MEGAMAN

RECENSIONE DI
MEGAMAN

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LA PAGELLA
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FATEMI CAPIRE BENE: SU NINTENDO 64 ERA COMPLETAMENTE TRE-D ED INVECE QUI SU GC RICOPIA YOSHI'S STORY!?!

Misteri insoluti della Capcom, che, di mese in mese, ci propina giochi sempre più bizzarri e dalle logiche commerciali piuttosto insulse. Ne sono esempi lampanti PN03 (recensito sul numero di Maggio), game dal concept antiquato che difatti è stato ripagato con uno scarsissimo successo, e ViewtifulJoe, titolo originalissimo, una vera esplosione di divertimento e costruito su buonissime idee, ma parzialmente rovinato da una caratterizzazione generale stereotipata portata all'estremo, che ha fatto storcere il naso ai più. A questi ora si è aggiunto l'ennesimo capitolo di Megaman, partorito inspiegabilmente in un bizzarro misto tra dueddì e cel-shading.
Il concept è infatti quello dei vari piattaforma bidimensionali e gli unici poligoni presenti servono unicamente a comporre i personaggi (peraltro persino malamente!) e le varie piattaforme. Per il resto è totalmente assente il fattore profondità, quindi l'intero gioco si riduce ad un continuo scrolling sinistra-destra e viceversa. 
L'intero comparto grafico ricalca fedelmente quello dei precedenti titoli per GBA ed in effetti giocandoci ci siamo chiesti numerose volte perché non sia uscito là piuttosto che sul Cubetto…
Vedere una console talmente potente come il GC utilizzata per muovere queste decine di poligoni mal assortiti e textures così fuori moda fa infatti piangere il cuore e questo non è solo uno sfogo di un appassionato. L'ammiraglia Nintendo non è stata infatti costruita per far girare questo genere di giochi e questo lo si risente giocando. Pochissime sono le innovazioni presenti rispetto agli altri capitoli ed il processore grafico ATI del beneamato cubo violaceo non è stato nemmeno tirato in causa per dare un pizzico di originalità e di spettacolarità ai vari colpi speciali. Parlando di questi ultimi, segnalo la possibilità di collezionare oltre 100 chip in grado di migliorare, come in un rpg, le prestazioni offensive e difensive del nostro alter ego virtuale. Alcuni colpi sono veramente molto speciali, però altri non fanno altro che ricopiarsi rendendo evidente la poca varietà delle mosse di Megaman che infine si riducono alla classica differenziazione "colpo poco potente, medio, molto potente".
Stupisce (quasi in negativo) l'eccessiva difficoltà, del tutto mal dosata. Il primo boss è infatti uno dei più difficili del gioco, soprattutto se non si è stati attenti a risparmiare le armi più potenti durante il livello. Superato questo ostico scoglio iniziale, che vi farà più volte maledire i nomi dei programmatori, la difficoltà media va via via abbassandosi anche se non mancano punti particolarmente critici che faranno spesso saltare i nervi.
Nota di demerito alle ambientazioni, che hanno grattato il fondo del barile della banalità: riempire sfondi con coni gelato alla crema o con odiosi pupazzi di neve è infatti una trovata assurda, soprattutto considerando che siamo nel cyber spazio… Così come va sottolineata la realizzazione orribile dei vari personaggi, siano essi nemici, amici o protagonisti stessi (Megaman e Bill), dal look spropositatamente fuori moda ed assemblati da pochi poligoni e persino troppo poco piccoli. 
Insomma, concludendo, giocando a questo Megaman vi sembrerà di trovarvi "fuoriposto". La sensazione di giocare con un gioco pensato per una console portatile o comunque meno potente si avverte fin dall'inizio e ciò non può che essere un grave difetto di questa nuova creazione Capcom. Sicuramente, se fosse stato su GBA si sarebbe preso un voto molto più alto, nonostante la scarsità d'innovazioni apportate.
Termino la recensione dicendovi che molto probabilmente questa è la prima insufficienza grave che compare nella nostra testata!
Nella mia mente rimane la domanda: "Perché è uscito sul GC e non su GBA?"

MEGAMAN A cura di: Carlo Terzano

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La caratterizzazione dei nemici non convince più di tanto…

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La camera del protagonista, rimasta tale e quale alle precedenti versioni…

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…sarà uno dei centri nevralgici del gioco.

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Un livello graficamente vecchio stampo.

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I nemici, per lo più, sono i classici robottoni stereotipati giapponesi.

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Prepariamoci al combattimento: armiamoci con i chip più adatti!

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L' "utilissima" mappa: notare come la grafica ricordi quella del GBA. Invece gira su GC…

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Alcuni livelli sono piuttosto carini, i più sono frustranti e ripetitivi…

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