Sono un pirata
dell’amore
Intervista con Orlando Bloom, protagonista con Johnny Depp del
film “La Maledizione della prima luna” e nuovo sex symbol. «Non
sono romantico», dice, «ma per una donna sarei pronto a dare la
vita». «Mi lusinga il fatto di piacere. Ma questo non influisce
sui miei sentimenti»
Jenny Ewart
Los Angeles - settembre
E’ diventato popolare in soli due anni grazie alla saga de Il
Signore degli anelli e ora, dopo il successo del film La
Maledizione della prima luna, dove interpreta un pirata
romantico accanto a Johnny Depp, Orlando Bloom si conferma uno dei
giovani attori più interessanti del panorama cinematografico
hollywoodiano.
In questa intervista l’attore inglese, che frequenta Kate
Bosworth, attrice e fanatica del surf come lui, parla del film,
delle avventure sentimentali, del suo status di sex symbol e delle
sue ultime fatiche: Il Signore degli anelli: Il ritorno del re,
in uscita all’inizio del prossimo anno, e Troy, dove recita
con Brad Pitt.
Domanda. Come si e’ preparato a interpretare in La
Maledizione della prima luna il ruolo di Will Turner, un
personaggio romantico che salva la sua innamorata con il pirata
Johnny Depp?
Risposta. «Ho dovuto imparare a combattere con la spada, e
questo era l’elemento che più mi intimoriva: sapevo che il ruolo
richiedeva un’abilità particolare. Poi ho pensato a Will e alla
sua lealtà, al suo essere un ragazzo normale che si imbarca in
questa difficile avventura con il capitano Jack (Johnny Depp) per
trovare la ragazza dei suoi sogni. Nel corso del film il personaggio
matura, evolve, si accetta per quello che è e capisce come
conquistare la ragazza».
D. Il suo personaggio è un eroe romantico. E’ mai stato
tanto innamorato di una donna da essere disposto a morire per lei?
R. «Mi sento sempre così quando amo una persona».
D. Nella vita reale si considera romantico?
R. «No, non proprio (ride), ma mi piace pensare di esserlo.
A volte ci provo».
D. La protagonista femminile, Keira Knigthley, ha qualcuno
delle caratteristiche della sua donna ideale?
R. «Keira è bellissima, ha talento ed è intelligente.
Direi che per molte persone dovrebbe essere lei la persona ideale».
D. Potrebbe dirmi qualche altra dote che apprezza nell’atro
sesso?
R. «Il senso dell’umorismo, la gentilezza».
D. E’ vero che è entrato nel mondo del cinema per poter
baciare donne bellissime? E se è così, chi le piacerebbe baciare
sullo schermo?
R. «No, non ho mai detto questo, è una voce falsa. Amo le
donne belle, ma non accetterei mai un lavoro solo per poterle
baciare».
D. Lei è single?
R. «Cerco di tenere separata la mia vita privata da tutto il
resto».
D. Si è mai fatto tatuare il nome di una ragazza?
R. «No, non sono il tipo. Ho un tatuaggio con un elfo, ma è
una cosa da ragazzi».
D. Lei è audace?
R. «No, anche se mi piacerebbe esserlo. A volte cerco di
mostrarmi tale, ma ho la mia buona dose di paura»
D. Di cosa ha più paura?
R. «Degli squali. Pratico il surf e, quando sono sulla
tavola, mi sento un po' nervoso, come un' esca che va su e giù
nell'acqua».
D. Qual è la cosa migliore che ha imparato da Johnny Depp
girando questo film?
R. «II coraggio: penso che lui sia un attore molto
coraggioso. Si trasforma per ogni ruolo e non ha paura di accettare
un personaggio. È piacevole da frequentare sul set, affascinante,
amichevole. Quando si comincia a girare si cala nella parte e si
mostra un attore di talento».
D. Il fascino dei pirati sta anche nel fatto che infrangono
le regole e amano il pericolo. Lei è un fanatico dell'adrenalina?
R. «Ogni tanto, faccio qual.che follia per sfidare la paura.
Mentre giravo in Nuova Zelanda Il signore degli anelli mi
sono divertito a fare cose pericolose, ma allora potevo farlo».
D. È cambiato da quel periodo?
R. «Probabilmente l’età porta la saggezza. Non voglio
morire prima di diventare vecchio».
D. Lei ha affermato che il suo sogno da bambino era
interpretare un pirata. Ha altri sogni ?
R. «Penso di essere stato davvero fortunato per Le
opportunità di carriera che ho avuto. Ho interpretato personaggi
fantastici: sono stato un elfo, un bandito (in Ned
Kelly), un
pugile (in The Calcium Kid) e, adesso, un pirata. Mi sento
molto fortunato e ho la sensazione di vivere i sogni di qualsiasi
ragazzo».
D. Sarà fra i protagonisti di Troy, un'altra grande
epopea.
R. «Sì, Troy è una grande storia epica, un dramma.
Il personaggio che interpreto, Paride, è un antieroe, un po'
codardo. Un ragazzo giovane e sciocco che non si rende conto delle
conseguenze delle sue azioni fino a quando non gli ricadono
addosso».
D. Come è stato lavorare in Troy con un altro divo,
Brad Pitt, che interpreta il ruolo di Achille?
R. «È un uomo piacevole. I no- stri personaggi nel film non
si incontrano spesso. Lui è un'ottima persona e, come Johnny, fa
scelte coraggiose. Sono stato molto fortunato a lavorare con loro:
ho avuto la possibilità di assorbire quello che avevano da
insegnare».
D. Come affronta la celebrità?
R. «È stato un percorso graduale, non c'è stato un boom
per cui, dalla sera al.la mattina, non ho più potuto camminare per
la strada. Certo ora vengo riconosciuto, ma la cosa non mi crea
problemi: in fondo faccio il lavoro che mi piace».
D. Talvolta si ferma a pensare a come la sua vita sia
cambiata in poco tempo?
R. «Sicuramente, perché non è una cosa che si possa
prevedere. Ma non mi faccio travolgere dal successo: prendo le cose
come vengono».
D. Come ci si sente a essere un sex symbol?
R. «Sono molto lusingato e la cosa mi piace. Ma non mi sento
molto diverso da qualche anno fa. Forse ho un po' più di
esperienza. Cerco di mantenere il senso della realtà e questo mi
viene dal lavoro, dalla famiglia, dagli amici».
D. Riceve molta posta dai suoi ammiratori e dalle
ammiratrici?
R. «Sì. Ci sono interi sacchi di lettere che sto pian piano
leggendo. Mi spaventa un po' la posta: è bello essere apprezzati,
ma in questo momento è difficile rispondere a tutti».
D. Chi sono i grandi attori che lei ammira?
R. «Ricordo di aver visto da bambino Lo spaccone. Mio
cugino era rimasto in America a lungo e me lo aveva portato: era
straordinario. Ho apprezzato moltissimo l’interpretazione di Paul
Newman».
D. Lei è un eroe nella vita reale?
R. «Sono un eroe per mia madre, credo. Ma oltre a questo non
lo so. Sono un gentiluomo, mi piace pensare di esserlo: mi hanno
insegnato le buone maniere, quindi cerco di essere educato».
D. Che consigli le ha dato per la sua carriera Johnny Depp?
R. «Mi ha detto: "Non cercare i soldi, tieni i piedi
per terra, ricorda il motivo per cui hai cominciato questo
lavoro". Sono cose che so, ma è stato rassicurante sentirmele
ripetere da lui».
D. Progetti per il futuro?
R. «Dopo le riprese di Troy torno in Inghilterra a
riposare. Non ho fretta di fare altro a meno che non arrivi la
proposta giusta».
D. Come si rilassa?
R. «Con i miei amici e la mia fa- miglia. Vado spesso a
trovare i miei nonni. Quando fai cose eccitanti nel lavoro tendi a
fare cose normali nella vita privata».
D. Potrebbe dirci qualcosa del terzo film de Il signore
degli anelli: il ritorno del re?
R. «Per me l'ultima parte del film ne farà la sua fortuna o
la sua rovina. C' è un finale entusiasmante: tutto converge, si
conclude. Penso che chi ha visto i primi due episodi si possa
aspettare un film altrettanto valido. Spero che il regista, Peter
Jackson, ottenga l'apprezzamento che merita».
D. Quali sono i suoi prossimi obiettivi?
R. «Lavorare con grandi registi e realizzare progetti
importanti. Vorrei girare un film che racconta la vita di un giovane
fotografo della Reuters, Dan Eldon, lapidato in Somalia nel 1993 a
22 anni mentre cercava di documentare la guerra: è una storia che
ha bisogno di esse- re raccontata».
D. Che cosa è davvero importante nella sua vita?
R. «La mia famiglia, i miei amici e le persone che mi sono
più vicine. lo cerco di maturare come persona e di non fermarmi
alle sciocchezze».
Jenny Ewart |