FINALMENTE
IL MOMENTO è GIUNTO: DOPO UNA LUNGA ATTESA, ECCO LA PRIMA RECENSIONE DI
UN GIOCO PER NINTENDO DS!
E'
da otto anni che non scorazziamo allegramente per il giardino di Peach,
pestiamo Goomba a più non posso e ci facciamo sparare nei cannoni delle
gentili Bob-Omb rosa. Così tanto è passato da quando abbiamo potuto
"vivere" per la prima volta Super Mario 64, il miglior
platform game mai concepito.
Allora
il Mario&Yoshi's friends -MAGAZINE- ancora non esisteva perciò fa un
certo effetto avere la possibilità di recensire, oggi, il Capolavoro,
come allora fecero le grandi testate del settore.
Super
Mario 64 è stato utilizzato ancora una volta da Nintendo come il
gioco ideale in grado di mostrare al mondo le capacità della nuova
console e, a quanto pare, sembra di nuovo esserci riuscito perfettamente.
Nonostante
infatti sia nato originariamente su di una console casalinga e
strutturalmente diversa dal DS, Super Mario 64 riesce comunque a
trovarsi a suo agio nella sua nuova casa, complici le numerosissime
migliorie apportare dai programmatori (Nintendo EAD) in questi mesi di
lavoro serrato.
Ma
vediamo ora, più nel dettaglio, di comprendere esattamente cosa è
cambiato e cosa, invece, è rimasto immutato rispetto all'episodio per
Nintendo 64.
QUANTI
ANNI SONO PASSATI... QUASI MI SENTO VECCHIO!
Così
come su Nintendo 64 anche su DS, una volta accesa la console, si viene
accolti dalla simpatica e squillante voce di Mario. La presentazione è
leggermente cambiata, complice la comparsa del touch screen, così come il
menu relativo alle opzioni ed alla scelta dei files, ora più colorato e
allegro rispetto al passato. La prima interazione con lo schermetto
sensibile al tatto la si ha da subito, al momento di scegliere il file nel
quale registrare la propria avventura: per selezionarlo, infatti, occorre
toccarlo. Ed ha inizio la nuova magia targata Nintendo...
Anche
la storia ha subito alcune sostanziali modifiche. Star del gioco, difatti,
non è più Mario, che apparirà solo in seguito, bensì Yoshi, che si
ritroverà l'arduo compito di dover salvare gli altri tre personaggi dalle
grinfie di Bowser (Mario, Luigi e Wario) e di riportare la pace al
Castello di Peach, collezionando Power Stars e salvando la Principessa.
Come nel predecessore, infatti, per accedere ai vari livelli bisognerà
prima aver ottenuto un tot di Power Stars. Ogni livello ne ospita un certo
numero e vi verranno elargite solo se completerete la missione assegnata.
Non tutte le stelline, però, sono rimaste al loro esatto posto ed in più
i programmatori ne hanno aggiunto altre trenta, portando così il numero
di Stars collezionabili da 120 a 150. Coloro che, come il sottoscritto,
completarono anni addietro il gioco originale al 100% non avranno dunque
da preoccuparsi perché la sfida si è rinnovata e non poco.
Nella
ricerca alle agognate stelle peserà anche il fatto che alcune possono
essere prese solamente quando si è nei panni di un certo personaggio.
Come in Donkey Kong 64, infatti, ognuno dei protagonisti dispone di
alcune caratteristiche speciali che diverranno a loro volta
particolarmente utili in determinate situazioni (vedi box informativo
posto a lato). E' possibile cambiare personaggio anche all'interno dei
livelli, basta trovarne i berretti che verranno poi comodamente segnalati
nella mappa posta sullo schermo inferiore.
QUESTI
PAZZI, PAZZI MONDI!
I
15 mondi del passato sono tornati più in forma che mai, talvolta
arricchiti da nuovi enigmi che ne hanno modificato in modo sostanziale la
conformazione, talvolta privi di particolari novità, se si escludono
quelle in campo grafico. Oggi come allora si può provare la completa
sensazione di libertà mentre si esplorano le verdi colline, le ripide
cime innevate, i roventi deserti o i dedali cavernosi del Regno dei Funghi
ed è un piacere notare che tutte le mosse messe a disposizione del
giocatore (tra salto triplo, caduta a masso, salto mortale, ecc... sono
veramente tante!) servono perfettamente per raggiungere di volta in volta
l'obiettivo, dimostrando, ancora una volta, che Super Mario 64 sia
un capolavoro anche e soprattutto sotto il profilo del gameplay. Se ciò
non bastasse, ci pensano poi le sessioni aggiuntive ed i mondi inediti che
gli utenti del DS si ritroveranno a dover affrontare. Questi, non
brillando molto in campo grafico, puntano tutto sul game design e
ricordano molto i percorsi che Mario doveva affrontare senza SPLAC in Super
Mario Sunshine. Ottimamente disegnati, irti d'ostacoli e di trappole,
sono senza ombra di dubbio le sessioni di gioco più divertenti ed
innovative in cui bisogna esser pienamente padroni del proprio personaggio
se non si vuole perdere vite di continuo. Tra pedane semoventi,
oscillanti, basculanti, a tempo e fantasma, bisognerà difatti giungere
alla meta raccogliendo nel contempo le otto monete rosse presenti in ogni
livello e le 100 d'oro per guadagnarsi, così, la Power Stars
supplementare.
Quando
si pensava di aver già visto tutto, Nintendo ha deciso di aprire al
pubblico una nuova ala del castello di Peach, in cui i giocatori più
bravi potranno misurarsi con divertenti minigiochi creati ad hoc
per l'occasione. Dietro al bellissimo mosaico della Principessa Peach si
nasconde infatti un'ampia stanza che ospita quattro porte chiuse a chiave.
Ciascuna porta potrà essere aperta dai rispettivi personaggi solo dopo,
però, aver catturato tutti i conigli gialli presenti nei livelli.
Ricordate il coniglio presente in Super Mario 64 che zompava un po'
ovunque per gli scantinati del castello? Ebbene, Nintendo ha implementato
la trovata ed ora di conigli del genere ce ne sono un po' ovunque: dal
tranquillo giardino di Peach ai vari 15 pazzi, pazzi, mondi. Ogni
personaggio potrà disporre di cinque divertenti minigiochi che sfruttano
ampiamente le risorse del DS: per superarli, quindi, dovrete far ampio uso
di stylus e touch screen! Il risultato è estremamente godibile e, per
quanto questi giochetti lascino il tempo che trovano, risultano eccellenti
per imparare ad usare al meglio il touch screen nelle sue mille e più
funzioni!
IN
QUATTRO CI SI DIVERTE IL DOPP...EHR... IL QUADRUPLO!
Se
il divertimento, dunque, non manca nella versione per un singolo giocatore
e nessuno, probabilmente, avrebbe mai sentito il bisogno di una modalità
multiplayer (se non cooperativa), Nintendo ha voluto strafare dando la
possibilità a quattro giocatori di sfidarsi grazie al collegamento
wireless delle console utilizzando un'unica cartuccia (queste sono pensate
sempre gradite!). Bisogna solo aspettare mezzo minuto che tutte le console
scarichino i dati necessari et... voilà: come per magia ci si ritrova
assieme ai propri amici nell'arena selezionata, pronti a darsele di santa
ragione pur di ottenere più stelle possibili prima che il tempo a
disposizione sia scaduto. Come ho già detto più volte nei mesi scorsi in
occasioni delle svariate preview che abbiamo scritto per questo gioco, le
arene selezionabili sono quattro e, le Power Stars oltre a cercarle nelle
zone più impensabili, le si potranno sottrarre agli altri prendendoli a
calci e cazzotti! Anche questa modalità risulta dunque essere
estremamente divertente. Se le arene a disposizione fossero state almeno
una decina, avrebbe inoltre potuto competere direttamente con la modalità
in singolo invece di risultare come un semplice plus e niente di più.
MANUALITà
DELL'UBRIACO.
Ma
veniamo ora al punto forte di questa recensione, ovvero la giocabilità
del titolo. Solitamente questo parametro rappresenta la punta di diamante
dei titoli Nintendo ma non sempre, purtroppo, è così. Se infatti Super
Mario 64 si adegua perfettamente alle specifiche tecniche della nuova
console Nintendo, non possiamo dire la stessa cosa per quanto riguarda la
sfera di competenza della giocabilità in cui la mancanza di uno stick si
fa davvero pesare. Il gioco tenta di ovviare all'inconveniente proponendo
al giocatore due metodologie di controllo: la prima, davvero improponibile
per un gioco del genere, implica l'utilizzo della croce direzionale unita
alla pressione di un tasto per la corsa, la seconda, invece, vi permette
di utilizzare un vostro dito (preferibilmente o il pollice o l'indice) a
mo' di joystick. Tenendolo fermo, perpendicolare al touch screen, sarà
come se lo stick immaginario fosse in posizione neutra, strisciandolo
verso i bordi, invece, equivarrà ad una maggiore inclinazione e quindi il
personaggio passera dalla camminata veloce alla corsa. Questo, senz'ombra
di dubbio, è il miglior metodo di controllo offerto (anche perché il
primo è improponibile!) anche se, per impratichirsi, occorre di sicuro un
bel po' di tempo.
Salvo
questo neo piuttosto imbarazzante, per il resto il gioco scivola via che
è un piacere, tanto dal profilo ludico quanto da quello meramente
tecnico.
UN
MAQUILLAGE NON FA MAI MALE!
Otto
anni sono passati dall'uscita dell'originale, eppure Super Mario 64 è
talmente innovativo che, se non l'avessi giocato ai tempi del Nintendo 64,
sarei pronto a scommettere che è stato ultimato proprio pochi mesi fa. Ed
in effetti il vecchio Mario 64 mette i piedi sulla testa a molti
giochi d'ultima generazione e supera persino senza problemi il suo diretto
discendente: Super Mario Sunshine. Oltre a questo, Nintendo a
pensato bene di sottoporre il re ad un maquillage grafico in modo da
assottigliare le rughe comparse in questo lungo lasso di tempo. Ormai
completamente padroni delle tecniche di programmazione in 3D, i produttori
della Casa di Kyoto hanno così potuto rimediare ad alcuni errorini
presenti nella versione originale. I personaggi principali (primi fra
tutti Mario&Yoshi, gli unici presenti anche nell'originale) sono ora
formati da un numero ben più nutrito di poligoni così come molti dei
nemici presenti, in questa versione davvero ottimi da vedere (in
particolare Bowser, davvero splendido ed i Twomp ed i Whomp, adesso ricchi
di molti particolari in più). Anche i livelli, naturalmente, hanno subito
sostanziali modifiche a livello estetico e ciò che un tempo poteva
apparire essenziale ora è stato notevolmente implementato senza, però,
perdere il fascino originale. Elogio alla velocità del frame, finalmente
stabile sui 30fps. Qualche rallentamento lo si nota solo nelle fasi più
concitate ed in alcuni momenti della modalità multigiocatore. Purtroppo
non è presente l'anti-aliasing (a questo ci dovremmo abituare...) e qua e
là torna a farsi vedere lo spettro del pop-up con sparizioni di poligoni
comunque mai troppo fastidiose, anzi: sono sicuro che i più tra voi non
ci faranno mai caso.
Ottimo
il sonoro, anche in questo caso migliore rispetto all'originale, con un
simil-sorround che riesce ampiamente nel suo intento di proporre le
simpatiche musiche della saga e le esclamazioni dei personaggi come se si
stesse giocando con la tv di casa.
TEMPO
DI DIRSI ADDIO...
Concludendo,
Super Mario 64 DS vince la sua personale sfida contro il tempo che
non lo ha minimamente scalfito e contro le malelingue, che lo vedevano
inadeguato per una console altamente tecnologica come il Nintendo DS.
Nintendo ha recuperato un capolavoro restaurandolo sapientemente e
modificandolo laddove più ne abbisognava senza però mai smarrirne
l'identità originale. Ora il capostipite dei platform 3D può rivivere
nel nuovo millennio e può farlo su di una console fenomenale. Certo: è
macchiato da alcuni difetti più o meno evidenti quali, soprattutto, il
sistema di controllo inadeguato e noi tutti avremmo voluto inaugurare il
nostro nuovo DS con un gioco di Mario inedito e non con un remake ma penso
che, di fronte ad un titolo di questo calibro, possiamo dirci comunque
ampiamente soddisfatti.
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ALLA PAGELLA
Sistema:
Nintendo DS
Target:
3+
Genere:
Piattaforma
Giocatori:
1/4
Produttore:
Nintendo
Distributore:
Nintendo Italia
Versione:
NTSC
Requisiti:
/
Uscita:
Marzo
Filmato:
/
Copertina:
FOTO:
In questa comoda
tabella, vi abbiamo preparato le statistiche di ciascun personaggio.
Il menu introduttivo
è visibilmente cambiato. Ora è molto più allegro e sfrutta appieno i
due schermi. Se vi state chiedendo perché solo il file C sia
cominciato... Bhé, la "C" è anche l'iniziale del mio nome e,
nei giochi che lo consentono, utilizzo sempre quella!
Dopo otto anni è
finalmente possibile tornarne nel paradisiaco Castello di Peach. Farlo
utilizzando Yoshi, Luigi o Wario, poi, è molto più divertente!
I nuovi livelli
metteranno a dura prova la vostra padronanza dei controlli: mancare una
piattaforma, spesso, significa morire!
I vecchi mondi,
invece, ospitano diverse novità...
...Come ad esempio
questi blocchi apparsi in Cool Cool Mountain.
Sarà anche possibile
visitare un'ala del castello completamente nuova e ricca di stranezze...
...che fungerà
d'accesso ai vari e simpatici minigiochi!
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