Terrasolano DOC '47

03 giugno 1967

è arrivata la Cartolina Precetto, mi devo presentare il 9 giugno 1967 all'11º Reggimento Fanteria “Casale” C.A.R. di Casale Monferrato.

Arrivo a Casale Monferrato verso sera, eravamo tantissimi,  recuperati in stazione e caricati sugli automezzi dell'Esercito veniamo trasportati alla caserma Nino Bixio (detto il Casermone) e fatti confluire in un grande camerone.

Eravamo alcune centinaia, sperduti e impauriti pronti come carne da macello per essere suddivisi tra le varie Compagnie (9) che costituivano l'11º Reggimento (3 al Casermone e 6  alla caserma Col. Pietro Mazza "detta Casermette").

Il giorno prima della partenza  un mio amico dandomi le ultime dritte disse "quando arrivi al CAR, attenti, perchè mentre fanno l'appello chiedono sempre se c'è qualcuno che sa fare particolari lavori come, cameriere, imbianchino, barista ecc. tu alza la mano e non aver paura".

Mentre viene fatto l'appello e la suddivisione si sente "chi sa scrivere a macchina ??" un urlo rimbombò nel camerone "IO" e alzai la mano. Fù così che nel mio tesserino venne riportata scritta la qualifica "servizi vari - dattilografo" (mai visto una macchina da scrivere in vita mia), però un primo passo importante era fatto.

Vengo destinato alla 5ª Comp. di stanza alle Casermette

La mattina seguente presso il magazzino vestiario viene effettuata la cerimonia della vestizione sotto la direzione del M. M. Maisto Raffaele (un mito) e del caporale Ferrari di Modena, il quale mi chiese se avevo una Marlboro per una fumatina, io lasciai tutto il mezzo pacchetto che mi avanzava. Nel primo pomeriggio Ferrari venne a cercarmi e mi portò al deposito vestiario come suo aiutante (dopo 18 ore di Naia ero già imboscato).

Il 17 giugno 1967 - 1ª uscita con foto ricordo

Durante la mia permanenza al CAR mai fatto una marcia o altri tipi di servizio, ero sempre vestito molto sportivo e con le scarpe ginniche ai piedi, l'unico addestramento al quale presi parte fù il lancio della Bomba a mano SRCM 35 al Poligono di tiro.

A parte le zanzare due sono gli aneddoti che ricordo meglio di Casale Monferrato:

un giorno al magazzino vestiario sopra la pila delle coperte dove andavamo a dormire imboscandoci (eravamo 3 addetti), trovammo un blocco di Parmigiano-Reggiano di prima scelta, sarà stato del peso di circa 4 Kg.. Dopo 3/4 giorni c'erano rimaste solo le croste, e quando il M.M. venne per recuperare la refurtiva sottratta ai soldati in combutta col M.M. responsabile della mensa, dovette fare Buon Viso a Cattiva Sorte, per non incappare in guai peggiori

il secondo riguarda una recluta (mi ricordo solo il cognome Carretta) che anch'esso era dispensato da tutti i servizi in quanto, passava la notte sveglio e al buio, vicino alla branda del Caporal Maggiore, comandante della squadra, per uccidere tutte le zanzare che si avvicinavano solo col rumore del ronzio.

Io non avendo preso parte a nessun addestramento venni esonerato dal prendere parte alla cerimonia del giuramento che si tenne al Casermone il 06 agosto 1967.

Il 07 agosto 1967 venni trasferito a Treviso, che io ricordi (ma forse sbaglio) della 5ª Compagnia fummo in 3 a proseguire il cammino insieme;

Enzo Bano, Spartaco Barnabei e il sottoscritto

MA QUESTA È UN'ALTRA STORIA

Il C.A.R. (Centro Addestramento Reclute) obbligatorio, per molto tempo ha fatto conoscere la città di Casale in tutto il territorio nazionale. Le due caserme Casalesi ospitavano in media circa 5.000 reclute che svolgevano un periodo di addestramento di circa 60 gg. creando un indotto per l'economia della città.

1992: Chiude la Caserma «Pietro Mazza» (Casermette).

1999: Chiude la Caserma «Nino Bixio» (Casermone).

A maggio 2010 la Caserma «Pietro Mazza» (Casermette) c'è ancora ma è una via di mezzo tra una jungla e un deposito di rottami.

Copyright © 2006 [E. T.]. Tutti i diritti riservati.
Ultimo aggiornamento: 15-08-10.