Ero il sorriso rubato,

Ad un profugo disperato,

Ero l’olivo della Palestina,

Devastato dall’odio,

Ero i tetti di Hiroshima,

E gli alberi della Amazzonia,

Ero mio padre che mi sorrideva,

Da dietro la frontiera immaginaria,

Ero gli occhi tristi,

Di migliaia di vittime innocenti,

Ero al fianco del comandante "Che",

Nella foreste dell’America latina,

Ero la voce di mia nonna,

Che raccontava le fiabe del suo paese natale,

Ero il grido straziante,

Di un condannato a morte,

Ero mio figlio a cui raccontavo,

La storia di un uomo vissuto sognando,

Una pianeta di scorta,

Ero il sogno proibito,

Di Martin Luther King,

Ero il guerriero dal cuore ribelle,

Come la nave nella tempesta,

Ero le lacrime imprigionate,

Di una donna a cui hanno rubato l’amore,

Ero quello che non sarą mai pił,

         E un giorno trornerą ad esserelo.