La sede del Museo Civico è il risultato di più interventi di ristrutturazione databili dal XVII al XX secolo. La tradizione farebbe risalire al Quattrocento la prima costruzione destinata ad ospitare i primi francescani insediati in Oleggio. I primi documenti ne attestano l’esistenza del convento nel 1652, anno in cui viene eretta la chiesa di San Rocco annessa al convento dei Minori Riformati. Tale chiesa viene riccamente decorata da artisti di punta del Settecento lombardo, con opere in parte conservate in Museo d’arte religiosa.La parte dell’ala settentrionale e quella meridionale venne ridotta e sistemata dopo il 1810 in seguito alla vendita del convento soppresso dal governo napoleonico. 

La facciata esterna

Il tutto fu acquistato dal novarese Lombardini e riacquistato dal cardinale Morozzo vescovo di Novara dal 1818 al 1848 per farne luogo di villeggiatura dei seminaristi novaresi. 

L’edificio fu sede dell’opera Asilo Infantile dal 1895, ente istituito nella metà del XIX secolo gestito dalle Suore della Carità di San Vincenzo.

 La cappella  del Seminario oleggese, con volta a sesto ribassato venne ridotta per ricavare aule e locali di servizio.

L’edificio si sviluppa attorno al chiostro rettangolare, porticato su tre lati, l’ala meridionale ospita la Biblioteca e l’edificio è di rifacimento ottocentesco mentre il corridoio orientale conserva le volte a crociera sorrette da colonne in pietra grigia. Al primo piano emergono tracce di dipinti affrescati, a testimonianza della permanenza dei religiosi. Negli scantinati pavimentati da acciotolati e con volte a tutto sesto esiste un collegamento attraverso una rampa al cortile di servizio per accedere all’ex orfanotrofio maschile fondato dal 1851 dall’arciprete Bertotti.     

Il chiostro con la cisterna

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