Curiosità gastronomica |
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Le
castagne secche un tempo erano cotte in acqua salata e servite in tazza
con il latte. Questo cibo che sostituiva la minestra, era un' usanza del periodo invernale ed era il cibo dei giorni d'astinenza e vigilia. |
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Liquori |
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Il nocino:
è
un prodotto tipico che sfrutta una risorsa naturale del territorio. L'area originaria è tra Formigine e Sassuolo, una zona un tempo rivestita da estese piantagioni di noci. La ricetta: si fanno macerare 21 noci immature complete di mallo, nei giorni tra il 24 ed il 29 giugno, cioè tra S. Giovanni , S. Pietro e S. Paolo, tagliate in quattro e messe in un vaso di vetro con un litro d'alcool. Aggiungere cinque chiodi di garofano, 2 cm di cannella e al massimo 100 g di zucchero. Mettere il vaso al sole per 40 giorni, poi allungare con un litro di vino bianco. Filtrare ed imbottigliare. Non bere il nocino prima di Natale e conservare le noci macerate per preparare, con l'immissione di un litro di vino bianco, la base per il nocino del prossimo anno. |
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Storia dell'aceto balsamico |
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L'aceto balsamico
fa parte delle più antiche tradizioni modenesi di cui si ha traccia sin
dall'XI sec. La produzione era limitata all'uso domestico. Nel 1967 si aprì il discorso sull'aceto balsamico in grande stile: in occasione della fiera di S. Giovanni, il comune di Spilamberto, lanciò un concorso tra i produttori di aceto balsamico naturale. Il passo successivo fu il consorzio tra produttori di aceto balsamico 'Tradizionale di Modena', che ne tutela la qualità. |
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