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Parere in merito alla pronuncia di compatibilita' ambientale del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini (RA) (art. 6, Legge 349/86 e art. 4, All. IV, DPCM 27 dicembre 1988); nonche' conferma del parere ex art. 17, DPR 24 maggio 1988, n. 203
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 1. Premesso che: 1.1. il 22 marzo 1996 e' stato depositato dall'ENEL SpA, ai sensi dell'art. 6 della Legge 8 luglio 1986, n. 349 e dei conseguenti DPCM 10 agosto 1988, n. 377 e DPCM 27 dicembre 1988, ed in specifico, nel caso di specie, dell'Allegato IV del DPCM 27 dicembre 1988, presso questa Regione, che l'ha acquisito al prot. n. 7434 in pari data, la documentazione relativa allo Studio di Impatto Ambientale (SIA) relativo alla trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini (Ravenna) ed al relativo progetto di massima; 1.2. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini interessa il territorio della provincia e del comune di Ravenna; 1.3. il CIPE, con delibera del 21 settembre 1993, ha approvato una variante dei programmi pluriennali dell'ENEL che prevede, tra l'altro, l'installazione di 4 turbogas da 150 MW circa ciascuno per la trasformazione in ciclo combinato delle esistenti 2 sezioni da 156 kW circa ciascuna e la dismissione delle 2 sezioni da 70 MW ciascuna della centrale termoelettrica di Porto Corsini in Comune di Ravenna; 1.4. l'ENEL, in data 22 luglio 1994, ha inviato ai Ministeri dell'Industria, dell'Ambiente e della Sanita', ai sensi dell'art. 13 dell'All. IV al DPCM 27 dicembre 1988 e dell'art. 17 del DPR 24 maggio 1988, n. 203, istanza con allegato il relativo progetto per l'autorizzazione alla trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini, comportante anche un miglioramento ambientale; 1.5. a seguito della valutazione effettuata dalla Commissione per la valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'art. 6 del DPCM 27 dicembre 1988, il Ministero dell'Ambiente ha comunicato, con nota del 6 luglio 1995 che il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini deve essere sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale prevista all'All. IV al DPCM 27 dicembre 1988; 1.6. a tal fine il Ministero dell'Ambiente ha quindi provveduto agli adempimenti preliminari previsti dall'All. IV al DPCM 27 dicembre 1988; 1.7. con decreto n. 2421 del 19 marzo 1996 del Ministero dell'Ambiente, per provvedere all'istruttoria relativa alla trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini ai fini del giudizio di compatibilita' ambientale, ai sensi dell'art. 6 dell'All. IV al DPCM 27 dicembre 1988, la Commissione per la valutazione dell'impatto ambientale e' stata integrata da esperti designati da Istituto superiore di Sanita', ISPESL, ANPA, CNR, Vigili del fuoco e Regione Emilia-Romagna; 1.8. con decreto n. 2431 del 2 aprile 1996 del Ministro dell'Ambiente di concerto con il Ministro dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, per provvedere allo svolgimento dell'inchiesta pubblica, ai sensi dell'art. 7 dell'All. IV al DPCM 27 dicembre 1988, e' stato provveduto alla nomina del Presidente dell'inchiesta pubblica, da svolgersi in relazione alla procedura d'impatto ambientale relativa alla trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini, nonche' sono stati nominati gli esperti incaricati di assistere il summenzionato Presidente; 1.9. l'istanza per ottenere il giudizio di compatibilita' ambientale ed il relativo SIA e' stata presentata, con nota prot. 0191 del 21 marzo 1996, a firma del direttore Umberto Belelli, dalla Societa' ENEL SpA, Direzione per le Relazioni con enti ed istituzioni; 1.10. il SIA e' stato redatto dalla Direzione Costruzioni dell'ENEL SpA nel febbraio 1996; 1.11. il SIA e' stato firmato dall'ing. Sandro Martinetti, in qualita' di responsabile del SIA in oggetto; lo stesso ing. Sandro Martinetti ha reso dichiarazione, avanti al notaio dott. Antonio Falce, con atto del 6 marzo 1996, sull'esattezza dei contenuti del SIA ai sensi dell'art. 2, comma 4, del DPCM 27 dicembre 1988; 1.12. con avviso pubblicato domenica 7 aprile 1996 sui quotidiani "La Repubblica" e "Il Resto del Carlino - edizione di Ravenna", e' stata data comunicazione ai cittadini del deposito del SIA e del relativo progetto in oggetto presso: Regione Emilia-Romagna, Assessorato Territorio Programmazione e Ambiente, Ufficio Valutazione impatto e Relazione stato ambiente, Via dei Mille n. 21, Bologna; Provincia di Ravenna, Assessorato Tutela dell'Ambiente e Difesa del suolo, Piazza Caduti n. 2/4, Ravenna; Comune di Ravenna, Ufficio Albo pretorio, Archivio generale, Piazza del Popolo n. 1, Ravenna; 1.13. con la pubblicazione dell'avviso di cui al precedente punto 1.6., e' stato formalmente avviato il periodo di 45 giorni per la presentazione da parte dei soggetti interessati di memorie scritte, strettamente inerenti l'installazione della centrale sul sito proposto e le sue conseguenze sul piano ambientale, al Presidente dell'inchiesta pubblica; 1.14. il giorno 17 aprile 1996, su invito del Comune di Ravenna, tecnici dell'ENEL SpA hanno illustrato ai rappresentanti della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ravenna, il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini ed il relativo SIA; 1.15. i giorni 11 e 12 giugno 1996, e' stato effettuato un sopralluogo alla centrale termoelettrica di Porto Corsini congiuntamente da parte della Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ravenna e dell'ENEL SpA; 1.16. il giorno 28 giugno 1996 e' stata effettuata, a Ravenna, presso il Centro Congressi del Park Hotel, sito a Marina di Ravenna, Viale delle Nazioni n. 181, l'inchiesta pubblica disposta dall'art. 7 dell'Allegato IV del DPCM 27 dicembre 1988; 2. dato atto che: 2.1. il SIA relativo alla trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini ed i relativi elaborati progettuali di massima sono stati continuativamente depositati, per 45 giorni, dal 9 aprile 1996 (primo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell'avviso di deposito) al 24 maggio 1996, per la libera consultazione del pubblico presso: Regione Emilia-Romagna, Assessorato Territorio Programmazione e Ambiente, Ufficio Valutazione impatto e Relazione stato ambiente, Via dei Mille n. 21, Bologna; Provincia di Ravenna, Assessorato Tutela dell'Ambiente e Difesa del suolo, Piazza Caduti n. 2/4, Ravenna; Comune di Ravenna, Ufficio Albo pretorio, Archivio generale, Piazza del Popolo n. 1, Ravenna; 2.2. entro il termine del 24 maggio 1996 sono state presentate al Presidente dell'inchiesta pubblica 6 memorie scritte strettamente inerenti alla trasformazione della centrale termoelettrica e le sue conseguenze sul piano ambientale, come attestato dal verbale della riunione, svoltasi a Roma il 27 maggio 1996, della Commissione per l'inchiesta pubblica per l'esame e discussione delle memorie presentate, trasmesso con nota della Prefettura di Ravenna n. 791/Gab. del 29 maggio 1996; 2.3. le memorie scritte, registrate nel prescritto registro di ricezione e trasmesse con la teste' citata nota della Prefettura di Ravenna, sono le seguenti: Mem. 1. Parco regionale del Delta del Po - lettera in data 10 maggio 1996, a firma del Presidente, avv. Piero Pigozzi e del Vicepresidente dott. Alberto Rebucci; Mem. 2. Commissione consiliare Ambiente del Comune di Ravenna - lettera in data 16 maggio 1996, a firma di Andrea Mengozzi; Mem. 3. Confersercenti di Ravenna - lettera prot. n. 393/96AC/md del 15 maggio 1996, a firma del Presidente, Roberto Manzoni; Mem. 4. Circoscrizione del Mare del Comune di Ravenna - lettera prot. n. 786/96 in data 20 maggio 1996, a firma del Presidente Gianfranco Mosconi; Mem. 5. CNA e Confartigianato di Ravenna - lettera congiunta prot. n. 59/96/MG/96 in data 20 maggio 1996 a firma dei rispettivi Presidenti, Gianni Fabbri e Licia Alberti; Mem. 6. Legambiente di Ravenna - Circolo Matelda - lettera in data 20 maggio 1996, a firma di Giacinto De Renzi; 3. considerato che: 3.1. le memorie scritte pervenute, elencate al precedente punto 2.3. possono essere sintetizzate e raggruppate per argomento (avendo a riferimento la numerazione di cui al precedente punto 2.3.) come specificato nell'Allegato A che costituisce parte integrante della presente deliberazione; 4. ricordato che: 4.1. questa Regione, in relazione alla domanda presentata dall'ENEL in data 22 luglio 1994 al Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini, ai sensi e per gli effetti dell'art. 17 del DPR 24 maggio 1988, n. 203, dopo aver preso atto delle convergenti considerazioni espresse in sede locale dalla Giunta comunale e dalla Giunta provinciale, trasmesse con lettera del 21 novembre 1994, a firma congiunta del Sindaco, dott. Pier Paolo D'Attorre, e del Presidente della Provincia, dott. Gabriele Albonetti, ha gia' espresso, con delibera della Giunta regionale n. 6426 del 20 dicembre 1994, parere favorevole in merito a detto progetto; 4.2. appare opportuno e necessario confermare integralmente in questa sede tale parere favorevole di questa Regione per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini, ai sensi e per gli effetti dell'art. 17 del DPR 24 maggio 1988, n. 203, contenuto nella propria deliberazione n. 6426 del 20 dicembre 1994, ed in particolare le prescrizioni in essa contenute; 5. valutato dal punto di vista generale che: 5.1. il SIA in oggetto e' redatto in modo corrispondente a quanto stabilito nel DPCM 10 agosto 1988, n. 377 e nel DPCM 27 dicembre 1988, ed in specifico, nel caso di specie, nell'Allegato IV del DPCM 27 dicembre 1988; 5.2. l'intervento in oggetto trae origine soprattutto da due convergenti esigenze: a) da un lato contribuire a soddisfare la domanda di energia elettrica nazionale ed a contenere il disavanzo tra domanda e produzione a livello regionale; infatti nel SIA e' dichiarata una richiesta di energia in Emilia-Romagna nel 1994 pari a 17580 GWh (90% della richiesta totale) con una punta massima di potenza nel periodo invernale di 3.800 MW e un disavanzo regionale del 35%, mentre e' stimata una previsione di consumo al 2002 pari a 22.300 GWh, con un fabbisogno di potenza di 5.300 MW, rispetto a cui l'intervento di potenziamento sulla centrale termoelettrica di Porto Corsini consentira' di contenere il disavanzo regionale pari a circa il 23%; b) dall'altro contribuire a migliorare complessivamente l'impatto ambientale dell'esistente centrale termoelettrica; infatti le nuove tecnologie disponibili unitamente all'utilizzo come combustibile del gas metano consentono, pur realizzando circa il raddoppio della potenza elettrica, di aumentare notevolmente il rendimento termico, di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, e di diminuire anche gli impatti rispetto alle altre principali componenti ambientali; 5.3. nel SIA non sono state considerate alternative di localizzazione o tecnologiche poiche' il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini interviene, come gia' specificato, come progetto di potenziamento produttivo e di risanamento e miglioramento ambientale, su una centrale termoelettrica esistente ed attualmente in esercizio, per quanto i suoi impianti siano ormai prossimi alla soglia di obsolescenza tecnica, localizzata in un sito per il quale (come meglio specificato ai successivi punti 6.4, 6.7, 6.9, 6.10, 6.12 e 6.14) i vigenti strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica prevedono una destinazione d'uso che consente siffatte attivita' industriali nonche' la loro modificazione e/o ampliamento; 6. valutato dal punto di vista programmatico che: 6.1. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini e' conseguente alle previsioni del Piano energetico nazionale (PEN), approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 agosto 1988, e dai conseguenti aggiornamenti dei programmi pluriennali di costruzione di nuovi impianti di produzione ENEL; per quanto riguarda la regione Emilia-Romagna: il PEN prevedeva la costruzione di due nuove unita' da 300 MW nell'esistente centrale di La Casella (PC); il programma approvato dal CIPE il 26 luglio 1990 prevedeva, oltre la costruzione di un nuovo impianto policombustibile di 600 MW nell'esistente centrale di La Casella (PC), un intervento di ripotenziamento delle due sezioni da 156 MW con due turbogas da 100 MW e di trasformazione in ciclo combinato delle due sezioni da 70 MW con altri due turbogas da 100 MW nell'esistente centrale di Porto Corsini (RA); il successivo programma approvato dal CIPE il 21 settembre 1993 ha previsto per l'esistente centrale di Porto Corsini, in sostituzione di quanto precedentemente deliberato, l'installazione di 4 turbogas da 150 MW ciascuno per la trasformazione in ciclo combinato delle 2 sezioni da 156 MW e la dismissione delle 2 sezioni da 70 MW; l'intervento in esame e' rappresentato da quest'ultimo e la sua realizzazione consentira' di contenere il deficit di produzione di energia elettrica prodotta nella regione Emilia-Romagna; 6.2. il Piano territoriale regionale (PTR), approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 3065 del 28 febbraio 1990, ha posto alla base degli strumenti di programmazione della Regione Emilia-Romagna il rapporto ambiente-sviluppo, quale nodo fondamentale per proporre una nuova qualita' dello sviluppo stesso, e la costruzione del sistema metropolitano policentrico, quale strategia di assetto territoriale; 6.3. il PTR articola le proprie previsioni in "Orientamenti strategici", "Politiche" per la coerente individuazione e verifica di appropriatezza di obiettivi di prestazioni settoriali, "Indirizzi per le aree programma" in cui vengono definite le politiche d'area con riferimento agli obiettivi di: integrazione regionale ed interregionale e qualificazione dei sistemi insediativi; consolidamento dell'integrazione sub-regionale e locale; valorizzazione dell'identita' culturale e della qualita' ambientale; attivazione di forme di concertazione interregionale; 6.4. in particolare, per l'"Area programma di Ravenna" il PTR individua, all'interno di obiettivi di strutturazione socio-economica e di qualificazione ambientale, tra le politiche d'intervento di cui al punto "A. con riferimento ad obiettivi di integrazione regionale/interregionale e di qualificazione dei sistemi insediativi di rilievo strategico", il seguente elemento: "A.4) politiche di riqualificazione e riconversione del polo industriale di Ravenna anche in considerazione di esigenze di tutela ambientale con particolare riferimento a: (omissis) centrali di produzione energetica: sostituzione degli attuali impianti con una nuova centrale ENEL a metano (omissis)"; 6.5. il Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), approvato ai sensi dell'art. 15 della L.R. 5 settembre 1988, n. 36 ed in attuazione dell'art. 1 bis della Legge 8 agosto 1985, n. 431, con delibere del Consiglio regionale n. 1388 del 28 gennaio 1993 e n. 1551 del 14 luglio 1993, individua su tutto il territorio regionale 22 unita' di paesaggio, nonche' sistemi, zone ed elementi per i quali detta particolari norme di tutela e salvaguardia; 6.6. le unita' di paesaggio ed i sistemi costituiscono ambiti di riferimento per la pianificazione in quanto articolano il territorio regionale secondo aree omogenee aventi ciascuna caratteristiche proprie e distintive; gli effetti indotti dall'opera devono quindi essere rapportati al grado di trasformazione prevedibile rispetto agli elementi caratterizzanti ed alle "invarianti" di ciascun ambito, fermo restando che il livello di dette modificazioni non puo' produrre lo snaturamento dei caratteri dell'ambiente interessato; 6.7. l'area in esame non e' interessata dalla individuazione compiuta dal PTPR di sistemi, zone ed elementi per i quali lo stesso PTPR detta particolari norme di tutela e salvaguardia; 6.8. l'area in esame su cui insiste l'attuale centrale termoelettrica di Porto Corsini e su cui verra' realizzato il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale stessa, e' ricompresa all'interno del perimetro della Stazione Pineta di S. Vitale e Pialasse di Ravenna del Parco regionale del Delta del Po, istituito con L.R. 2 luglio 1988, n. 27; 6.9. le norme di salvaguardia, valide fino all'adozione del Piano territoriale della Stazione Pineta di S. Vitale e Pialasse di Ravenna del Parco del Delta del Po, prevedono (art. 12, L.R. 27/88) il divieto di qualunque attivita' che comporti trasformazione del territorio fatti salvi gli interventi di "restauro scientifico", "restauro e risanamento conservativo", "ristrutturazione edilizia", "manutenzione ordinaria" e "manutenzione straordinaria" di cui agli artt. 36, 42 e 43 della L.R. 7 dicembre 1978, n. 47, entro cui si ritiene possa rientrare il progetto in esame, fermo restando che la Giunta provinciale puo' concedere singole deroghe al divieto di cui sopra; 6.10. il Piano territoriale della Stazione Pineta di S. Vitale e Pialasse di Ravenna del Parco del Delta del Po e' stato adottato dal Consiglio comunale di Ravenna (a cio' delegato dalla L.R. 27/88) con delibera n. 23841 del 14 maggio 1991 e controdedotto con delibera n. 30526 del 14 luglio 1992 attualmente all'approvazione della Regione; tale Piano territoriale ha modificato la perimetrazione della Stazione Pineta di S. Vitale e Pialasse di Ravenna del Parco del Delta del Po, escludendo il territorio su cui insiste l'attuale centrale termoelettrica di Porto Corsini e su cui verra' realizzato il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale stessa; 6.11. il Piano infraregionale della Provincia di Ravenna, approvato con delibera della Giunta regionale n. 455 del 21 febbraio 1995, costituisce specificazione, approfondimento e attuazione del PTR e orienta l'attivita' delle Amministrazioni provinciale e comunali incentrandola sui seguenti obiettivi principali: risanamento dell'ambiente e riassetto del territorio per un nuovo sviluppo; realizzazione di un sistema di mobilita' che valorizzi le potenzialita' di cerniera della Romagna; sostegno e sviluppo dei settori produttivi e dell'occupazione; promozione della crescita culturale e dello sviluppo sociale; 6.12. nel quadro del primo obiettivo principale del Piano infraregionale della Provincia di Ravenna trova specifico rilievo, quali elementi essenziali di attuazione del Piano provinciale di risanamento atmosferico, la previsione delle seguenti azioni: a) riconversione della centrale termoelettrica di Porto Corsini e valutazione dei relativi impatti ambientali; b) ristrutturazione della rete ravennate di monitoraggio dell'aria attraverso il completamento ed il riposizionamento di centraline; 6.13. la variante generale del PRG del 1993, adottata con delibera del Consiglio comunale n. 52184/538 del 21 dicembre 1993 e controdedotta con delibera del Consiglio comunale n. 32498/311 del 28 luglio 1995 ed in regime di salvaguardia obbligatoria, ha assunto come temi strategici: innovazioni profonde nel sistema delle infrastrutture a livello comunale e di area vasta; sviluppo delle tematiche ambientali; 6.14. l'area in esame in tale PRG '93 e' individuata come "zona D8.1 - zona produttiva portuale soggetta ad intervento diretto" che e' normata dall'art. VII. 16 delle Norme di attuazione; tale articolo, in specifico, prevede che gli impianti esistenti relativi ad attivita' industriali attive possono essere modificati e/o ampliati in base agli indici e parametri di zona; 6.15. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini appare dunque non solo consentito dalle previsioni e coerente con le indicazioni degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, ma, in relazione alle previsioni di miglioramento della situazione ambientale in essi contenute, tali strumenti di pianificazione postulano e richiedono l'attuazione di questo progetto; 7. valutato dal punto di vista progettuale che: 7.1. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini (Ravenna) prevede l'installazione di 4 turbogas da 150 MW circa ciascuno per la trasformazione in ciclo combinato delle esistenti 2 sezioni da 156 MW circa ciascuna e la dismissione delle 2 sezioni da 70 MW ciascuna della centrale termoelettrica di Porto Corsini in comune di Ravenna; 7.2. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini (Ravenna), che prevede l'utilizzo di parte delle strutture e del macchinario esistente, in sintesi e' costituito da due copie di turbogas, alimentati a gas naturale (utilizzando il gasolio come combustibile di riserva, che, oltre a produrre energia elettrica, forniranno il calore per produrre vapore da inviare alle esistenti turbine delle predette sezioni da 156 MW circa; i fumi in uscita da ogni coppia di turbogas, ceduto il proprio calore nel generatore di vapore a recupero di calore (GVR), saranno poi immessi nell'atmosfera attraverso un camino di altezza pari a 90 m. per ogni turbogas, posto sulla sommita' di ogni GVR; 7.3. il raffreddamento acqua-vapore sara' in ciclo aperto e utilizzera' l'attuale sistema di raffreddamento opportunamente modificato; gli alternatori dei turbogas e delle turbine a vapore saranno collegati ai relativi trasformatori principali con uscite a 380 KV; tutta l'energia prodotta sara' inviata a una stazione elettrica 380/130 KV da realizzarsi all'interno dell'area della centrale, in sostituzione dell'attuale stazione collegata alla stazione di Ravenna Canala mediante un elettrodotto 380 KV lungo circa 12 Km; 7.4. dopo la trasformazione progettata la centrale termoelettrica sara' costituita da 2 sezioni di potenza elettrica netta unitaria di circa 470 MW ciascuna, per un totale di 950 MW e il rendimento complessivo aumentera' a circa il 50%; 7.5. si ritiene opportuno che il progetto esecutivo preveda che le specifiche di acquisizione del macchinario e dei componenti che possono essere sorgenti dal rumore per la realizzazione del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini siano tali da garantire una misura di livello medio globale inferiore al limite di 85 dB(A) indicato dal SIA; 7.6. e' necessario che il progetto esecutivo preveda che durante il primo anno di attivita' la caratterizzazione delle emissioni al camino mediante monitoraggio in continuo siano integrate da autocontrolli manuali da effettuarsi con cadenza almeno bimestrale; 7.7. e' inoltre necessario che il progetto esecutivo, dopo accurata analisi della situazione, preveda un'adeguata bonifica dei siti su cui erano localizzati gli impianti dismessi e demoliti; 8. valutato dal punto di vista ambientale che: 8.1. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini contribuisce a migliorare complessivamente l'impatto ambientale dell'esistente centrale termoelettrica per quanto concerne l'inquinamento atmosferico; infatti le nuove tecnologie disponibili unitamente all'utilizzo come combustibile del gas metano consentono, pur realizzando circa il raddoppio della potenza elettrica, di aumentare notevolmente il rendimento termico e di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera; 8.2. la riduzione di notevole rilievo delle emissioni inquinanti in atmosfera, che segnatamente per alcuni inquinanti - ossidi di zolfo e polveri - consentono di conseguire il loro pratico azzeramento, rappresentano un elemento fortemente positivo in una situazione territoriale che, per la concentrazione industriale esistente e per le attivita' trasportistiche, ha visto le problematiche dell'inquinamento atmosferico e della qualita' dell'aria assumere un rilievo primario; 8.3. sia necessario quindi esprimere parere favorevole alla realizzazione del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini, confermando quanto gia' espresso con la propria deliberazione n. 6426 del 20 dicembre 1994, contenente il parere regionale ai sensi dell'art. 17 del DPR 24 maggio 1988, n. 203 e confermando inoltre le condizioni, ivi gia' espresse, riportate di seguito: a) le emissioni gassose derivanti dalle sezioni 3 e 4 devono rispettare in tutte le condizioni di funzionamento per ogni camino i seguenti limiti riferiti a gas secco e ad un tenore volumetrico di ossigeno del 15%, a 0 C e 0,101 MPa: - portata 1.400.000 Nmc/h - NOx (espressi come NO2) 50 mg/mc - CO 100 mg/mc; b) in caso di interruzione della fornitura di gas metano l'impianto dovra' essere alimentato esclusivamente con gasolio per un periodo massimo di 500 ore/anno; in tal caso le emissioni dovranno rispettare, in tutte le condizioni di funzionamento, i seguenti limiti riferiti a gas secco e ad un tenore volumetrico di ossigeno del 15%, a 0 C e 0,101 MPa: - portata 1.400.000 Nmc/h - NOx (espressi come NO2) 50 mg/Nmc - CO 100 mg/Nmc - Polveri 20 mg/Nmc - SOx (espressi come SO2) 100 mg/Nmc; c) per quanto riguarda altri inquinanti presenti nelle emissioni dovranno esere rispettati i limiti indicati ai punti 5, 6, 7 e 8 dell'allegato 3 del DM 12 luglio 1990; d) le portate ed i limiti di emissione (NOx, CO, O2) indicati ai precedenti punti devono essere verificati con idonee apparecchiature di controllo "in continuo" collegate direttamente alla rete pubblica di monitoraggio gestita dalla sezione di Ravenna dell'ARPA dell'Emilia-Romagna; e) nel caso di funzionamento a gasolio non e' necessaria la rilevazione di parametri diversi da quelli indicati al punto precedente, ma dovra' comunque essere inviata comunicazione scritta alla sezione di Ravenna dell'ARPA dell'Emilia-Romagna dell'avvenuto cambio di combustibile unitamente ai necessari chiarimenti; 8.4. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini prevede alcuni leggeri miglioramenti di scarichi inquinanti nell'ambiente idrico e di quantita' di calore scaricato nei corpi idrici superficiali; 8.5. in ogni caso appare necessario che lo scarico di acque calde nel Canale Magni e di qui convogliate nella Pialassa Baiona, bacino a scarso ricambio idrico e soggetto a fenomeni eutrofici, derivanti dai processi di raffreddamento dell'impianto, avvenga in modo tale da migliorare l'attuale carico termico dello scarico; 8.6. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini e' localizzata all'interno di una vasta area, compresa tra Bologna, Ravenna e Cattolica, soggetta a importanti fenomeni di subsidenza; in questo ambito il territorio di Ravenna ha rappresentato uno dei punti di massima sofferenza, soprattutto negli anni passati, poiche' gli interventi di riduzione degli emungimenti di acque e fluidi dal sottosuolo ha negli ultimi anni consentito di ridurre il fenomeno di abbassamento del suolo; 8.7. appare quindi necessario che le quote delle diverse opere siano individuate e realizzate tenendo conto dei prevedibili effetti della subsidenza per tutto il periodo di prevedibile vita della centrale termoelettrica; 8.8. la riduzione, di notevole rilievo, delle emissioni inquinanti in atmosfera, come ricordato ai precedenti punti 8.1., 8.2. e 8.3., cosi' come il leggero miglioramento per gli scarichi nei corpi idrici, come ricordato al precedente punto 8.4., previsti con la realizzazione del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini, consentono di prevedere un miglioramento della qualita' ambientale per quanto riguarda vegetazione, flora e fauna e piu' in generale per gli ecosistemi; 8.9. la stessa riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e nei corpi idrici consentono un'analoga previsione per quanto concerne la salute pubblica; 8.10. nel SIA e' stato condotto un confronto tra il clima acustico derivante dal funzionamento dell'attuale centrale termoelettrica e quella prevista in seguito alla realizzazione del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini; dal confronto tra le due condizioni di funzionamento (attuale e futura) il SIA perviene ad affermare una diminuzione generalizzata dell'immissione sonora di 3-4 dBA circa dovuta essenzialmente al tipo del nuovo macchinario; 8.11. e' comunque necessario che il progetto esecutivo di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini sia redatto e realizzato in modo tale da garantire il rispetto, in ogni condizione di funzionamento, dei limiti zonali massimi di esposizione al rumore definiti dal DPCM 1 marzo 1991; tali limiti devono essere rispettati anche durante tutta la fase di cantiere; 8.12. in considerazione degli impatti da rumore prevedibili durante la fase di cantiere, e' necessario che sia in ogni caso realizzata l'indicazione contenuta nel SIA di evitare qualsiasi lavorazione durante il periodo notturno; 8.13. in considerazione del fatto che il progetto in questione ricomprende anche la realizzazione di un elettrodotto a 380 KV di collegamento tra la centrale termoelettrica e la stazione elettrica di Ravenna Canala in sostituzione dell'esistente elettrodotto a 220 KV e' necessario: a) che il tracciato del nuovo elettrodotto segua per quanto piu' e' possibile il tracciato dell'esistente elettrodotto a 220 KV e che quest'ultimo sia integralmente demolito al fine di minimizzare l'impatto paesaggistico in relazione alla vicinanza delle pregiate aree naturalistiche di valore internazionale ricomprese nel Parco regionale del Delta del Po, b) che il progetto esecutivo "Dettagli tipologie e modalita' costruttive dell'elettrodotto" in modo tale da minimizzare l'impatto paesaggistico in relazione alla vicinanza delle pregiate aree naturalistiche di valore internazionale ricomprese nel Parco regionale del Delta del Po e da minimizzare i valori di campo elettrico e magnetico; 8.14. il progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini, sia pure localizzato nel sito in cui e' oggi gia' esistente una centrale termoelettrica ed all'interno di un'area industriale in cui e' localizzato l'esistente e rilevante polo industriale di Ravenna, e' peraltro posto nelle immediate vicinanze delle aree pregiate dal punto di vista naturalistico e paesaggistico di assoluto rilievo internazionale ricomprese nel Parco regionale del Delta del Po; 8.15. e', dunque, necessario che il progetto esecutivo preveda tempi e modalita' per lo smantellamento degli impianti e macchinari dismessi nonche' per la demolizione degli edifici, ed in particolare dei camini, non piu' utilizzati al fine di minimizzare l'impatto paesaggistico dell'opera; 8.16. e', inoltre necessario che il progetto esecutivo preveda la realizzazione di una adeguata parziale schermatura con alberi e arbusti, autoctoni, in particolare sul fronte rivolto verso la Pialassa Baiona, che rappresenta una degli elementi di rilievo del Parco regionale del Delta del Po, ed a protezione dei centri abitati posti in prossimita' alla centrale, al fine di minimizzare l'impatto paesaggistico dell'opera e di contribuire ad abbattere i livelli di rumore verso i citati recettori che posseggono elevati livelli di sensibilita'; 8.17. e' necessario che il progetto esecutivo definisca tutte le misure di mitigazione degli impatti ambientali durante la fase di cantierizzazione; 8.18. in considerazione del fatto che nel SIA la questione e' scarsamente approfondita, e' necessario che in sede di progettazione esecutiva sia adeguatamente sviluppata l'analisi di eventuali anomalie, incidenti e malfunzionamenti, e la conseguente analisi dei rischi, anche ambientali, connessi e siano progettate le misure strutturali, gestionali e di pronto intervento atte a ridurre le loro probabilita' di accadimento e la loro severita'; 8.19. la rete di monitoraggio la cui realizzazione e' indicata nel SIA dovra' essere adeguatamente collegata per la trasmissione dati ai competenti organismi di controllo; 9. ritenuto che: 9.1. in base alle valutazioni espresse ai precedenti punti 5, 6, 7 e 8, sulle memorie scritte presentate cosi' come sintetizzate e raggruppate per argomento nell'Allegato A ed avendo a riferimento la numerazione ivi indicata, si debba esprimere il parere specificato (avendo altresi' a riferimento la numerazione dei precedenti punti 5, 6, 7 e 8) specificato nell'Allegato B che costituisce parte integrante della presente deliberazione; 10. visto: 10.1. la Legge 8 luglio 1986, n. 349; 10.2. il DPCM 10 agosto 1988, n. 377; 10.3. il DPCM 27 dicembre 1988; 10.4. l'Allegato IV del DPCM 27 dicembre 1988; 10.5. il DPR 24 maggio 1988, n. 203; 10.6. l'Accordo procedimentale del 26 giugno 1989 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 161 del 12 luglio 1989; dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale all'Ambiente, dott. Roberto Barilli, in merito alla legittimita' della presente deliberazione, ai sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della deliberazione della Giunta regionale n. 2541 del 4 luglio 1995; dato atto, altresi', del parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Promozione, Indirizzo e Controllo ambientale, dott. Brenno Pinotti, in merito alla regolarita' tecnica della presente deliberazione, ai sensi dell'art. 4, sesto comma, della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della deliberazione della Giunta regionale n. 2541 del 4 luglio 1995; tutto cio' premesso, dato atto, considerato, ricordato, valutato e ritenuto; su proposta dell'Assessore al Territorio, Programmazione e Ambiente; a voti unanimi e palesi, delibera: a) di esprimere, ai sensi dell'art. 6 della Legge 8 luglio 1986, n. 349, e dei conseguenti DPCM 10 agosto 1988, n. 377 e 27 dicembre 1988, ed in specifico, nel caso di specie, dell'Allegato IV del DPCM 27 dicembre 1988, in merito alla pronuncia di compatibilita' ambientale sul progetto relativo alla trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini (Ravenna), il parere che detto progetto sia ambientalmente compatibile a condizione che la sua realizzazione ottemperi alle seguenti prescrizioni: 1) siano rispettate le condizioni, gia' contenute nella propria precedente deliberazione n. 6426 del 20 dicembre 1994, e riportate alla successiva lettera b) del presente partito di deliberazione; 2) lo scarico di acque calde nel Canale Magni e di qui nella Pialassa Baiona, derivanti dai processi di raffreddamento dell'impianto, avvenga in modo tale da migliorare l'attuale carico termico dello scarico; 3) le quote delle diverse opere siano individuate e realizzate tenendo conto dei prevedibili effetti della subsidenza per tutto il periodo di prevedibile vita della centrale termoelettrica; 4) per quanto concerne la tematica del rumore sia garantito il rispetto, in ogni condizione di funzionamento e durante tutta la fase di cantiere, dei limiti zonali massimi di esposizione definiti dal DPCM 1 marzo 1991, nonche' durante la fase di cantiere sia evitata qualsiasi lavorazione durante il periodo notturno; 5) il tracciato del nuovo elettrodotto segua per quanto piu' e' possibile il tracciato dell'esistente elettrodotto a 220 KV e che quest'ultimo sia integralmente demolito ed il relativo progetto esecutivo "Dettagli tipologie e modalita' costruttive" in grado di minimizzare l'impatto paesaggistico ed i valori di campo elettrico e magnetico; 6) il progetto esecutivo deve prevedere tempi e modalita' per lo smantellamento degli impianti e macchinari dismessi nonche' per la demolizione degli edifici, ed in particolare dei camini, non piu' utilizzati; 7) realizzazione di una adeguata parziale schermatura con alberi e arbusti, autoctoni, in particolare sul fronte rivolto verso la Pialassa Baiona ed a protezione dei centri abitati posti in prossimita' alla centrale; 8) il progetto esecutivo deve definire tutte le misure di mitigazione degli impatti ambientali durante la fase di cantierizzazione; 9) in sede di progettazione esecutiva sia adeguatamente sviluppata l'analisi di eventuali anomalie, incidenti e malfunzionamenti, e la conseguente analisi dei rischi, anche ambientali, connessi e progettate le misure strutturali, gestionali e di pronto intervento atte a ridurre le loro probabilita' di accadimento e la loro severita'; 10) e' necessario, dopo accurata analisi della situazione, realizzare una adeguata bonifica dei siti su cui erano localizzati gli impianti dismessi e demoliti; 11) siano realizzate tutte le opere e gli interventi di minimizzazione e mitigazione degli impatti ambientali indicati nel SIA; 12) durante il primo anno di attivita' la caratterizzazione delle emissioni al camino mediante monitoraggio in continuo dovranno essere integrate da autocontrolli manuali da effettuarsi con cadenza almeno bimestrale; 13) la rete di monitoraggio la cui realizzazione e' indicata nel SIA dovra' essere adeguatamente collegata per la trasmissione dati ai competenti organismi di controllo; b) di confermare integralmente il parere favorevole di questa Regione per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini (Ravenna), ai sensi e per gli effetti dell'art. 17 del DPR 24 maggio 1988, n. 203, contenuto nella propria deliberazione n. 6426 del 20 dicembre 1994, ed in particolare le prescrizioni in essa contenute, che di seguito si riportano: 1) le emissioni gassose derivanti dalle sezioni 3 e 4 devono rispettare in tutte le condizioni di funzionamento per ogni camino i seguenti limiti riferiti a gas secco e ad un tenore volumetrico di ossigeno del 15%, a 0 C e 0,101 MPa: - portata 1.400.000 Nmc/h - NOx (espressi come NO2) 50 mg/mc - CO 100 mg/mc; 2) in caso di interruzione della fornitura di gas metano l'impianto dovra' essere alimentato esclusivamente con gasolio per un periodo massimo di 500 ore/anno; in tal caso le emissioni dovranno rispettare, in tutte le condizioni di funzionamento i seguenti limiti riferiti a gas secco e ad un tenore volumetrico di ossigeno del 15%, a 0 C e 0,101 MPa: - portata 1.400.000 Nmc/h - NOx (espressi come NO2) 50 mg/Nmc - CO 100 mg/Nmc - Polveri 20 mg/Nmc - SOx (espressi come SO2) 100 mg/Nmc; 3) per quanto riguarda altri inquinanti presenti nelle emissioni dovranno essere rispettati i limiti indicati ai punti 5, 6, 7 e 8 dell'Allegato 3 del DM 12 luglio 1990; 4) le portate ed i limiti di emissione (NOx, CO, O2) indicati ai precedenti punti devono essere verificati con idonee apparecchiature di controllo "in continuo" collegate direttamente alla rete pubblica di monitoraggio gestita dalla sezione di Ravenna dell'ARPA dell'Emilia-Romagna; 5) nel caso di funzionamento a gasolio non e' necessaria la rilevazione di parametri diversi da quelli indicati al punto precedente, ma dovra' comunque essere inviata comunicazione scritta alla sezione di Ravenna dell'ARPA dell'Emilia-Romagna dell'avvenuto cambio di combustibile unitamente ai necessari chiarimenti; 6) l'inizio dei lavori di adeguamento della centrale termoelettrica di Porto Corsini dovra' avvenire entro il 31 luglio 1997; in caso di ritardato avvio dei lavori sara' necessario prevedere interventi di adeguamento dei gruppi esistenti, da concordarsi in via preventiva con gli Enti locali; 7) la documentazione tecnica relativa alle materie non ricomprese nell'accordo procedimentale dovra' essere trasmessa agli Enti locali interessati prima dell'inizio dei lavori al fine di poter esercitare i controlli di competenza anche su questa; c) di inviare il presente parere: al Ministro dell'Ambiente ed al Ministro per i Beni culturali ed ambientali, ai sensi dell'art. 6 della Legge 8 luglio 1986, n. 349, e dei conseguenti DPCM 10 agosto 1988, n. 377 e 27 dicembre 1988, ed in specifico, nel caso di specie, dell'Allegato IV del DPCM 27 dicembre 1988, al fine di concorrere alla definizione della pronuncia di compatibilita' ambientale sul progetto in oggetto; al Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, al Ministero dell'Ambiente ed al Ministero della Sanita', ai sensi e per gli effetti dell'art. 17 del DPR 24 maggio 1988, n. 203, al fine di concorrere all'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio del progetto di trasformazione in ciclo combinato della centrale termoelettrica di Porto Corsini (Ravenna); d) di stabilire che la presente deliberazione sara' pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna. ALLEGATO A SINTESI DELLE MEMORIE SCRITTE PRESENTATE SUL SIA DEL PROGETTO DI TRASFORMAZIONE IN CICLO COMBINATO DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI PORTO CORSINI - RAVENNA A. Osservazioni di carattere generale A.1. Si esprime nel complesso parere positivo alla proposta di trasformazione a metano della centrale ENEL di Porto Corsini; e' importante e positiva in quanto si azzerano le emissioni di anidride solforosa e di polveri migliorando notevolmente l'impatto ambientale e se ne richiede la sua rapida attuazione (Mem. 1, 2, 3, 4, 5, 6); cio' e' in particolare positivo per il territorio del Parco del Delta del Po (Mem. 1). A.2. La ridefinizione della convenzione ENEL-Comune puo' rappresentare una grande opportunita' per lo sviluppo di un tessuto di piccole-medie imprese locali (Mem. 5). A.3. Si auspica che la nuova convenzione ENEL-Comune possa contenere quei principi atti a valorizzare, salvaguardare e stimolare il tessuto della piccola-media impresa locale (Mem. 5). B. Osservazioni al quadro di riferimento programmatico Non sono state presentate osservazioni al quadro di riferimento programmatico. C. Osservazioni al quadro di riferimento progettuale C.1. Si sottolinea l'opportunita' di ricomprendere nel progetto la previsione del teleriscaldamento (Mem. 4, 5). C.2. Si chiede che vengano previsti interventi strutturali e/o di manutenzione straordinaria sulla Via Baiona, gia' in una situazione problematica, ed interessata da un aumento di traffico nel periodo di attivita' del cantiere (Mem. 4, 5); nonche' un completamento e rimodernamento della viabilita' (Mem. 5). D. Osservazioni al quadro di riferimento ambientale D.1. Si richiede che il progetto preveda la realizzazione di una adeguata schermatura di verde con piante ad alto fusto e a rapido accrescimento (Mem. 1, 2, 3, 6); in particolare sul fronte rivolto alla Pialassa Baiona (Mem. 1, 2) nonche' sul fronte rivolto ai centri abitati (Mem. 2). D.2. Si chiede che le parti dismesse del vecchio impianto vengano rapidamente demolite o smontate per migliorare l'impatto paesaggistico (Mem. 1, 2, 4). D.3. Si chiede che per l'elettrodotto collegato alla centrale vengano adottate tutte le misure per mitigare l'impatto ambientale (Mem. 1, 2, 3, 4); ad esempio: tipologia, colore, numero dei piloni, schermature di verde, etc. (Mem. 1, 4); si chiede in particolare che l'elettrodotto sia interrato almeno nelle aree in <%-3>cui sarebbe piu' stridente l'impatto con il territorio (Mem. 2, 3, 4). D.4. Si propone la possibilita' di superare lo scarico di acque calde di raffredamento nella Pialassa Baiona poiche' l'immissione di acque calde in zone a scarso ricambio idrico favorisce i processi eutrofici (Mem. 1, 2, 3, 4, 6). D.5. Si chiede che in ogni caso lo scarico di acque calde di raffredamento nella Pialassa Baiona debbano migliorare la situazione attuale per quanto concerne quantita' e temperature (Mem. 1, 2). D.6. Si chiede di esaminare la possibilita' di ridurre ulteriormente anche le emissioni di ossidi di azoto previste dal progetto (Mem. 1, 2, 3, 4, 6); cio' (considerando l'andamento dei venti) avrebbe effetti molto positivi su vaste aree naturalistiche del Parco del Delta del Po (Mem. 1, 6). D.7. Si chiede la effettiva riduzione dell'inquinamento acustico prodotto dalla nuova centrale (Mem. 2, 4); in particolare si chiede di utilizzare macchinari e apparecchiature che tengano conto dell'inquinamento acustico sia durante il normale funzionamento sia durante i momenti di cambio di marcia (Mem. 4). D.8. Si richiede l'abbattimento in tempi brevi dei camini esistenti e la ricerca di soluzioni per la riduzione dell'impatto visivo dei camini di progetto (Mem. 3). D.9. Si chiede di rivedere l'ipotesi di rifornire il gasolio per il funzionamento di emergenza tramite autocisterne, in quanto interesserebbe una viabilita' gia' in situazione critica, e si propone in alternativa di continuare ad utilizzare bettoline, oppure oleodotti, oppure ferrovia (Mem. 4). ALLEGATO B PARERE SULLE MEMORIE SCRITTE PRESENTATE SUL SIA DEL PROGETTO DI TRASFORMAZIONE IN CICLO COMBINATO DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI PORTO CORSINI - RAVENNA A. Osservazioni di carattere generale A.1. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 5.2. A.2. L'osservazione, per quanto condivisibile su un differente piano di valutazione, non e' accoglibile in questa sede in quanto non pertinente. A.3. L'osservazione, per quanto condivisibile su un differente piano di valutazione, non e' accoglibile in questa sede in quanto non pertinente. B. Osservazioni al quadro di riferimento programmatico Non sono state presentate osservazioni al quadro di riferimento programmatico. C. Osservazioni al quadro di riferimento progettuale C.1. L'osservazione non e' accoglibile in questa sede in quanto non pertinente. C.2. L'osservazione e' stata parzialmente accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.17. D. Osservazioni al quadro di riferimento ambientale D.1. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.16. D.2. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.15. D.3. L'osservazione e' stata parzialmente accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.13. D.4. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.5. D.5. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.5. D.6. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.3. D.7. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.11. D.8. L'osservazione e' stata accolta nelle valutazioni di cui al punto 8.15. D.9. L'osservazione non e' accoglibile in quanto l'aspetto sollevato, per l'esiguita' degli effetti attesi sull'ambiente, e' di ridotto impatto ambientale.