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Cultura ed etica Hacker

Per chi si fosse solo recentemente avvicinato alla cultura dell' hacking, esporrò brevemente un concetto introduttivo essenziale.

Sicuramente il termine hacker si sente di frequente, giornali, riviste, televisione, cinema. Di frequente, anzi, quasi sempre purtroppo, l'uso del termine è errato, e il significato stravolto. Hacker non è il "pirata informatico" che compie intrusioni in sistemi altrui, non esegue defacing di siti, non effettua attacchi denial of service, insomma, non compie azioni illegali. I mass media, forse per ignoranza, forse per ambizione senza scrupolo di avere successo, rendono la figura dell' hacker un misto fra criminale, pirata, addirittura terrorista. In realtà, l'hacker è una delle figure più positive e costruttive che una società possa avere. E' un genio dell' informatica, un meticoloso osservatore e perfezionatore di tecniche di programmazione e strutture di sicurezza, un curioso irrefrenabile, il cui solo scopo è ampliare le sue conoscenze e migliorarsi sempre di più.

L' etica hacker è molto profonda, basata su principi validi e degni di rispetto, non di infangature. Innanzitutto, la libera circolazione e diffusione delle informazioni, diffondere la conoscenza, soprattutto per istruire chi ne sa di meno. In secondo luogo la moralità delle proprie azioni, sempre nel rispetto delle norme legislative vigenti, ma il freno non deve essere solo l' illegalità (se così fosse nelle isole Filippine, dove non esistono leggi che riguardano crimini informatici, un utente sarebbe autorizzato a compiere azioni di pirateria), il freno deve essere la profonda moralità, e la consapevolezza che gli strumenti digitali sono legati all' Information Technology. Un altro punto cardine dell' etica hacker è la libertà di Internet. La rete fu creata per la libera e gratuita condivisione di materiali e informazioni, ma, come si può notare navigando oggigiorno, questa libertà è stata monopolizzata dalle grandi multinazionali, Microsoft e Bill Gates in primo luogo. Lo stesso discorso vale per la creazione di software, ma per la trattazione dell' argomento vi rimando ai link sottostanti. Stabilite queste norme morali, è possibile delineare la figura di un Hacker, che giudica gli altri solo ed esclusivamente in base al proprio operato, che si mette a disposizione degli altri senza chiedere in cambio un risarcimento, che impara tecniche di difesa con propri mezzi, che ha la maturità di accettare consigli e di non reputarsi mai al di sopra degli altri. Non a caso, più una persona si avvicina all' hacking, più si reputerà non degno del termine.

 

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