zona situata sull'altopiano
del Beinale che interessa i territori confinanti tra loro dei Comuni di
Magliano Alpi, Trinità, Carrù e Bene Vagienna è stata definita dal
Piano Territoriale Regionale, approvato il 19 Giugno del 1997,
"interstiziale", cioé adatta ad ospitare impianti a
"scarso gradimento delle popolazioni locali" (impianti per lo
smaltimento dei rifiuti, produttori di energia, ecc.). Tale
provvedimento passato sotto silenzio, in sede locale sottovalutato, ha
dato origine tutti i problemi attuali.
Il giorno 22 Gennaio 2003 una lettera
della Regione Piemonte, inviata ai Comuni di Magliano Alpi, Trinità,
Bene Vagienna, Carrù,, Mondovì, Rocca de' Baldi e S.Albano Stura
informa di un progetto di centrale termoelettrica da 1150 MegaWatt elettrici,
della Società ATEL, da ubicare nel Comune di Magliano Alpi, ai confini con il Comune di Trinità.
Con tale lettera la Regione invitava questi Comuni e altri Enti ad una
prima riunione della "Conferenza dei Servizi" regionale a Torino
per il 7di Febbraio u.s.. Come é noto la "Conferenza dei
Servizi" é indetta per raccogliere i pareri sul progetto in questione
dei vari Enti interessati a esprimersi nella procedura di Valutazione di
Impatto Ambientale (VIA), che nel caso, data la potenza della centrale
é di livello nazionale. Per concertare una posizione comune contro
questo progetto il Sindaco di Trinità organizza una riunione in Comune
con i colleghi di Bene Vagienna, Carrù, Magliano Alpi, Mondovì, Rocca
de' Baldì e S.Albano Stura. Dalla riunione svoltasi a Trinità venerdì
31 Gennaio emerge che nessun Comune (fatta eccezione per il Comune di
Magliano Alpi) era al corrente prima del 22 Gennaio di tale progetto.
Alla riunione
del 7 febbraio in Regione a Torino, i Comuni di Trinità, Carrù e Rocca
de' Baldi esprimono parere negativo nei confronti della Centrale
termoelettrica d Magliano Alpi,
depositando agli atti un documento nel quale sano spiegate le ragioni
del proprio "no".
Si
intensificano quindi le riunioni consiliari dei vari comuni e vengono organizzate
riunioni pubbliche per informare la gente. Nasce un Comitato
spontaneo per il no alla centrale termoelettrica, presieduto dal
dott. Edoardo Belgrano .
I vari comuni mettono a
disposizione i pullman per la manifestazione del 26 febbraio a
Torino dove si terrà la riunione della "Conferenza dei
Servizi", per ribadire la ferma opposizione al progetto in
questione, motivandone il parere negativo.
Il 26
febbraio massiccia
presenza a Torino degli abitanti dei comuni interessati dal
mega-progetto, intanto alla
"Conferenza dei Servizi" Regione e Provincia danno parere
negativo sull'impianto da farsi sul Beinale.
Adesso
il governo centrale dovrà dire l'ultima parola sul progetto in
questione.
Le
ultime notizie riportate dai giornali nei primi giorni di marzo dicono
che la società ATEL ha chiesto una sospensiva per rivedere il progetto
(si ipotizza una centrale più piccola). Se ne riparlerà tra 90 giorni.
Certo questa ipotesi non sarà accettata dall'ormai generale presa di
posizione PER IL NO della nostra gente, appoggiata dai governi comunali,
provinciali e regionali. Il 14 marzo alle 15,30 ci sarà un sopralluogo
da parte della Commissione II e V della.Regione con lo scopo ultimo di
impedire qualsiasi impianto e non dover più considerare la zona del
Beinale "zona interstiziale". Il Comitato per il no,
nella persona del suo presidente, ringrazia le Amministrazioni Comunali
che si sono attivate e in sede di Conferenza dei Servizi hanno espresso
parere negativo sul progetto centrale, ringrazia inoltre tutte le
Associazioni che hanno sostenuto le iniziative poste in essere e le
testate giornalistiche che hanno dato risalto a questa giusta causa.
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