Vantaggi
di ogni impronta
I microfoni omnidirezionali hanno molte
caratteristiche che li rendono particolarmente utili per alcune
applicazioni.
Si usa l'omnidirezionale quando si ha bisogno di avere:
-
una ripresa totale;
-
unaripresa aggiuntiva della
riverberazione della stanza;
-
una ripresa contenuta di vibrazioni e
di "vento";
-
una buona risposta alle basse frequenze
(nei microfoni a condensatore);
-
un basso costo;
-
maggiore libertà dall'effetto
prossimità (rinforzo per vicinanza alle basse frequenze)
Si usano i microfoni direzionali quando si
ha bisogno di:
Altre considerazioni sui
diagrammi polari
Nella maggior parte dei microfoni è bene che il diagramma polare
rimanga invariato a tutte le frequenze. Se non è cosi, si noterà una
colorazione per i suoni fuori asse: il microfono avrà una sonorità diversa
relativamente ai suoni in asse rispetto a quelli fuori asse.
Diagrammi
polari uniformi a diverse frequenze indicano risposte in frequenza simili a
tutti gli angoli di incidenza.
In alcuni microfoni a condensatore è presente uno switch per
selezionare la zona di ripresa. Un microfono omnidirezionale montato su
pannelli ha una impronta semi-sferica. Un unidirezionale ha una impronta semi-supercardioide o semi-cardioide. Il montaggio su pannelli aumenta la
direzionalità del microfono e perciò riduce la ripresa delle caratteristiche
acustiche della stanza.
MSPL
Un altra specifica microfonica è MSPL (Maximum Sound Pressure
level: massimo livello di pressione sonora). SPL significa misura
dell`intensità di un suono. Il suono meno intenso che si possa udire, cioè
la soglia dell`udibilità, misura 0dB SPL.
La conversazione normale alla
distanza di 30cm misura 70dB SPL. Un suono dolorosamente forte è superiore ai 120dB SPL.
Il massimo SPL è il livello a cui il segnale in uscita da un
microfono comincia a distorcere; questo è il livello al quale di solito il
microfono produce il 3% di distorsione armonica totale (THD: Total
Harmonic Distorsion). Alcuni costruttori usano 1% THD. Se un microfono
Ha un MSPL (SPL massimo) di 125dB SPL, significa che esso Comincia a
distorcere in maniera percepibile quando il suono prodotto dalla sorgente
sonora raggiunge i 125dB SPL. Un MSPL di 120dB SPL è buono, di 135dB SPL è
ottimo, di 150dB SPL è eccellente.
Sensibilità
É la misura
dell'efficienza di un microfono. Un microfono molto sensibile produce in
uscita una tensione relativamente alta per una data sorgente. la sensibilità
di un microfono è spesso espressa in "dB re 1 volt (dBV) per microbar".
Questa espressione dice quale tensione produce il microfono (in dB relativi
ad 1 volt) quando riceve un suono ad 1 kHz e a 74dB SPL. La sensibilità può
essere anche espressa in millivolt/Pa dove 1 Pa = 1 pascal, cioè 94dB SPL.
Il seguente elenco dà le specifiche tipiche di sensibilità per i tre
categorie di microfoni, espresse in dBV/microbar;
-
condensatore: -65 dB (alta sensibilità);
-
bobina
mobile: -75 dB (media sensibilità);
-
a nastro
o a piccola bobina mobile: -85 dB (bassa sensibilità).
Differenze
di pochi dB non sono apprezzabili e la sensibilità di un microfono non
influisce sulla qualità del suono. Piuttosto, la sensibilità influisce sulla
ascoltabilità del rumore della consolle (fruscio). Per ottenere lo
stesso livello in registrazione, una bassa sensibilità microfonica richiede
più guadagno (gain) sul mixer rispetto ad una altra e più
guadagno solitamente si traduce in maggior rumore.
Se si
registrano strumenti non "rumorosi", come la chitarra classica o musica da
camera, si sentirà più rumore da mixer con un microfono a bassa sensibilità
che con uno ad alta sensibilità, a parità di tutte le altre componenti. Dato
che il microfonaggio stereofonico solitamentesi fa a distanza,l'alta
sensibilità e un vantaggio.
La
sensibilità è spesso chiamata output level (livello di uscita), ma i
due termini non sono sinonimi. La sensibilità è l'output level risultante da
un particolare livello di pressione sonora SPL in ingresso. Maggiore è l'SPL,
maggiore è output di qualunque microfono.
SELF-NOISE
Il
self-noise (auto-rumore) è il rumore elettrico (fruscio) prodotto da un
microfono. Il microfono e posto in un contenitore isolato acusticamente
e si misura, in uscita, la tensione di rumore. Il self-noise e definito
come "i dB SPL di una sorgente sonora che produrrebbe una tensione in
uscita pari al rumore".
Il
valore di self-noise è solitamente espresso con una curva di pesatura A,
cioè il rumore è misurato attraverso un filtro che collega più
strettamente la misura effettuata con il valore del disturbo.
Il
filtro taglia le alte e le basse frequenze per simulare la risposta in
frequenza dell'orecchio umano. Un self-noise pesato A di 20 dB SPL è
accettabile. un buon microfono a condensatore (silenzioso) ha una
specifica di self-noise attorno ai 14 dB SPL (A)
Rapporto segnale-rumore
Anche se
lo si definisce un rapporto, questa è la differenza fra SPL e self-noise,
il tutto espresso in dB. Maggiore è il valore SPL della sorgente sonora
al microfono, o minore è il self-noise del microfono, migliore è il
rapporto sagnale-rumore. per esempio, se il valore SPL del microfono è
94dB e il self-noise del microfono stesso è 24dB, il rapporto
segnale-rumore è 70dB. Maggiore è il rapporto segnale-rumore, più pulito
è il segnale(più libero da rumore). Dato un SPL di 94dB, un rapporto
segnale rumore di 74dB e eccellente, di 64dB è buono.