IL NOSTRO AMICO CAVALLO!

 PARTI DEL CORPO ANDATURE  GROOMING ALIMENTAZIONE RAZZE PRINCIPALI

 

 

....Le Razze Principali...

Purosangue arabo Purosangue inglese Appaloosa Quarter Horse Andaluso Hannover Paint Horse

Holstein 

Lipizzano Frisone Camargue Olandese Berbero  Tanti tipi di Pony

 

 

 

 

 

IL PUROSANGUE ARABO

 


MANTELLO:
Grigio, baio, sauro, morello, baio e roano, quest' ultimo é più raro.

STANDARD DI RAZZA: L' aspetto dell' Arabo è unico fra le razze equine. Il tratto più distintivo, a parte la sagoma, è la bella e piccola testa, "asciutta", con le venature ben visibili. Il profilo è notevolmente concavo (camuso); la fronte è convessa e forma uno scudo detto jibbah. Il muso è talmente piccolo da poter entrare in una mano piegata, mentre le narici cono amplissime e possono dilatarsi notevolmente. Gli occhi sono grandi, espressivi e luminosi; un noto esperto scrisse che nell' insieme il mantello dev 'essere molto scuro, la giumenta piena di sentimento e lo stallone agilissimo, con una grande dignità che trabocca sfida. Le orecchie sono corte e mobili, ricurve internamente. L' interno della bocca è decisamente arrotondato. Un altro tratto distintivo è il mitbah ovvero il punto in cui la testa si unisce al collo. Più quest' arco è arrotondato, più facilmente la testa si muove in tutte le direzioni. Gli Arabi hanno 17 costole, 5 vertebre lombari e 16 caudali, mentre gli altri cavalli ne hanno rispettivamente 18,6,18. A questa conformazione ossea si deve la forma tipica della schiena e dei quarti e il portamento alto della coda. Gli Arabi hanno un movimento fluttuante, come se procedessero su molle invisibili. Possono raggiungere i 152 cm ma l' altezza è in genere 150 cm. Nonostante l' altezza è considerato cavallo e non pony.

STORIA:  L' origine risale, secondo l' emiro Abd - El - Kader,  a Dio: << Quando Dio decise di creare il cavallo, disse al Vento del Sud: " voglio farti diventare una Creatura. Condensati" e il Vento si condensò. L' arcangelo Gabriele apparve immediatamente, prese una manciata di quella materia e la presentò a Dio, che fece un baio oscuro dicendo: "ti chiamerò cavallo; ti farò arabo e ti darò il colore della formica; ho appeso la felicità sul ciuffo che ti ricade sugli occhi. Sarai il Signore degli animali, gli uomini ti seguiranno ovunque andrai; sarai abile nell' inseguimento e nella fuga; sulla tua schiena ci saranno ricchezze e per tua mediazione arriverà la fortuna". Poi Egli mise sul cavallo il segno della gloria e della felicità: un segno bianco in mezzo alla fronte.>>

ATTITUDINI: Il purosangue arabo è senza dubbio il più poliedrico fra i cavalli. Può essere impiegato per corse, salto ad ostacoli, monta western e inglese, ma il massimo lo esprime nell' endurance dove non teme confronti con nessun' altra razza.

 

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IL PUROSANGUE INGLESE

MANTELLO: Quasi tutti i colori interi: baio, sauro, più raramente morello e grigio, eccezionalmente roano.
La pelle é finissima ricoperta da crini corti e lucidi;frequenti marcature.

ALTEZZA: 147-178 cm ma la media é intorno ai 163 cm

STANDARD DI RAZZA: Le spalle sono lunghe e ben inclinate con garresi prominenti, questa combinazione consente un passo lungo, basso e redditizio. La testa elegante e senza traccia di carnosità nella ganascia si fonde in un lungo collo graziosamente arcuato che si unisce simmetricamente con le spalle, il corpo é tipicamente lungo nelle sue proporzioni e i quarti e i lombi devono essere robusti per conferire potenza al galoppo. Gli arti anteriori sono sottili, con avambracci lunghi e muscolosi, giunture larghe e piatte, inoltre la circonferenza dello stinco é difficilmente inferiore a 20 cm.
Le zampe posteriori sono lunghe e aggraziate, con le giunture dei garretti molto ben formate per dare la massima pinta propulsiva.

STORIA Lo sviluppo del Purosangue Inglese è tradizionalmente attribuito all' importazione di tre stalloni orientali: Byerley Turk, Darley Arabian e Godolphin Arabian, arrivati in Inghilterra all' inizio del XVIII secolo e considerati miglioratori di razza. L' attribuzione è fondamentalmente esatta, ma non tiene conto dell' esistenza in Inghilterra di un antico ceppo base di cavalli da corsa, appartenenti soprattutto alle scuderie reali: le famose 50 fattrici reali (velocissime, selezionate sui 400 m e dette Hobby). Queste, incrociate con gli stalloni importati, diedero vita ad una razza superiore per velocità e tenuta. Enrico VIII, il primo patrono reale delle corse dei cavalli, fondò a Hampton Court i Royal Paddocks, con cavalli di sangue Berbero provenienti da Spagna e Italia. Questi furono incrociati con la razza da corsa autoctona, che, in particolare, aveva ricevuto sangue dal veloce Galloway dell' Inghilterra settentrionale, antenato del Pony Fell e dell' Irish Hobby, progenitore del Connemara. I successori di Enrico VIII mantennero l' interesse per gli allevamenti di cavalli da corsa e, con la Restaurazione di Carlo II, nel 1660, fu dato nuovo impulso sia alle corse che all' allevamento. Fu in queste circostanze che si sviluppò il Purosangue Inglese.

ATTITUDINI: Data la sua bruciante velocità è impiegato negli ippodromi di galoppo ma può essere impiegato in qualsiasi disciplina: salto, dressage, completo, endurance e monta western

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L' APPALOOSA

ALTEZZA: La struttura morfologica ideale degli Appaloosa prevede un’altezza media al garrese di circa 140-150 cm e un peso di 430-530 kg,

MANTELLO: Presenta sei mantelli macchiettati caratteristici: il fiocco di neve, il leopardo, il brina, il marezzato, il coperta macchiata e il coperta bianca.
ll contorno occhi, i genitali e le labbra devono tendere al rosa, mentre i pigmenti del mantello devono essere particolarmente evidenti intorno alle narici.
Le macchie scure del mantello si possono trovare sia sulla parte posteriore sia, di piccole dimensioni, sulla parte anteriore che gradualmente diventano sempre più grandi intorno ai fianchi. Le stesse macchie possono essere a loro volta a forma di goccia o di diamante e di diverso o uguale colore rispetto al mantello.
I puledri nascono senza macchie, infatti compaiono solo posteriormente e sono sempre di colore diverso da quelle dei genitori.

STANDARD DI RAZZA: Cavallo agile e resistente, possiede una testa piccola e ben attaccata, il collo lungo e muscoloso e le orecchie piccole.
La criniera è corta e rada, il garrese è mediamente rilevato e la linea dorso-lombare è breve e diritta. La spalla è diritta, buono è lo sviluppo scheletrico, il ginocchio è asciutto, gli arti piuttosto corti ma le cosce sono muscolose e lo zoccolo è striato.

STORIA: Fra i primi cavalli che gli avventurieri spagnoli introdussero nelle Americhe durante il XVI secolo ce n' erano alcuni che portavano geni pomellati. Tramite gli indiani delle pianure, questi e altri cavalli si diffusero verso Nord a partire dal Messico e costituirono gli elementi base della razza creata dai Nasi Forati, una tribù degli stati  nord-orientali degli Stati Uniti. I Nasi Forati erano fra i più abili allevatori indiani di cavalli e a partire dal 1700 attuarono una rigida politica di riproduzione selettiva, che prevedeva la castrazione degli stalloni non corrispondenti agli standard richiesti e il commercio con altre tribù delle giumente non adatte. Anche se il colore e l' ornamentazione erano elementi determinanti, come lo erano per tutte le tribù indiane, i Nasi Forati richiedevano soprattutto robusti cavalli da lavoro, adatti sia alla guerra sia per la caccia. Già nel 1806 il valore dei cavalli dei Nasi Forati era ampiamente riconosciuto. La razza Appaloosa venne totalmente spazzata via settant' anni dopo, quando il governo statunitense s' impossessò delle terre dei pellirosse trasferendo questi in riserve e si ristabilì nel 1938 con la creazione dell' Appaloosa Horse Club.

ATTITUDINI: Viene usato per il tempo libero, per il salto ostacoli, nelle gare dei cow-boy e nelle cavalcate sulle lunghe distanze
 

 

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IL QUARTER HORSE

 

ALTEZZA: Le sue dimensioni medie variano da 1,47 a 1,57 m di altezza al garrese, ma possono arrivare anche a 1,65 m.


MANTELLO: Questa razza può avere il mantello di qualsiasi colore purché uniforme, cioè sauro, baio, morello o grigio, ma i pezzati non sono ammessi e i cavalli con marcature bianche non possono essere registrati nel Libro genealogico.

STANDARD DI RAZZA: Cavalli dal corpo relativamente corto e massiccio, muscolatura particolarmente evidente nel dorso e nella groppa, quarti posteriori possenti, spalla lunga e inclinata, zoccoli assai solidi, ma piedi piuttosto piccoli.
Gli stinchi sono brevi e i garretti sono posti in basso e hanno un elevato grado di flessione.
I ginocchi devono essere grossi, larghi e piatti e, come le altre giunture, dovrebbero essere duri senza segni di carnosità.
Inoltre le orecchie non devono essere troppo lunghe, la coda deve attaccarsi piuttosto in basso, il muso è piccolo e la testa è armoniosa, ma tipicamente più corta e larga di quella del Purosangue Inglese.

STORIA: I primi coloni del Nuovo Mondo ereditarono i cavalli che erano stati introdotti dai conquistatori spagnoli. A quel punto la razza era un' amalgama di Cavalli Andalusi, Arabi e Berberi, che si erano stabiliti nella penisola iberica durante la lunga occupazione islamica. Questi cavalli costituivano un enorme potenziale di partenza e una volta incrociati con animali importati dall' Inghilterra posero le basi per la futura struttura caratteristica dell' American Quarter Horse. Il primo contingente significativo di cavalli inglesi giunse in Virginia nel 1611 e consisteva di diciassette stalloni e giumente. Questi cavalli erano i famosi Running Horse che sarebbero stati la base del Purosangue Inglese, evoluto fino alla fine del XVII secolo. Da questa amalgama di sangue di diverse provenienze emerse il Quarter Horse, un cavallo compatto, robusto, alto circa 152 cm, con quarti massicci e incredibilmente muscolosi.

ATTITUDINI: Lavoro nelle fattorie, radunare il bestiame, trasportare le merci ed il bestiame, trainare carrozze, monta western, rodeo e soprattutto delle speciali corse che si svolgono sul quarto di miglio nelle quali nessun cavallo più competere con loro (da questa caratteristica deriva anche il loro nome: Quarter Horse).

 

 

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L' ANDALUSO

ALTEZZA: 155-160 cm

MANTELLO: Grigio è il più comune ma si trovano anche bai, morelli o roani

STANDARD DI RAZZA: E' un cavallo alto ed imponente, con andature spettacolari e superbe. Il profilo della testa è leggermente montonino e gli occhi sono a mandorla. Ha un equilibrio naturale e la groppa è piuttosto inclinata, combinata con l' alto grado di flessione delle gambe posteriori fa sì che il cavallo tenda naturalmente a riunire. La razza non è selezionata per il galoppo ma gli Andalusi sono agili e flessuosi. Per quanto coraggiosissimi e focosi, sono docili. Presentano una abbondante criniera che viene ritoccata pochissimo così come abbondanti sono la coda e il ciuffo.

STORIA: Il nome andaluso è assai indeterminato. Oggi l' Andalusia, nel Sud della Spagna, comprende le zone di Cordova e Granada ma per secoli con Andalusia si indicava quasi tutta la penisola. Effettivamente, anche se altri paesi usano ancora il termine Andaluso, l' Associazione degli allevatori spagnoli lo ha praticamente abolito nel 1912, sostituendolo con Pura Raza Espaňola (PRE). Nell' attuale Andalusia, la razza viene ancora allevata e il centro principale è il monastero certosino di Jerez de la Frontera, fondato nel 1476. Spetta a questi monaci il merito di aver mantenuto il ceppo più puro dell' Andaluso, rifiutando le ibridazioni con il pesante Napoletano, anche se questa pratica era sostenuta da un editto reale.

ATTITUDINI: Sono ancora usati nelle corride e sono particolarmente adatti per l' Haute Ecole, vengono impiegati nel dressage e possono anche essere attaccati.

 

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L' HANNOVER

 

ALTEZZA: 160-175 cm

MANTELLO: Sauro, grigio, morello, baio oscuro con frequenti marcature

STANDARD DI RAZZA: La testa é leggera con profilo diritto anche se talvolta mostra un capo troppo pesante ed esageratamente abbassato, gli occhi sono vivi e intelligenti, in posizione elevata, a "testa d'uccello". Il garrese é alto, il collo é proporzionato e piuttosto largo, la groppa lunga e arrotondata, le spalle allungate e inclinate, il torace é largo e gli arti sono forti e muscolosi con gli zoccoli molto robusti.
 

STORIA: Prima ancora della fondazione del centro degli stalloni di Celle, la creazione della razza era stata molto caldeggiata dai regnanti. Il cavallo bianco di Hannover adornava il blasone dell' elettore Ernesto Augusto, e i famosi Hannover reali color crema, con crini caffelatte, furono allevati nella residenza reale dell' elettrice Sofia. Questi piccoli cavalli da tiro furono usati nei cortei reali inglesi dal XVII secolo fino all' inizio del XX. Nel 1714, quando Giorgio I, elettore di Hannover, divenne Re d' Inghilterra, vennero importati i Purosangue di allora per migliorare la razza spesso poco attraente, ma gli stalloni fondatori a Celle furono quattordici Holstein, e questa razza avrebbe avuto un' influenza preponderante per altri trent' anni. In seguito aumentò l' influenza dei Purosangue Inglesi, che diedero origine ad un cavallo più leggero e dal movimento libero, abbastanza elegante da essere usato per la sella e il tiro, ma sufficientemente forte per i lavori agricoli generici. I cavalli di Celle furono registrati fin dall' inizio del Settecento e ai primi dell' Ottocento si istituirono i pedigrees. La razza fu decimata durante le guerre napoleoniche e, quando l' allevamento venne ristabilito nel 1816, erano rimasti solo 30 dei 100 stalloni iniziali.  Furono così importati altri Purosangue e cavalli del Meclemburgo (la Regione dove erano stati evacuati gli Hannover di Celle durante la guerra).

ATTITUDINI: Sono di valore internazionale, abili nel dressage ed eccezionali nel salto e sono molto ricercati in tutta Europa. Sono anche buoni cavalli da carrozza.

 

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IL PAINT HORSE

ALTEZZA: 152-163 cm

MANTELLO: E' di due tipi: Overo (mantello pezzato con spruzzi di bianco quasi mai presenti sulla schiena) o Tobiano (mantello bianco con ampie macchie di colori accesi. Le gambe sono in genere bianche  e chiazze di bianco si trovano anche sulla schiena e sulla groppa).

STORIA: Il nome paint deriva dallo spagnolo pintado cioè dipinto. Ci sono due associazioni per i cavalli pezzati. La Paint Horse Society of America tiene un ampio registro per cavalli, pony e cavalli in miniatura. Gli accessi sono suddivisi in in tipi di razza, soprattutto di Quarter Horse: tipo da caccia, derivato dal Purosangue Inglese; tipo da tempo libero, derivato dall' Arabo o dal Morgan; tipo da sella, con sangue Americano da Sella, Hackney o Tennesse Walking Horse. Simili classificazioni esistono anche per i pony. L' American Paint Horse Association registra cavalli con linee di sangue discendenti da Purosangue Inglese, Quarter Horse e Paint. I criteri per l' accettazione riguardano sia le linee di sangue che il colore. Nel secolo scorso i Sioux e i Crow valutavano i Paint in base al colore e alla robustezza. I Paint registrati oggi negli stud book sono in genere ben fatti, anche se non di tipo fisso.

 

ATTITUDINI: A seonda della linea di sangue possono essere impiegati per monta western, monta inglese, passeggiate e talvolta per il salto ostacoli.

 

 

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L' HOLSTEIN

 

ALTEZZA: 163-173 cm

MANTELLO: tollerati tutti i colori anche se il predominante è il grigio.

STANDARD DI RAZZA: .L' intervento del Purosangue Inglese ha alleggerito la pesante struttura del vecchio Holstein, causando talvolta la perdita delle caratteristiche originarie. La testa tende verso il profilo più semplice di Purosangue Inglese ma il profilo aquilino è scomparso. Le spalle sono inclinate per permettere un movimento più lungo e basso. I garresi sono ben definiti.
 

STORIA: L' holstein è sempre stato un cavallo docile, una caratteristica apprezzata ed incoraggiata attraverso un' attenta selezione. Però nel 1680mnon era un cavallo particolarmente elegante nè molto veloce. Le deficienze di conformazione furono corrette all' inizio del XIX secolo con l' importazione dei Purosangue Inglesi. Il rozzo profilo aquilino cominciò a sparire, il movimento divenne più basso e il galoppo fu migliorato. Decisamente più importante fu l' introduzione di stalloni di Yorkshire Coach Horse, discendenti del Cleveland Bay ma più veloci. La loro inteoduzione stabilizzò il carattere docile e fissò un movimento tipicamente ampio che si adattava alla struttura relativamente pesante. Risultò un cavallo da tiro armonioso e robusto, utilizzabile anche come possente cavallo da sella. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, le richieste del mercato cambiarono e gli allevatori tedeschi vi si adeguarono, introducendo un cavallo da competizione allevato a tale scopo. Per ottenerlo sfruttarono le capacità del Purosangue Inglese. In breve tempo il cavallo Holstein divenne un cavallo da sella versatile, addestrato per tutte le discipline equestri. Il moderno Holstein è più leggero, con stinchi solidi e corpo robusto. Ha estensione di movimento, è ardito, può saltare e galoppare bene.

ATTITUDINI: E' il più promettente fra i Cavalli Sangue Caldo Tedeschi, è fra i migliori ostacolisti al Mondo e si distingua anche nel dressage. E' eccezionale in ogni disciplina equestre.

 

 

IL LIPIZZANO

ALTEZZA: 152-165 cm

MANTELLO: prevalentemente grigio ma sono presenti anche morello, baio oscuro e meno frequentemente baio.

STANDARD DI RAZZA: Il lipizzano di Piber è un cavallo piccolo, che supera di poco i 152 cm, ma quelli da tiro possono raggiungere i 165 cm. E' un cavallo compatto, con arti robusti, quarti e collo possenti, e, spesso, con lo stesso muso d' ariete della vecchia razza Spagnola. Più importante è il temperamento, grazie al quale l' intelligente Lipizzano impara facilmente e si sottomette docilmente alle discipline del manege senza perdersi d' animo. Il terreno roccioso del Carso ha impresso un carattere particolare al Lipizzano ed effettivamente la razza prospera solo in ambienti simili. Sul Carso i cavalli maturano lentamente, ma vivono più a lungo. Molti Lipizzani si esibiscono a 20 anni e alcuni superano i 30 anni di età.

STORIA: Questo allevamento fu voluto nel 1580nquando Lipizza apparteneva ancora all' impero austroungarico, dell' arciduca Carlo II per fornire cavalli alle scuderie ducali di Graz e a quelle della corte di Vienna. Otto anni prima, in un' arena di legno accanto al palazzo imperiale, ebbe inizio l' attività della Scuola Equestre, detta Spagnola perchè utilizzò cavalli provenienti dalla penisola iberica: 9 stalloni e 24 fattrici, rappresentanti della razza che avrebbe dominato la scena fino al tardo Settecento. Fu proprio in questo periodo, durante il quale non s' interruppero le importazioni dello Spagnolo, che, essendo sempre più difficile ripristinare il vecchio tipo, gli allevatori decisero d' incrociarlo con cavalli italiani, tedeschi e danesi, tutti animali che avevano una certa percentuale di sangue dello Spagnolo. Infine nel XIX secolo, subentrò un forte influsso Arabo attraverso Siglavy, un cavallo grigio di sei anni arrivato a Lipizza nel 1816. Gli occasionali tentativi di introdurre i Purosangue Inglesi non ebbero mai successo.

ATTITUDINI: Grazie alla sua intelligenza e docilità, il cavallo Lipizzano si adatta molto bene agli esercizi di Alta Scuola e Dressage. Può essere utilizzato per gli attacchi leggeri e per le passeggiate da diporto.

 

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IL FRISONE

ALTEZZA:  152 cm

MANTELLO: Sempre morello, tollerate piccole balzane bianche e una leggera stella bianca in fronte.

STANDARD DI RAZZA: Il corpo è ben fatto e robusto, le spalle dai garresi tondi sono molto robuste ed adatte al traino. Le gambe sono corte e robuste con garretti grossi ed armoniosi. La coda e la criniera sono molto folte. I quarti declinano tipicamente verso una coda dall' attaccatura bassa. Le corte gambe posteriori sono possenti. Altra caratteristica della razza è il profilo alto dell' incollatura che contribuisce a rendere un' idea di possenza ed eleganza.

STORIA: Lo storico latino Tacito riferì dell' esistenza del Frisone. Ne riconobbe l' antichità ed il valore di animale da lavoro forte e versatile, ma notò anche la sua eccezionale bruttezza. Mille anni dopo, al tempo delle crociate, dove accompagnò i cavalieri frisoni e i loro vicini tedeschi, iniziò a raffinare l' aspetto pur mantenendo le sue qualità di resistenza, frugalità, forza e docilità. Furono i cavalli del deserto che contribuirono, in quel periodo, per primi al miglioramento del Frisone. Successivamente intervennero miglioramenti con l' Andaluso quando la Spagna occupò l' Olanda durante la Guerra degli Ottant' anni. Il Frisone, relativamente piccolo, ha un' imponente linea della schiena, ma non ha la stessa classe dell' Andaluso o dei cavalli da battaglia lombardi. Per secoli fu il cavallo da guerra più pratico e apprezzato in Europa e anche quello il cui mantenimento non richiedeva una spesa eccessiva. Nel corso degli ultimi secoli si è dimostrato assai adattabile al tiro, con la sella e in tutti i lavori di fattoria. Sono proprio questi caratteri che determinarono la forte richiesta dei Frisoni nel XX secolo. Nel 1879 è stato istituito il registro della genealogia pura, ma la popolarità delle corse al trotto, in cui il Frisone eccelleva, incoraggiò incroci che aumentarono la velocità a spese dei caratteri originari. Nel 1913 nelle Isole Frisone sopravvivevano solo tre stalloni. La razza si salvò durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la carenza di veicoli e carburante costrinse gli allevatori olandesi a tornare all' uso del cavallo. Nel 1954 fu fondata una nuova associazione, che si fregiò dell' appellativo "reale".

ATTITUDINI: Sopportano bene i lavori agricoli pesanti, hanno bisogno di poco foraggio riuscendo a mantenersi in salute e non perdendo la volontà propria del buon carattere della razza. Trovano impiego nei lavori agricoli, vengono attaccati ai carri e, grazie all' agilità e al temperamento che li contraddistingue, possono essere impiegati nel dressage. Sono proficuamente incrociati con Purosangue Inglesi per la selezione di animali da competizione. Erano i cavalli che un tempo trainavano i carri funebri; oggi sono richiesti dai circi. Dai 1989, una coppia di Frisoni traina il furgoncino per le consegne degli Harrods, il prestigioso grande magazzino Inglese.

 

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IL CAMARGUE

ALTEZZA:  mediamente 142

MANTELLO: prevalentemente grigio in tutte le sfumature.

STANDARD DI RAZZA: In realtà, se la vista di un branco di cavalli bianchi, lanciati al galoppo sulla riva del mare fra nuvole e spruzzi, crea una certa atmosfera, gli stessi animali visti da vicino non hanno un bell' aspetto. La testa è spesso rozza e pesante, il collo corto e le spalle di solito dritte. L' impressione d' insieme è di un cavallo "primitivo" con sfumature del nordafricano berbero. Per compensare queste deficienze, i cavalli hanno un largo sottopancia e schiena buona. La groppa declina bruscamente, ma è corta e forte. Gli arti di solito sono ben fatti e i piedi, larghi per adeguarsi al terreno paludoso, sono duri e sani; così dura l' unghia che i cavalli della Camargue non vengono mai ferrati. Questi cavalli sono incredibilmente forti e dotati di grande resistenza. Non hanno bisogno di altro nutrimento oltre a quello che riescono a trovare fra canneti, nè d' altra parte ne ricevono altro. Il Camargue generalmente è alto 142 cm ma può essere anche più basso. Ha crescita lenta, infatti raggiunge l' età adulta solo a cinque o sette anni ed è noto per la sua longevità. Il passo è lungo, alto ed eccezionalmente vivace ma il trotto è così corto e rialzato che raramente viene utilizzato da chi lo monta. Il galoppo piccolo e quello normale sono straordinariamente liberi.

STORIA: I Camargue costituiscono un' antica razza, probabilmente nativa di questa regione fin dalla preistoria . Tuttavia, come molte razze antiche, le sue origine remote sono impossibili da definire con certezza. Senza dubbio presenta una certa somiglianza con i cavalli dipinti nelle grotte di Lascaux e Niaux, risalenti circa al 15.000 a.C. Riguardo alle proporzioni, il Camargue si collega anche ai resti dei cavalli preistorici scoperti a Solutrè nell' 800 e databili a 50.000 anni fa. Nell' era cristiana, gli ostrogoti e i vandali, sui loro cavalli asiatici o Mongoli, transitarono in questa regione. In seguito, nel VII e VIII secolo, una forte influenza Berbera, fu introdotta dai mori, che avevano conquistato la pensiola iberica. Quest' influenza è evidente nel guardian, il madriano francese, la cui selleria e la cui conoscenza sui cavalli sono identiche, perfino nell' occhia della staffa a forma di gabbia, a quelle diffusesi in Spagna e Portogallo durante l' occupazione dei mori. Da allora l' isolamento della Camargue ha assicurato che i branchi di cavalli potessero rimanere privi di influenze esterne. L' equipaggiamento usato dai guardian per riunire le mandrie è costituito da una corda e un tridente. La corda, un lazo fatto con peli di cavallo e lungo circa undici metri, serve per riportare gli animali nel recinto, mentre il tridente per custodire il bestiame all' aperto. Eì usato per tenere a bada tori aggressivi o indisciplinati e per gettare a terra i vitelli da marchiare. Forse a causa dell' indipendenza del guardian, la razza non fu riconosciuta ufficialmente fino al 1968, quando venne fondata un' associazione di allevatori e furono organizzate ispezioni annuali degli stalloni sotto l' egida dell' allevamento statale di Nimes. Oggi una buona parte della Camargue è stata bonificata e viene coltivata a riso e vigneti, ma i cavalli vengono ancora utilizzati per accudire il bestiame e guidare i tori nelle vie cittadine durante le feste tradizionali. Una vasta area di questa regione è stata ora trasformata in riserva naturale: in groppa ad un cavallo è possibile percorrere la campagna ed avvistare animali selvatici.

ATTITUDINI: Per le sue caratteristiche di forza, resitenza e frugalità è adattissimo per i trekking ed il turismo equestre. Eccellente anche per il lavoro con i vitelli, la monta da lavoro e la monta western.

 

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L' OLANDESE

ALTEZZA: 163-180 cm

MANTELLO: di solito è baio o baio scuro ma talvolta può essere sauro. Molto raramente morello e grigio

STANDARD DI RAZZA: L' olandese è un cavallo atletico, adatto alla sella e dotato di un buon movimento elastico, arti e piedi buoni. Il temperamento è costante. La testa, a volte schietta, riflette l' infleunza del Gelderland, ma è priva di carnosità nella ganascia. Il collo è leggero e di lunghezza media. Anche se non è molto muscoloso e lungo come quello del Purosangue  Inglese, è proporzionato alle spalle. I garresi sono moderatamente definiti e si uniscono agevolmente al collo. Gli avambracci sono muscolosissimi; le spalle sono forti con un' inclinazione adeguata. Il corpo è largo con costole ben conformate. La schiena tende ad essere lunga. I piedi sono eccellenti: aperti e ben arrotondati. I quarti sono ben muscolosi. Le giunture dei garretti ben formate e basse, in modo da dare maggiore spinta propulsiva al movimento.

STORIA: Gli abili allevatori olandesi combinarono i pregi del Gelderland e il Groningen, il primo dotato di un buon treno anteriore, il secondo di quarti particolarmente possenti. La progenie fu poi raffinata secondi i precetti degli allevatori di Sangue Caldo classici, con l' intervento dei Purosangue Inglesi. Vennero in questo modo creati cavalli con spalle più inclinate e, di conseguenza, con un movimento più basso, lungo e redditizio. Inoltre si ottenne un collo più lungo di quello tozzo ereditato dalle razze olandesi, e una schiena più corta di quella tipica del cavallo da tiro: venne maggiormente valorizzata la groppa e la sagoma più compatta.  Inoltre l' influenza del Purosangue Inglese conferì movimento più esteso e velocità e infuse maggiore coraggio e tenacia. A quel punto il prodotto fu maturato con un ritorno ai Sangue Caldo imparentati, come l' Oldemburghese, il Trakeher e l' Hannover. Era questo un modo per correggere piccoli difetti di conformazione e, soprattutto, per evitare che l' intervento del Purosangue Inglese potesse provocare modifiche del temperamento tipicamente calmo. Oggi i Cavalli Olandesi sono ricercati per essere adibiti al Salto Ostacoli, nel quale eccellono.

ATTITUDINI: Possono essere impiegati con profitto nel Salto Ostacoli, nel Dressage, nel completo e inoltre possono essere utilizzati per il tiro.

 

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IL BERBERO

                                                

ALTEZZA: 147-157 cm

MANTELLO: di solito è grigio ma originariamente era baio o morello

STANDARD DI RAZZA: Diversamente da quella dell' arabo, la testa del cavallo Berbero ha il profilo lineare o convesso. Il collo è arcuato e i garresi spesso prominenti. Le spalle sono piatte e in genere piuttosto erette. Gli zoccoli, come in altri cavalli del deserto, tendono ad essere stretti e squadrati ma sono incredibilmente resistenti, le gambe sono sottili e robustissime. In alcuni cavalli il torace è stretto e le gambe anteriori sono dunque ravvicinate. Quelle posteriori presentano a volte il garretto vaccino ma il Berbero resta pur sempre agile e scattante. I quarti sono arrotondati. In genere degradano verso la coda che ha l' attaccatura bassa.

STORIA: Il Berbero dell' Africa del Nord è la seconda razza base del Mondo. Come il suo famoso vicino, l' Arabo, è un cavallo del deserto, per quanto ne differisca notevolmente per carattere ed aspetto. Il Berbero potrebbe forse derivare da una popolazione di cavalli selvaggi della zona costiera semplice, sopravvissuta alle condizioni eccezionali del periodo glaciale. Se così fosse, questa razza sarebbe più antica di quella araba. Nulla di sicuro si conosce della sua ascendenza e, in mancanza di prove certe, la discussione è sempre aperta.

ATTITUDINI: Ancora diffusissimo in Algeria e Marocco, è la cavalcatura tradizionale della famosa cavalleria spahi, che ha sempre usato stalloni berberi. Per la sua tenacia e la sua resistenza è senza dubbio indicato per trekking e turismo equestre e soprattutto per la disciplina dell' endurance.

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IL PONY

La definizione ufficiale di pony è quella di un cavallo di statura inferiore a 14,2 palmi (147 cm: ogni palmo equivale a 4 pollici e a 10,16 cm). Tuttavia, l'altezza non è l'unico criterio per definire un pony. Molti hanno altre caratteristiche che li distinguono dai loro parenti più grossi. E' possibile far accoppiare un pony molto piccolo, come uno Shetland, con un cavallo molto grande, come uno Shire, perché entrambi sono membri della specie Equus caballus. Ma la maggior parte dei pony non sono cavalli in miniatura. Vi sono alcune eccezioni, come il Pony del Caspio e il Falabella, che hanno fattezze da cavalli di taglia maggiore.

Gli esperti di cavalli sono soliti dire "furbo come un pony". Infatti, i pony sembrano avere grandi capacità di sopravvivenza e dimostrano un'intelligenza molto reattiva.

Gli antici membri della razza equina sarebbero rientrati tutti nella definizione ufficiale di "pony" al di sotto di 14,2 palmi. Tutti i cavalli si sono sviluppati da pony, aumentando considerevolmente la taglia grazie a incroci selettivi e a più favorevoli condizioni ambientali. Di conseguenza, le razze di pony sono molto più simili a quelle dei cavalli agli equini primitivi. Molte razze odierne, come l'Exmoor, il Fjord norvegese, il Pony Mongolo assomigliano ancora in modo significativo agli antichi tipi.

La vasta gamma dei pony, dal minuscolo, fragile Falabella al robusto, massiccio, muscoloso Fjord, è la prova vivente che i pony sono stati usati a lungo per molti scopi. Mentre il Falabella non potrà mai essere altro che un curioso giocattolo, il Fjord e molte altre robuste razze indigene sono state importanti per l'economia: per lavorare i campi, trainare i carri e portare in groppa carichi e persone. Tuttavia, la domanda per i pony da lavoro si riduce, mentre cresce quella di pony da sella per ragazzi. Si sviluppano a getto continuo razze vivaci e facili da addestrare, create incrociando i vecchi, solidi pony con Arabi e Purosangue Inglesi di taglia più ridotta.

 

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