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La Stampa Italiana - Chi n. 39 - 24 settembre 2003

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foto: Chris Floyd

Sono un pirata dell’amore

Intervista con Orlando Bloom, protagonista con Johnny Depp del film “La Maledizione della prima luna” e nuovo sex symbol. «Non sono romantico», dice, «ma per una donna sarei pronto a dare la vita». «Mi lusinga il fatto di piacere. Ma questo non influisce sui miei sentimenti»

Jenny Ewart

Los Angeles - settembre

E’ diventato popolare in soli due anni grazie alla saga de Il Signore degli anelli e ora, dopo il successo del film La Maledizione della prima luna, dove interpreta un pirata romantico accanto a Johnny Depp, Orlando Bloom si conferma uno dei giovani attori più interessanti del panorama cinematografico hollywoodiano.

In questa intervista l’attore inglese, che frequenta Kate Bosworth, attrice e fanatica del surf come lui, parla del film, delle avventure sentimentali, del suo status di sex symbol e delle sue ultime fatiche: Il Signore degli anelli: Il ritorno del re, in uscita all’inizio del prossimo anno, e Troy, dove recita con Brad Pitt.

Domanda. Come si e’ preparato a interpretare in La Maledizione della prima luna il ruolo di Will Turner, un personaggio romantico che salva la sua innamorata con il pirata Johnny Depp?

Risposta. «Ho dovuto imparare a combattere con la spada, e questo era l’elemento che più mi intimoriva: sapevo che il ruolo richiedeva un’abilità particolare. Poi ho pensato a Will e alla sua lealtà, al suo essere un ragazzo normale che si imbarca in questa difficile avventura con il capitano Jack (Johnny Depp) per trovare la ragazza dei suoi sogni. Nel corso del film il personaggio matura, evolve, si accetta per quello che è e capisce come conquistare la ragazza».

D. Il suo personaggio è un eroe romantico. E’ mai stato tanto innamorato di una donna da essere disposto a morire per lei?

R. «Mi sento sempre così quando amo una persona».

D. Nella vita reale si considera romantico?

R. «No, non proprio (ride), ma mi piace pensare di esserlo. A volte ci provo».

D. La protagonista femminile, Keira Knigthley, ha qualcuno delle caratteristiche della sua donna ideale?

R. «Keira è bellissima, ha talento ed è intelligente. Direi che per molte persone dovrebbe essere lei la persona ideale».

D. Potrebbe dirmi qualche altra dote che apprezza nell’atro sesso?

R. «Il senso dell’umorismo, la gentilezza».

D. E’ vero che è entrato nel mondo del cinema per poter baciare donne bellissime? E se è così, chi le piacerebbe baciare sullo schermo?

R. «No, non ho mai detto questo, è una voce falsa. Amo le donne belle, ma non accetterei mai un lavoro solo per poterle baciare».

D. Lei è single?

R. «Cerco di tenere separata la mia vita privata da tutto il resto».

D. Si è mai fatto tatuare il nome di una ragazza?

R. «No, non sono il tipo. Ho un tatuaggio con un elfo, ma è una cosa da ragazzi».

D. Lei è audace?

R. «No, anche se mi piacerebbe esserlo. A volte cerco di mostrarmi tale, ma ho la mia buona dose di paura» 

D. Di cosa ha più paura?

R. «Degli squali. Pratico il surf e, quando sono sulla tavola, mi sento un po' nervoso, come un' esca che va su e giù nell'acqua».

D. Qual è la cosa migliore che ha imparato da Johnny Depp girando questo film?

R. «II coraggio: penso che lui sia un attore molto coraggioso. Si trasforma per ogni ruolo e non ha paura di accettare un personaggio. È piacevole da frequentare sul set, affascinante, amichevole. Quando si comincia a girare si cala nella parte e si mostra un attore di talento».

D. Il fascino dei pirati sta anche nel fatto che infrangono le regole e amano il pericolo. Lei è un fanatico dell'adrenalina?

R. «Ogni tanto, faccio qual.che follia per sfidare la paura. Mentre giravo in Nuova Zelanda Il signore degli anelli mi sono divertito a fare cose pericolose, ma allora potevo farlo».

D. È cambiato da quel periodo?

R. «Probabilmente l’età porta la saggezza. Non voglio morire prima di diventare vecchio».

D. Lei ha affermato che il suo sogno da bambino era interpretare un pirata. Ha altri sogni ?

R. «Penso di essere stato davvero fortunato per Le opportunità di carriera che ho avuto. Ho interpretato personaggi fantastici: sono stato un elfo, un bandito (in Ned Kelly), un pugile (in The Calcium Kid) e, adesso, un pirata. Mi sento molto fortunato e ho la sensazione di vivere i sogni di qualsiasi ragazzo».

D. Sarà fra i protagonisti di Troy, un'altra grande epopea.

R. «Sì, Troy è una grande storia epica, un dramma. Il personaggio che interpreto, Paride, è un antieroe, un po' codardo. Un ragazzo giovane e sciocco che non si rende conto delle conseguenze delle sue azioni fino a quando non gli ricadono addosso».

D. Come è stato lavorare in Troy con un altro divo, Brad Pitt, che interpreta il ruolo di Achille?

R. «È un uomo piacevole. I no- stri personaggi nel film non si incontrano spesso. Lui è un'ottima persona e, come Johnny, fa scelte coraggiose. Sono stato molto fortunato a lavorare con loro: ho avuto la possibilità di assorbire quello che avevano da insegnare».

D. Come affronta la celebrità?

R. «È stato un percorso graduale, non c'è stato un boom per cui, dalla sera al.la mattina, non ho più potuto camminare per la strada. Certo ora vengo riconosciuto, ma la cosa non mi crea problemi: in fondo faccio il lavoro che mi piace».

D. Talvolta si ferma a pensare a come la sua vita sia cambiata in poco tempo?

R. «Sicuramente, perché non è una cosa che si possa prevedere. Ma non mi faccio travolgere dal successo: prendo le cose come vengono».

D. Come ci si sente a essere un sex symbol?

R. «Sono molto lusingato e la cosa mi piace. Ma non mi sento molto diverso da qualche anno fa. Forse ho un po' più di esperienza. Cerco di mantenere il senso della realtà e questo mi viene dal lavoro, dalla famiglia, dagli amici».

D. Riceve molta posta dai suoi ammiratori e dalle ammiratrici?

R. «Sì. Ci sono interi sacchi di lettere che sto pian piano leggendo. Mi spaventa un po' la posta: è bello essere apprezzati, ma in questo momento è difficile rispondere a tutti».

D. Chi sono i grandi attori che lei ammira?

R. «Ricordo di aver visto da bambino Lo spaccone. Mio cugino era rimasto in America a lungo e me lo aveva portato: era straordinario. Ho apprezzato moltissimo l’interpretazione di Paul Newman».

D. Lei è un eroe nella vita reale?

R. «Sono un eroe per mia madre, credo. Ma oltre a questo non lo so. Sono un gentiluomo, mi piace pensare di esserlo: mi hanno insegnato le buone maniere, quindi cerco di essere educato».

D. Che consigli le ha dato per la sua carriera Johnny Depp?

R. «Mi ha detto: "Non cercare i soldi, tieni i piedi per terra, ricorda il motivo per cui hai cominciato questo lavoro". Sono cose che so, ma è stato rassicurante sentirmele ripetere da lui».

D. Progetti per il futuro?

R. «Dopo le riprese di Troy torno in Inghilterra a riposare. Non ho fretta di fare altro a meno che non arrivi la proposta giusta».

D. Come si rilassa?

R. «Con i miei amici e la mia fa- miglia. Vado spesso a trovare i miei nonni. Quando fai cose eccitanti nel lavoro tendi a fare cose normali nella vita privata».

D. Potrebbe dirci qualcosa del terzo film de Il signore degli anelli: il ritorno del re?

R. «Per me l'ultima parte del film ne farà la sua fortuna o la sua rovina. C' è un finale entusiasmante: tutto converge, si conclude. Penso che chi ha visto i primi due episodi si possa aspettare un film altrettanto valido. Spero che il regista, Peter Jackson, ottenga l'apprezzamento che merita».

D. Quali sono i suoi prossimi obiettivi?

R. «Lavorare con grandi registi e realizzare progetti importanti. Vorrei girare un film che racconta la vita di un giovane fotografo della Reuters, Dan Eldon, lapidato in Somalia nel 1993 a 22 anni mentre cercava di documentare la guerra: è una storia che ha bisogno di esse- re raccontata».

D. Che cosa è davvero importante nella sua vita?

R. «La mia famiglia, i miei amici e le persone che mi sono più vicine. lo cerco di maturare come persona e di non fermarmi alle sciocchezze».

Jenny Ewart

pagina creata il 21/09/2003