Domande di autorizzazione | Limiti e prescrizioni | Esclusioni |
Semplificazioni | Autorizzazioni generali |
Il DPR 24 maggio 1988, n. 203, secondo quanto specificato ai punti 1), 2), 3), 4) del DPCM 21 luglio 1989, si applica agli stabilimenti od altri impianti fissi adibiti ad usi industriali o di pubblica utilità che provocano inquinamento, compresi gli impianti di imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443.
Ai fini dell applicazione della legge si ricorda che uno stabilimento può essere costituito da più impianti.
Limpianto, ai sensi della direttiva 99/13/CE, è un'unità tecnica permanente in cui sono svolte una o piu attivita che siano tecnicamente connesse con le attività svolte nel sito suddetto e possano influire sulle emissioni.
Le linee produttive possono comprendere a loro volta più punti di emissione derivanti da una o più apparecchiature.
Qualora il progetto preveda un intervento di carattere strutturale e quindi sottoposto alla materia edilizia la domanda di autorizzazione deve essere allegata all'istanza per il rilascio di concessione. Le domande di autorizzazione presentate ai sensi degli artt. 6 e 15 del DPR 24 maggio 1988 n. 203, devono riportare i punti di emissione nuovi o modificati, oggetto di autorizzazione. Tali domande sono comunque accompagnate dal quadro riassuntivo di tutte le altre emissioni dello stabilimento. La trasmissione dell'originale è in Provincia, Servizio Tutela Ambiente, Corso garibaldi 59, Reggio Emilia. Le altre copie andranno invece trasmesse al Sindaco e alla sede distrettuale di ARPA territorialmente competenti.
Quando in uno stabilimento è presente un numero molto elevato di punti di emissione o produzioni non collegate tra loro, possono essere presentate più domande di autorizzazione, in relazione ai gruppi di emissione corrispondenti alle diverse produzioni.
Non sono soggette ad autorizzazione preventiva le modifiche allimpianto che non comportino variazioni qualitative delle emissioni inquinanti ovvero variazione del flusso complessivo di massa o delle singole emissioni dellimpianto non superiori al 10% per il periodo di validità dellautorizzazione, anche ai sensi deilart. 2 punto 4 della direttiva 99/13/CE dellli marzo 1999.
Qualsiasi modifica è comunque da considerarsi modifica sostanziale, e come tale soggetta ad autorizzazione preventiva, in presenza di sostanze cancerogene e/o teratogene e/o mutagene e di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, ai sensi dellart. 4.3 del DPR 25 luglio 1991.
La domanda deve essere redatta conformemente al modello previsto ed accompagnata dalla scheda informativa generale per linquinamento atmosferico.
Limprenditore o il professionista che ha ricevuto lincarico deve verificare se il progetto di intervento che si ha intenzione di realizzare possa o meno comportare lapplicazione della normativa vigente in materia di emissioni in atmosfera. E necessario quindi distinguere se si tratti di impresa già esistente o se il progetto invece riguardi la costruzione di uno stabilimento ex-novo.
Impresa esistente | In questo caso
lattività svolta allinterno dello
stabilimento potrebbe essere già in possesso di una
autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Sia nella
autorizzazione che nella documentazione presentata per il
suo ottenimento sono elencate le emissioni presenti (E1,
E2, E3) ecc.. Nel quadro riassuntivo delle emissioni sono
rappresentate tutte le caratteristiche più salienti, in
particolare portata (espressa in mc/ora) e concentrazione
degli inquinanti (espressa in mg/Nmc). Tenendo conto di quanto già detto in premessa, una nuova domanda di autorizzazione dovrà essere presentata:
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Nuova impresa | La domanda di
autorizzazione dovrà essere presentata se sono previste
lavorazioni in grado di emettere sostanze inquinanti allo
stato areodisperso e quindi se si rende necessaria
linstallazione di adeguati impianti di aspirazione
con relative emissioni. Per decidere se, quando e come installare un impianto di aspirazione ci si dovrà necessariamente basare sulla valutazione del rischio a cui saranno esposti i lavoratori. In via principale lesposizione deve comunque essere evitata. Parametri di riferimento per lesposizione sono i valori limite soglia TLW-TWA indicati dallACGIH (American Conference Of Governmental Industrial Hygienists). Sono utili parametri di consultazione anche gli standard per comparto produttivo predisposti dai Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro delle ASL. |
Trasferimenti in altra località | Un caso particolare riguarda il trasferimento delle attività e quindi degli impianti in un'altra località. Spesso, con il trasferimento, si interviene apportando modifiche agli impianti: le domande per trasferimento verranno presentate in base ad entrambi i comma dellart.15, A e B. La domanda andrà presentata anche se il fabbricato che si andrà ad occupare è già esistente e non sono necessari interventi di carattere strutturale. |
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A seconda delle lavorazione e dei particolari tipi di impianti per listruttoria e il rilascio delle autorizzazioni ai nuovi impianti, modifiche o trasferimenti, si applicano i criteri emanati dal CRIA della Regione Emilia-Romagna individuati dal Direttore Generale allAmbiente con proprio atto n. 4606 del 4 giugno 1999 come elaborati dal CRIAER con i pareri nn. 2502 del 17 settembre 1990, 2811 dei 11 febbraio 1991, 2847 del 20 maggio 1991, 3642 del 16 aprile 1992 e 3726 del 6 luglio 1992. Copia di tutti i criteri CRIAER può essere richiesta al Servizio Tutela Ambiente della Provincia di Reggio Emilia, Corso Garibaldi 59.
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Sono esclusi dal campo di applicazione gli impianti destinati alla difesa nazionale, gli impianti termici non inseriti in un ciclo di produzione industriale ivi compresi gli impianti inseriti in complessi industriali, ma destinati esclusivamente a riscaldamento dei locali, nonché gli impianti di climatizzazione, gli impianti termici destinati al riscaldamento di ambienti, al riscaldamento di acqua per utenze civili a sterilizzazione e disinfezioni mediche, a lavaggio di biancheria e simili, all'uso di cucine, mense, forni da pane ed altri pubblici esercizi destinati ad attività di ristorazione.
Sono esclusi altresì gli impianti di distribuzione di carburante per autotrazione, nonché gli impianti di produzione di energia elettrica tramite sistemi eolici, fotovoltaici e solari, i depositi di oli minerali e gas liquefatti, ai sensi del DPR 25 luglio 1991.
Non sono soggetti alla procedura autorizzatoria gli impianti di emergenza e di sicurezza, nonché i laboratori di analisi e ricerca e gli impianti pilota per prove, ricerche, sperimentazioni, individuazioni di prototipi.
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Le attività esistenti e nuove ad inquinamento atmosferico poco significativo, di cui allart. 2 del DPR 25 luglio 1991, non sono soggette ad autorizzazione ai sensi del DPR 24 maggio 1988, n. 203.
ALLEGATO I AL DPR 25.07.1991
ELENCO DELLE ATTIVITA AD INQUINAMENTO ATMOSFERICO POCO SIGNIFICATIVO
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Sono soggette ad autorizzazione generale le domanda relative ad attività a ridotto inquinamento atmosferico di cui al art. 4 del DPR 25 luglio 1991, che attestano, secondo lo schema dellallegato B, la quantità delle materie prime ed ausiliarie impiegate nel ciclo produttivo, nel rispetto di quanto previsto allallegato 2 al citato DPR.
Le quantità massime di materie prime ed ausiliarie indicate nellallegato 2 al DPR 25 luglio 1991 sono da intendersi come quelle complessivamente utilizzate nellimpianto così come definito al comma 1. Al fine della verifica, le suddette aziende sono tenute alla redazione di un registro, dalle pagine numerate e bollate dallARPA, su cui annotare i consumi delle medesime, da tenere a disposizione della suddetta Agenzia Regionale e degli altri organi di controllo.
Tali domande si intendono autorizzate con la ricezione da parte dello sportello unico.
Lautorizzazione in via generale non si applica quando tra le materie prime ed ausiliarie figurano sostanze cancerogene e/o teratogene e/o mutagene e le sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, ai sensi dellart. 4.3 del DPR 25 luglio 1991
ALLEGATO II AL DPR 25.07.1991
ELENCO DELLE ATTIVITA A RIDOTTO INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Descrizione attività
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