Mezza notte circa, la città vecchia era quasi deserta, l’unico rumore che sentivo era quello dei miei pensieri, cosi cupi e tristi. Tutte le sere, devo, purtroppo, passare da un vicolo per ritornare a casa, dove c’è sempre un buio pesto.

Le lampade ci sono, però nessuno ha il coraggio di accenderle, per paura della morte!

Non si sa ne come ne quando è cominciata a circolare in tutto il paese questa leggenda sulla morte: " in quel vicolo abita la –morte- e se volete passare, fatelo al buio, altrimenti la vedete in faccia e sarà la vostra fine". "Uomo avvisato mezzo salvato" era scritto su un cartello malandato esposto all’entrata del vicolo.

Molta gente non crede a queste leggende, ed io sono uno di loro, però quando mi sono trovato solo, senz’anima viva vicino, nel dubbio ho preferito passare al buio con dei passi svelti e senza mai guardare ne a destra ne a sinistra, ma sempre con lo sguardo diritto verso l’unico punto di luce presente, l’uscita, che mi viene incontro.

Quella notte aveva appena smesso di piovere, il vento gelido del nord era rimasto nell’aria a soffiare forte, era talmente forte che era riuscito a spazzare via anche i miei pensieri. Ragazzi, è brutto essere soli senza neanche i propri pensieri!

Mi stringo le mani nella tasca del cappotto di pure lana, cercando di trovare la posizione migliore contro il freddo, niente da fare, freddo boia.

Ad un certo punto, con le dita tocco qualche cosa di solido nella tasca del cappotto, dopo averlo analizzato bene, scopro che è il pacchetto di sigarette, e siccome sono senza pensieri, prendo in mano il pacchetto e lo apro, coll’altra mano prendo l’accendino e lo uso…

Per tutti i santi! Mi trovo faccia a faccia con la morte che mi sta sorridendo senza denti da dentro il pacchetto e, d’istinto richiusi precipitevolissimevolmente il pacchetto di sigarette e. contemporaneamente con l’altra mano lascio andare la levetta dell’accendino…

Ah che bello! Il buio…raccolgo i miei pensieri e riprendo il cammino con passi lenti e indecisi verso l’uscita, la luce...

Grazie a questa mia prontezza sono ancora vivo a raccontarla, però…vivo nell’angoscia più totale alla ricerca di una risposta: " a chi posso offrire questo pacchetto di sigarette?"