leggi e sentenze
 

 

Provincia di Pesaro

Disposizioni applicative sulle terre e rocce di scavo

TERRE E ROCCE DI SCAVO

L'art. 1 della legge 443/2001, così come modificata dalla Comunitaria 2003, prevede per le terre e le rocce di scavo quanto segue:
17. Il comma 3, lettera b), dell'articolo 7 ed il comma 1, lettera f-bis) dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997, si interpretano nel senso che le terre e rocce da scavo, anche di gallerie, non costituiscono rifiuti e sono, perciò, escluse dall'àmbito di applicazione del medesimo decreto legislativo solo nel caso in cui, anche quando contaminate, durante il ciclo produttivo, da sostanze inquinanti derivanti dalle attività di escavazione, perforazione e costruzione, siano utilizzate, senza trasformazioni preliminari, secondo le modalità previste nel progetto sottoposto a VIA ovvero, qualora non sottoposto a VIA, secondo le modalità previste nel progetto approvato dall'autorità amministrativa competente previo parere dell'ARPA sempreché la composizione media dell'intera massa non presenti una concentrazione di inquinanti superiore ai limiti massimi previsti dalle norme vigenti.
Si evince dunque che, per l'esclusione delle terre di scavo dal regime giuridico dei rifiuti è fondamentale il parere dell'ARPAM.
L'Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino ha preso contatto con l'ente suddetto, al fine di rendere più agevole il lavoro delle imprese che utilizzano tali materiali, chiedendo di trasmettere le modalità per il rilascio del parere previsto dalla legge allo scopo di renderlo pubblico sul sito internet della Provincia stessa.
Si riportano di seguito al presente avviso le modalità per richiedere il parere all'Arpam ed il Fac-simile della domanda da presentare.

MODALITÀ PER LA RICHIESTA DEL PARERE DELL'ARPAM AI FINI DELL'ESCLUSIONE DELLE TERRE DI SCAVO DAL REGIME DEI RIFIUTI
Ai sensi delle modifiche apportate dalla legge 31 ottobre 2003 n. 306 (comunitaria), ai commi 17, 18 e 19 dell'art. 1 della legge 443/2001 c.d. legge Lunardi.
a) Scavi con volume inferiore a 3000 mc e che non rientrano nei casi particolari elencati al successivo punto b.
Al fine di ottenere il necessario parere dell'ARPAM, la ditta dovrà produrre la seguente documentazione:
1- Copia della concessione edilizia (o altra autorizzazione amministrativa) del sito ove avviene lo scavo;
2- Copia della concessione edilizia (o altra autorizzazione amministrativa) del sito ove viene collocato il materiale scavato;
3- Domanda in carta semplice redatta secondo lo schema di seguito riportato nel fac-simile.
Entro 10 giorni dalla produzione di detta documentazione ARPAM si impegna a fornire il parere di cui alla norma precedentemente citata. Successivamente alla redazione del parere verrà emessa fattura per un importo di 130   + IVA 20%.
b) Scavi con volume superiore a 3000 m3 oppure per casi particolari come ad esempio siti ex-471/99 ma bonificati in modo definitivo, siti 334/99, siti 185/89, scavi da impianti autorizzati ai sensi degli artt. 27,28,29,31 e 33 del D.Lgs 22/97, scavi provenienti dalla prossimità di strutture viarie di grande comunicazione o vicine a insediamenti che possano influenzare le caratteristiche del sito mediante ricadute delle emissioni in atmosfera o quando i materiali sono destinati a differenti cicli di produzione industriale.
Per scavi con volume superiore a 3000 mc, o per i casi particolari elencati nel titolo saranno prodotti dal soggetto proponente i soli documenti di cui ai precedenti punti 1 e 2.
Il punto 3 sarà sostituito da una domanda in carta semplice di esenzione dei materiali di scavo dal regime dei rifiuti corredata degli esiti di un'indagine ambientale.
In particolare è richiesta un'indagine ambientale se:
1) Nell'area sono presenti di serbatoi interrati che contengano o abbiano contenuto idrocarburi o sostanze etichettate ai sensi della Direttiva 67/548/CE;
2) L'area è o è stata interessata da attività che rientrano fra quelle definite dal DM 185/89;
3) L'area è sede di impianti assoggettati al D.Lgs 334/99;
4) L'area è sede di impianti soggetti ad autorizzazione ai sensi degli artt. 27,28,29,31 e 33 del D.Lgs n.22/97
5) L'area è stata oggetto di bonifica (DM 471/99 o normativa previgente);
6) L'area è sita in prossimità di strutture viarie di grande comunicazione o vicina a insediamenti che possano influenzare le caratteristiche del sito mediante ricadute delle emissioni in atmosfera.

L'indagine ambientale dovrà essere condotta utilizzando i criteri stabiliti dal DM 471/99; ovviamente l'esenzione dal regime dei rifiuti sarà possibile solo nel caso in cui non si evidenzi alcun superamento dei valori limite di cui al DM 471/99 all. 1 tab.1. Qualora l'esito dell'indagine evidenzi il superamento dei limiti di cui al DM 471/99 all. 1 tab.1, si dovranno avviare le procedure di bonifica previste dal DM 471/99 per l'intero sito da cui i materiali sono stati scavati e tali materiali saranno da considerarsi rifiuti ai sensi di quanto disposto dal D.Lgs n.22/97.
ARPAM esprimerà parere nell'arco di 30 giorni dal ricevimento della richiesta e si riserva di effettuare indagini e controlli i cui costi, forfetariamente e indicativamente determinati in 500   + IVA 20%, saranno a carico della parte richiedente.
FAC-SIMILE DI DOMANDA

Ditta…………..
All'ARPAM
Dip. Prov.le di ANCONA/PESARO
MACERATA/ ASCOLI PICENO
Servizio Rifiuti-Suolo
Indirizzo…………..

Oggetto: Richiesta di parere per l'esclusione delle terre di scavo dal regime dei rifiuti, ai sensi delle modifiche apportate dalla legge 31 ottobre 2003 n. 306 ai commi 17,18 e 19 dell'art. 1 della legge 443/2001 Il sottoscritto …………………………….. …………….…………………… nato a …………………..……….( ..) il ……../…….../……….…. residente a ……………………(..) Via ……………….………… n° ….… Tel. ……………… e-mail ………….……………………..
richiede il parere
ai sensi delle norme indicate all'oggetto
per utilizzare la quantità di ___________ (indicare i m3) di terre di scavo nel sito di cui al permesso di costruire( o altra autorizzazione amministrativa) n. …. del ….., rilasciato da ……………….
Tali terre sono prelevate dal sito di cui al permesso di costruire (o altra autorizzazione amministrativa) n. …. del ….., rilasciato da ……………….
Dichiara inoltre che l'utilizzo delle terre di scavo avverrà nel periodo dal …..….. al…….……
Allega i seguenti documenti:
a) Permesso di costruire relativo al sito di destinazione delle terre di scavo;
b) Permesso di costruire relativo al sito di origine delle terre di scavo;
Consapevole che in caso di dichiarazioni mendaci o di false attestazioni non è ammesso l'uso delle terre di cui alla richiesta ed il dichiarante è punito con la sanzione prevista dall'art. 483 del codice penale salvo che il fatto non costituisca più grave reato, attesta che:
- il sito di ricevimento è classificato ai sensi delle vigenti leggi urbanistiche come:
area a verde pubblico, privato, residenziale, agricola
area commerciale o industriale
- I materiali provengono da aree classificate come:
area a verde pubblico, privato, residenziale, agricola
area commerciale o industriale.
- L'area di provenienza non è un sito inquinato, così come definito all'art.2 del DM 471/99
- Nell'area di provenienza non sono presenti cisterne o serbatoi interrati dismessi o in uso che contengano o abbiano contenuto le sostanze di cui alla Direttiva 67/548/CEE
- L'area di provenienza non è o non è stata interessata da attività che rientrano nel DM n.185 del 16/05/89 o dal DM 471/99
- L'area di provenienza non è o non è stata interessata da attività che rientrano nel DLgs n.334/99
- L'area di provenienza non è o non è stata interessata da attività che riguardano il recupero e/o lo smaltimento dei rifiuti ai sensi degli artt. 27,28,29, 31 e 33 del D.Lgs n.22/97
- L'area di scavo è sita a distanza superiore a 100 m dal bordo stradale di strutture viarie di grande traffico e non si trova in prossimità di insediamenti che possono influenzare le caratteristiche del sito mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera;
- Il materiale non subirà trasformazioni.
Luogo e Data..................... Firma ………………………

Agg. Pesaro, 25.10.2004
Per informazioni contattare il
Responsabile del Procedimento Bruno Amadio
Tel. 0721 359750 Fax. 0721 33781

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