CAPELLI

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L’accorgimento più importante nel lavaggio dei capelli, sia grassi che secchi, consiste nel diluire appropriatamente lo shampoo in una bottiglietta che avrete cura di tenere nel vano doccia: 50% di shampoo e 50% di acqua vanno benissimo.

Scegliere uno shampoo "ad hoc" per ogni tipo di capello: evitare accuratamente gli shampoo del supermercato in quanto a base di agenti chimici che tendono a stressare il capello, per non parlare di profumazioni eccessive e per nulla "naturali". Da preferire gli shampoo che si trovano nelle erboristerie e nei negozi di alimentazione naturale.

Qualunque sia il problema che presentano la vostra capigliatura, una cura a base di pappa reale (una puntina di cucchiaino a digiuno alla mattina sotto la lingua) per almeno 1 mese, preferibilmente all’inizio della primavera e dell’autunno, non possono che portare giovamento.

Ma anche la vitamina B5, l’Inositolo, la vitamina B6, tutte assieme ad un complesso B (altrimenti creano carenze di altre vitamine) sono ottime per rimettere in sesto la nostra capigliatura.

Per avere capelli lucidi e brillanti, è consigliata la tisana di coda cavallina che contiene una grande quantità di silicio (ma non solo, anche di calcio, ferro, magnesio, ecc.). Versate ¼ di acqua bollente in una tazza in cui avrete messo un cucchiaino di coda cavallina (o equiseto). Coprite per 1 minuto, filtrare e bere a piccoli sorsi, alla mattina a digiuno. Iniziate la colazione 15 minuti dopo.

La cura completa dura circa un mese, ed è un ottimo trattamento diuretico: ricordatevi di bere almeno 1 litro e mezzo di liquidi al giorno.

 

CAPELLI SECCHI

 

I capelli secchi sono difficili da mettere in piega, in quanto poveri di grassi. Un buon sistema per la messa in piega (ad esempio per le signore che usano i bigodini) è quella di usare il succo di limone come fissante: spremete mezzo limone, passatelo nel colino e usatelo come lozione su tutta la lunghezza dei capelli. Attenzione, perché tende a schiarire.

E’ molto importante fare una maschera nutriente con regolarità, in quanto dona lucentezza e morbidezza. Molto valida quella preparata con un tuorlo d’uovo miscelato con miele (se il capello è veramente molto secco, aggiungere mezzo cucchiaino di olio di germe di grano o di oliva); apporre su tutta la lunghezza del capello massaggiando dolcemente la cute, e lasciare agire con un asciugamano in testa, per almeno 20-30 minuti. Risciacquare abbondantemente, lavare delicatamente con uno shampoo adatto, e l’ultimo risciacquo farlo con un litro di acqua distillata in cui si sarà messo mezzo bicchiere di aceto.

Un’altra maschera per capelli aridi e devitalizzati la si può fare con una manciata di polvere di rosmarino ed ortica miscelata ad un rosso d’uovo e un po’ d’acqua fredda fino a formare una crema spalmabile.

Un’altra ancora, la si può preparare con l’olio di ricino: massaggiare il cuoio capelluto con un batuffolo di cotone intriso di tale olio, lasciare in applicazione per 10 minuti e quindi fare almeno due shampoo.

Un altro olio adatto è certamente quello di jojoba: una vera e propria cera liquida.

Un altro "consiglio della nonna" è il seguente: mettete 2 cucchiai di olio di oliva in una tazza e riscaldate il tutto a bagnomaria, finchè diventa caldo ma non bollente. Massaggiate il cuoio capelluto con la punta dei polpastrelli. Imbevete un asciugamano in acqua calda, strizzatelo e arrotolatelo attorno alla testa, lasciandovelo finchè si raffredda. Immergete nuovamente l’asciugamano in acqua clada e ripetete l’operazione per 2-3 volte, finchè il cuoio capelluto non è completamente saturo. Lavare con uno shampoo adatto e risciacquare.

I più coraggiosi possono usare acqua fredda per togliere lo shampoo, in quanto stimola la microcircolazione del cuoio capelluto.

Lavaggio: lavare solo la cute, mai le punte (tranne in caso di sporco eccessivo), in quanto verranno comunque pulite in fase di risciacquo della schiuma.

Come integratori da assumere per aiutare l’organismo a risolvere questo inconveniente, ottima è l’assunzione di olio di Enotera  e due cucchiai al giorno di olio di lino: entrambi infatti contengono acidi grassi polinsaturi, carentissimi nella nostra dieta ed essenziali soprattutto per un buon funzionamento sia delle ghiandole che dell’apparato genitale femminile.

Un’altra buona integrazione la si può anche trovare nell’acido pantotenico, alias vitamina B5: 2 compresse al giorno (mane e sera), obbligatoriamente associate ad un complesso B (questo per evitare il crearsi di altre, ulteriori carenze).

 

CAPELLI GRASSI

 

I capelli diventano grassi a seguito di alcune regole di vita "sbagliate", come eccessivo uso di grassi saturi (carne, latte, latticini, margarina, ecc.), che portano il nostro fegato a un deposito anomalo di grassi al suo interno: sarebbe certamente una buona cosa, oltre alla cura dei capelli, una cura anche di questo organo che, forte com’è, non si lamenta mai tranne quando è un po’ troppo tardi.

La regola migliore da seguire per aiutare il cuoio capelluto a ritrovare la sua giusta oleosità, resta indubbiamente l’impacco di argilla. Con le indicazioni che trovate nell’articolo "Tachipirina naturale" preparate una quantità sufficiente per coprire tutto i capelli, prestando particolare attenzione che sia proprio il cuoio capelluto ad essere a contatto con la crema argillosa: cercate quindi, di fare un massaggio in profondità, di modo chè la maschera entri in contatto con tutte le radici dei capelli. Meglio di tutto è il preparare la maschera con argilla e, al posto dell’acqua di rubinetto, uno degli infusi di seguito consigliati.

Lasciare agire per 10-12 minuti, ma non di più, altrimenti rischia di asciugarsi troppo, rendendo difficoltosa la pulizia. Sciacquare la maschera in un catino che svuoterete, a pulizia finita, in un giardino o comunque nella terra, in quanto l’argilla tende a depositarsi nei tubi orizzontali dello scarico del w.c.. Se avete difficoltà a trovare un pezzo di terra, potete lasciare depositare l’argilla nel fondo del catino, buttare l’acqua nel w.c., per poi versare i fondacci rimasti in una bottiglia vuota o, se sufficientemente densi, in una borsa di plastica a tenuta stagna per poi buttarla nella spazzatura. E’ un po’ laborioso, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Nota: se i vostri capelli hanno un profumo non proprio floreale, potete aggiungere all’impacco di argilla alcune gocce di olio essenziale di lavanda, o di arancio.

Un altro rimedio è il seguente: ricavare da un pomodoro maturo un bicchiere di polpa e stendere sui capelli, lasciando agire per 20-30 minuti, e quindi risciacquare.

Sciacquate in ogni caso con un infuso di Luppolo, ottenuto nel seguente modo: mettete in un litro di acqua in ebollizione, 60 gr di luppolo e lasciate coperto fino a che non si raffreddi del tutto. E’ inoltre un ottimo ammorbidente naturale.

Oppure anche con un infuso di Betulla: mettete in un litro di acqua bollente, 30-50 gr di foglie secche e lasciate in infusione coperto per 20 minuti.

(Prossimamente tratteremo le altre problematiche inerenti il cuoio capelluto