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Agosto 2003

Grecia - Tour del Peloponneso


Sabato 2 agosto 2003


Alle 21.20 si parte. [km.30.900]
E' la prima volta che le bimbe siedono vicine sulla dinette doppia, entrambe sui rialzi "da grande".
Prendiamo l'asse attrezzato, la tangenziale e poi a San Lazzaro imbocchiamo l'A14 verso sud.
Poco prima di Porto Recanati facciamo rifornimento poi, sperando che le pesti crollino, ci rimettiamo in viaggio, con la dinette trasformata in letto.

Domenica 3 agosto 2003

sul traghettoAlle 3.40 ci fermiamo a dormire nell'area di servizio "Le Saline", 2km. prima di Cerignola est.
Sveglia alle 8.00. Colazione con croissant e alle 8.20 si riparte. Decidiamo di fermarci a Monopoli, per fare un po' di bagno in mare.
Alle 10 siamo al "Lido Millenium", segnalato sul Portolano e sul sito di TI. Non è questa gran cosa, le piazzole sono piccoline (un mezzo come il nostro fa fatica a entrare) e tra l'altro il gestore, anche se gli diciamo che verso le 14 ripartiremo, pretende lo stesso il pagamento delle 24 ore.
Comunque ci piazziamo e andiamo un po' in spiaggia. Pranziamo al ristorante dello stabilimento balenare e alle 14 ripartiamo verso Brindisi. Sul lungomare che percorriamo vediamo che ci sarebbero state molte opportunità di sosta libero (anche se ci hanno detto che in queste zone non è sicura). Ci penseremo, eventualmente, un'altra volta. Alle 15 siamo a Brindisi, agli uffici della Blue Star, agenzia dove ho acquistato i biglietti via internet. Ci fanno subito il check in e le altre pratiche, saldo il biglietto con la VISA e ci mettono sul loro piazzale ad aspettare che un ragazzo in motorino ci accompagni, alla giusta ora, al molo. Alle 16.30 ci porta al molo e alle 17.10 siamo sulla nave della My Way. Il ponte non è completamente aperto, ma ci hanno messo proprio vicino ai finestroni laterali.
Al momento fa caldo, ma sicuramente una volta partita la nave andrà meglio. Ceniamo con le cose fredde che avevo preparato, qualche chiacchiera con i vicini di camper e poi tutti a letto. Fa fresco, le finestre aperte sono troppo, per cui le chiudiamo e teniamo aperti solo gli oblò.

Lunedì 4 agosto 2003

sivotaAForse ho sofferto un po' di mal di mare, fatto sta che ho dormito poco e male. Alle 3.20, ora italiana, le 4.20 ora greca, siamo a Igoumenitsa.
Decidiamo di proseguire subito, così alle 5.00 siamo a Sivota. Parcheggiamo sotto degli ulivi, davanti alla caserma della polizia, e dormiamo di nuovo fino alle 9.00.
Appena sveglia scendo a comprare il pane. Spostiamo il camper proprio di fianco alla caserma, nel cortile di una casa in costruzione, poi andiamo a piedi sul molo.
Quanti ricordi! Ma come è cambiato tutto in 15 anni!! mandiamo un sms ai nostri amici che erano con noi quell'anno e facciamo alcune foto al paesino e al "nostro" ristorante di allora.
Ripartiamo e poiché sbagliamo strada, percorriamo tutta la costa, passando anche per Parga, arrfoci dell'acheronteivando quindi ad Ammoudia.
Qui, proprio in riva al fiume Acheronte, sulla sinistra in fondo al paese, c'è una striscia di terra sul molo dove si può sostare 48 ore, aprendo anche il tendalino. Ci saranno già almeno altri 20 camper. Passiamo in spiaggia tutta la giornata, con il mare che alla mattina è molto limpido e pulito e che al pomeriggio, causa vento, diventa un po' torbido.
Dopo cena andiamo in paese per una bella passeggiata, prendiamo un caffè frappè poi tutti a dormire. Con nostra grande gioia è necessario coprirsi col lenzuolo.

Martedì 5 agosto 2003

Ci svegliamo alle 9 e con calma facciamo colazione. Scarichiamo le bici e ci dirigiamo verso le rovine del Nekromanteion, che distano circa 4km., ma non riusciamo ad arrivarci perché ad 1km. scarso dalla meta Pietro fora una gomma e si trova con la ruota posteriore a terra. In paese non c'è nessuno che ripara bici. A questo punto io riporto Camilla ad Ammoudia, mentre Pietro comincia a rientrare a piedi, spingendo la bici con Carolina sul seggiolino e Ira al guinzaglio.
Per fortuna che ieri abbiamo fatto amicizia con una famiglia di camperisti bolognesi, quindi quando arrivo alla spiaggia chiedo a loro se possono tenermi un po' Camilla, mentre torno indietro a prendere almeno Carolina.
A mezzogiorno, pranziamo in una taverna sul molo. Ci riposiamo poi dalla faticosa mattinata e nel pomeriggio torniamo in spiaggia. Verso le 20 prendiamo una barca che risale il fiume per circa 3km (dopo diventa troppo basso) spendendo €6 gli adulti e gratis per i bambini, bellissimi i colori dell'acqua, vediamo anche dei martin pescatore. Andiamo quindi a cena insieme alla famiglia di Bologna (€35 per 4 persone) un po' di chiacchiere, poi si va a letto.

Mercoledì 6 agosto 2003

Sveglia alle 9.00, raccogliamo tutto poi partiamo. Sulla strada per Gliki (verso l'interno, circa 30 km a nord) subito prima del cartello di Narkisos, sulla destra, proprio di fronte ad una chiesa con cancellata azzurra, sotto a degli ulivi (spiazzo per fermarsi e fare anche inversione) c'è un rubinetto d'acqua con l'attacco a vite, dove riforniamo tutti i serbatoi del camper. Ripartiamo quindi verso le sorgenti dell'Acheronte.
risaliamo l'acheronte in canottoTroviamo posto sotto gli alberi seguendo le perfette indicazioni trovate su TI. Facciamo poi un giro lungo il fiume. L'acqua è davvero gelata!!!
Torniamo poi al camper per mangiare e riposare un po', ma purtroppo arrivano 3 camion di zingari che si piazzano vicino a noi, il problema non è questo, è che si mettono ad ascoltare ad alto volume la radio, con LA STESSA CANZONE PER 2 ORE!!!!!! Onde evitare l'esaurimento nervoso ci spostiamo. Decidiamo quindi di andare all'avventura e di provare a risalire il fiume. Gonfiamo il canotto per usarlo come trasporto bimbe dove l'acqua per loro è troppo alta. Ci infiliamo le scarpe da tennis per proteggere i piedi almeno un poco e alle 17.30 partiamo.
Beh, se non fosse per la temperatura dell'acqua (GELIDA!!!)……. sarebbe bellissimo fare il bagno. È talmente fredda che mettiamo anche Ira nel canotto, dove l'acqua la costringerebbe a nuotare, per paura che prenda troppo freddo. sorgenti acheronte gelide
Ad un certo punto c'è un pezzo in cui bisogna nuotare …… saranno 5 metri, ma sembrano 500!!!!!
Però ne valeva la pena…. E col tramonto poi……..
Rientriamo al camper alle 20, stanchi ma contenti. Cena, poi le bimbe a letto, mentre noi studiamo la tappa di domani.

Giovedì 7 agosto 2003

Sveglia alle 7.30. La tappa di oggi sarà un po' lunga. Ci fermiamo solo un poco ad Astakos per pranzo in riva al mare, poi proseguiamo e alle 15.10 siamo ad Andirio, sul ferry per il Peloponneso (€14,60).
Usando la superstrada ci dirigiamo direttamente a Katacolon che onestamente ci delude molto, quindi decidiamo di proseguire fino a Zaharo dove dovrebbero esserci possibilità di sosta, ma niente!
Ci fermiamo a cena in un ristorante sulla spiaggia (l'unico) dove spendiamo €35 ma non mangiamo bene (soprattutto non alla greca).
Dopo cena, nel parcheggio di fronte al ristorante, parliamo con dei camperisti di Milano i quali ci dicono che qui in questo punto, rispetto all'anno scorso, è cambiato tutto, è diventato molto turistico e sono state tolte tutte le possibilità di sosta al di fuori del parcheggio dove ci troviamo.
A letto. Durante la notte ci svegliamo spesso, a causa di auto e moto che passano sul lungomare a tutto gas e con le autoradio a tutto volume.

Venerdì 8 agosto 2003

Sveglia alle 8. Il frigo non funziona più a gas. Bisogna cambiare bombola.
Ci spostiamo più a sud e a Kakovaro parcheggiamo proprio in riva al mare insieme con un camper francese ed uno italiano.
Ci sono le docce da cui si riesce anche a fare acqua. Passiamo tutto il giorno al mare. La spiaggia è sabbiosa, ma l'acqua è limpida. Il paesino è davvero minuscolo.
La sera andiamo a cena in una taverna "molto greca" dove mangiamo dei calamari fritti da favola (€ 35 in 4 persone). Si va a dormire presto.

Sabato 9 agosto 2003

Sveglia alle 7.15 e alle 8 siamo già in partenza per Olimpia.
Ad un distributore facciamo gasolio (costa da € 0,600 a € 0,770 a seconda dei gestori e delle zone) acqua e controlliamo anche la pressione gomme e sospensioni alko.
Arriviamo ad Olimpia alle 9.30.
carolina a olimpia Biglietti gratis per i bimbi € 6 gli adulti. Riusciamo a coinvolgere anche le bimbe nella visita utilizzando la figura di Hercules (di Walt Disney) e raccontando loro che si allenava qui.
Uscendo da Olimpia e seguendo le indicazioni dei cartelli greci per Pylos, finiamo su di una strada "bianca", con circa 12 km di sterrato, dove per fortuna non incrociamo nessuno!!!!
Ci fermiamo per il pomeriggio nella stupenda baia di Voikodila che raggiungiamo grazie alle preziose indicazioni di Michele Betassa trovate su TI.
Qui purtroppo una brutta sorpresa: il frigorifero non va più a gas!!!
Tanto per confermare la legge di Murphy!! In Norvegia si sarebbe rotta probabilmente la stufa!!! Siccome è sabato, decidiamo di cercare un campeggio per poi vedere cosa fare.
Lo troviamo 5km prima di Pylos "Navarino Beach" che per essere un campeggio (che noi non è che amiamo alla follia in generale) non è male, ci assegnano anche una piazzola a 10 mt. dalla spiaggia.

Domenica 10 agosto 2003

Giornata in campeggio. Che noia! Anche se la spiaggia e l'acqua sono belle, ma è un tipo di vita che non fa per noi.
Tra l'altro si sente di più il caldo, perché si è più "fitti". Tentiamo ancora di aggiustare il frigo…. Niente!! Ci dicono di provare domani a Kalamata, dove c'è l'assistenza AEG.

Lunedì 11 agosto 2003

Sveglia presto e via verso Kalamata.
All'assistenza AEG non ci capiscono un tubo!!! Pietro ha un lampo di genio, compriamo un "polmone"… chissà …. altrimenti vedremo di chiedere la 220 alle taverne, ma in campeggio… vorremmo evitare.
Proseguiamo per la strada panoramica costiera e a Kardamili ci fermiamo per mangiare e fare spesa.
Qui Pietro cambia il polmone e…. miracolo il frigo riparte, alleluia!!
Nel pomeriggio arriviamo a Porto Kagio, dopo aver percorso tutto il Mani, davvero bello e selvaggio.
Nel porto c'è effettivamente (come segnalato su TI) il parcheggio della "Taverna Porto" ma è appunto un parcheggio, sterrato e nemmeno troppo in piano.
L'acqua del mare è limpida, ma ci sono anche molte alghe.
Il padrone della taverna ci viene incontro al nostro arrivo e dice che la sosta è gratis, in cambio di un pasto in taverna.
Così facciamo, alla sera, dopo aver passato il pomeriggio in spiaggia, ma ci sembra che il conto sia un po' "salato" (grigliata di pesce per 3 persona, 2 porzioni di calamari, 1 taramosalata, 1 piccolo piatto di polipo in insalata, acqua e vino €72).

Martedì 12 agosto 2003

Stanotte abbiamo avuto caldo. Partiamo presto.
Continuiamo lungo il Mani, risalendo stavolta verso nord per stradine molto strette (non girate MAI di notte) e in un paesino creiamo addirittura un ingorgo (anche perché un ragazzo in auto, forse per inesperienza, si posiziona in un posto "infelice" e non si vuole spostare).
Da qualche parte "lasciamo" anche la luce d'ingombro posteriore destra, ma a mezzogiorno siamo a Kamares, poco sopra Skutari.
Qui gli unici stranieri sono i camperisti!
kamares il paradisoIl resto, campeggio libero (per lo più in tenda) di greci.
La situazione è splendida: camper parcheggiato sulla spiaggia!
Acqua limpidissima. Si può aprire la veranda e tirare fuori tavolo e sedie, anche perché non ci sono strutture e c'è pochissima gente.
La sera, dopo cena sdraiati sulle brandine sulla spiaggia, tentando di vedere le stelle cadenti, ma la luna piena illumina un po' troppo.
Camilla si addormenta in braccio a Pietro e Carolina in braccio a me. Che bel freschino!!!!!

Mercoledì 13 agosto 2003

Purtroppo dobbiamo lasciare Kamares, perché abbiamo finito le provviste e qui non ci sono negozi nel raggio di km.
Pietro ha provato a fare un giro a piedi, ma niente.
Mentre ci prepariamo a partire…. Che spavento!!! Il portellone laterale del camper (quello del gavone a volume variabile) era aperto perché stavamo caricando e Carolina ci è sfuggita un attimo di vista, si è arrampicata sul suo letto ed è caduta all'esterno, su terra battuta e sassi.
Per fortuna si è risolto tutto con un bernoccolo e qualche sbucciatura, oltre allo spavento! Alle 10.30 partiamo. Il primo pezzo di strada, fino a Ghytio è ancora molto stretto, poi migliora.
A Skala facciamo gasolio e spesa, poi anche acqua. Il nostro obiettivo di oggi è Plitra. Arriviamo alle 13.30. Parcheggiamo sotto gli eucalipti, anche se c'è il cartello di divieto, ma ci sono già altri camper che ci dicono di avere sostato anche la notte.
Dopo un poco di riposo Pietro Camilla e Ira vanno in spiaggia, mentre io resto al camper con Carolina, che non è troppo in forma e mi preoccupa un poco.
Ceniamo in camper, poi andiamo al parco giochi di fronte, dove Camilla ha appuntamento con dei bimbi di Bazzano (il paese che confina col nostro, a casa) che sono qui anche loro col camper. Com'è piccolo il mondo!! Una di queste famiglie ha partecipato con noi a luglio al progetto Chernobyl di Anzola Emilia, ospitando una bimba bielorussa!!
Al parco mi spavento un po' perché Carolina vomita (e so che può essere un sintomo di commozione cerebrale) così per avere un parere medico, telefoniamo a mio cognato in Italia (medico) che mi suggerisce cosa fare per controllare se è tutto a posto.
Siccome la dovrò controllare spesso stanotte, decidiamo di prenderla nel letto con noi.

Giovedì 14 agosto 2003

Stanotte abbiamo addirittura avuto freddo!!!
Sveglia alle 8.Compriamo il pane poi partiamo verso Vinglafia, dove ci si imbarca per l'isola di Elafonissi. Fortunatamente sembra che Carolina sia ok, non ha nessun sintomo preoccupante.
Alle 10.30 siamo all'imbarco. Ma c'è fila. Ci telefona mia mamma, molto preoccupata perché ha sentito al TG di un grosso terremoto in Grecia, forse a Corfù….boh, noi non abbiamo sentito nulla. Mandiamo un sms ad amici che sappiamo essere a Cefalonia, ma anche loro sono ok.
Alle 11.30 siamo sul traghetto (€20,10)
Sbarcati, ci dirigiamo verso la famosa spiaggia di Simos, ma sia il campeggio che l'AA sono stipati ed invivibili.
L'AA è addirittura in forte pendenza.
Non si riesce più ad arrivare alla spiaggia, perché hanno messo un cavo di acciaio che chiude l'accesso della stradina di fianco al campeggio. elafonissi
Tra l'AA e il campeggio, tornando verso il porto, sulla destra, c'è una piccola baia dove si può parcheggiare il camper sulle rocce (non adatta alla sosta notturna, non è in pari). La spiaggia è un po' sporca di alghe, ma l'acqua è splendida e non c'è quasi nessuno.
Verso sera decidiamo di andare a vedere com'è la situazione nel nord dell'isola, alla spiaggia di Panaghia.
Troviamo un bel piazzale sterrato e in piano.
Ci sono circa altri 10 camper, parcheggiati lato strada.
Ci fermiamo anche noi. Muore la pompa dell'acqua mentre sto lavando i piatti dopo cena.

Venerdì 15 agosto 2003

Mattinata in cui Pietro si dedica alla sostituzione della pompa (e fa conoscenza con un signore di Milano che si rivela una fonte di informazioni, gira in camper da 30 anni e si diletta anche a costruirne ed allestirne…!!), mentre io e le bimbe facciamo vita da spiaggia (caraibica).
Nel pomeriggio arrivano 12 camper di Bergamo (pazzi!! Non oso pensare cosa deve essere viaggiare in colonna in 12 su queste strade!!).
La sera andiamo a cena nell'unico ristorante della spiaggia, ma è anche per un fatto di "ricambiare" l'ospitalità nel parcheggio (ed evitare che il ristoratore chiami magari la polizia…).

Sabato 16 agosto 2003

Decidiamo di fermarci anche oggi.
Molto presto la mattina Pietro va al porto a fare acqua. Tutto il giorno in spiaggia tra chiacchiere e bagni.

Domenica 17 agosto 2003

Dopo avere salutato i camperisti di Padova, Pisa e Milano con cui abbiamo passato questi giorni, verso le 11 ripartiamo da Elafonissi (€20,10 il traghetto).
Ci dirigiamo a Monenmvassia.
Oggi fa veramente caldo!
Fatichiamo a trovare un supermercato, ma finalmente, poco prima dell'arrivo c'è, anche se mancano alcune cose che ci servirebbero… pazienza!
Parcheggiamo subito dopo la diga sulla sinistra quindi torniamo a Githira a piedi per pranzo. Finalmente troviamo i ghiros pita!!!! Mentre le bimbe mangiano il gelato, in un bel bar con aria condizionata lasciamo passare le ore più torride e intanto guardiamo alla TV il GP di motociclismo di Brno (grande Valentino!!!!!).
Poi, a piedi (la navetta non prende a bordo i cani) andiamo a visitare la città vecchia.
Nel giro di un'ora beviamo più di 3 litri d'acqua dal caldo! Però merita la fatica!
La cittadella è davvero incantevole e scopriamo che i negozianti sono anche onesti, in un posto così turistico, per 1,5 litri di acqua minerale FREDDA ti chiedono solo €0,70!
Nel pomeriggio ci spostiamo lì vicino, afd Agios Joannis.
Si torna indietro sulla statale per circa 3km poi si gira a destra all'indicazione poi ancora a dx, con una curva ad angolo acuto).
La spiaggia e il mare non sono granchè, ma tanto è solo una sosta "tecnica".
Non manca comunque la nostra "avventura", nel tentativo di mettersi in pari……………… Pietro si insabbia!!!! E di brutto!!!!
Ne usciamo, in retromarcia, usando i cunei e tavolette di legno, non senza l'aiuto di un camperista marchigiano e di uno bergamasco che con me spingono il muso del Millenium mentre Pietro va in retromarcia.

Lunedì 18 agosto 2003

Mattinata dedicata alle pulizie mentre le bimbe stanno in spiaggia. Alle 11 partiamo, poi facciamo spesa in un grosso supermarket.
Pranziamo lungo la strada poi proseguiamo all'interno per Sparta, quindi per Mystras. Qui Ira non può entrare, ma per fortuna troviamo posto per il camper all'ombra.
Entriamo dall'ingresso inferiore. Le rovine sono davvero incantevoli e ti ripagano della fatica.
L'ingresso costa €5 per gli adulti. Terminata la visita ripartiamo e percorriamo la stupenda strada in montagna che porta a Tripoli (che bel fresco!!) ma, quando alle 21 arriviamo a Mili per cenare in una taverna, c'è una tale cappa di caldo che di afa che Pietro vuole proseguire fino ad Epidauro, non senza esserci prima infilati a Nafplio dove però non ci fermiamo, perché per il "mio orso" ci sono troppe persone e troppi camper.
Alle 22.30 con le bimbe già adormentate, siamo nell'enorme e alberato parcheggio dell'antica Epidauro.
Dopo poco dobbiamo spostarci dal posto scelto perché parte l'innaffiatore automatico che ci costringerebbe a tenere le finestre chiuse. Non c'è vento e fino alle 3 di notte si fatica a dormire.

Martedì 19 agosto 2003

Visita ad Epidauro. Fantastico il teatro! Sorprendenti le prove di acustica.  E pensare che tutto ciò è stato costruito più di 2000 anni fa!
Il camper lo ritroviamo bello all'ombra e decidiamo di partire verso il mare. Prendiamo la direzione di Porto Elio, ma all'altezza di Didima, poco dopo il centro abitato, prendiamo un bivio sulla destra, dove un grande cartello azzurro, con una scritta gialla indica "Saladi Beach".
Saladi beach In fondo alla discesa (circa 5 KM) troviamo una bella baia di sassi bianchi (e conchiglie piccole che Camilla raccoglie) la cui vista dall'alto è rovinata dall'enorme casermone di un hotel (chiuso, ci hanno detto che non ha mai avuto successo) ma l'acqua è molto bella e possiamo parcheggiare proprio in riva al mare.
Ci sono anche due taverne, una proprio sul mare e una vicino all'hotel in disuso.
Passiamo la giornata al mare e la notte in compagnia di un motorhome austriaco, un westfalia tedesco e dei greci con tenda e roulotte.

Mercoledì 20 agosto 2003

Sveglia alla mattina verso le 8 dal caldo, tanto che facciamo un bagno prima di colazione.
Mattinata in spiaggia con Pietro che si diverte a cercare di aiutare un signore greco che si attacca alla corrente della chiesa per cercare di riparare la sua barca di legno.
Pranziamo e riposiamo, poi di nuovo in acqua, ma sia alza un vento fortissimo, quindi decidiamo di partire.
Al primo distributore sulla strada verso Porto Elio (Shell, sulla destra) facciamo gasolio e acqua (non potabile). Il paese di Porto Elio è una delusione, a parte le belle barche nel porto ed il fatto che compro un bel completino pareo e top turchesi per Camilla (con grande disappunto di Carolina).
Decidiamo quindi di proseguire ancora, ma fino ad Ermioni è praticamente impossibile scendere al mare (gli accessi sono monopolizzati da case, alberghi e camping). Continuiamo poi sulla strada che da Ermioni porta a Poros.
Anche qui i posti sono… lasciamo perdere, forse ci eravamo abituati troppo bene!!! Alla fine, visto che sta venendo buio, troviamo posto poco prima di Pigadia, in riva al mare prendendo uno sterrato sulla destra abbastanza ampio.
Il posto è orrendo, spiaggia sporca e mare torbido, ma è in pari, tranquillo e ventilato, così non soffriamo il caldo.
Siccome però è anche deserto, stanotte per la prima volta abbiamo messo la catena in cabina guida.

Giovedì 21 agosto 2003

Partiamo presto e lasciamo il camper a Galatas in un parcheggio in fondo al molo, a fianco di un parco giochi moderno e ben curato.
Giriamo per Galatas e in un negozietto mi compro delle ottime scarpe "da barca".
A piedi traghettiamo a Poros (€1,50 per tutti e 4) poi visitiamo il paesino, molto grazioso.
Facciamo anche diversi acquisti tra i quali delle ciabattine da spiaggia e un pareo rosa per Carolina…. Così è pari con Camilla.
Verso le 13 torniamo a Galatas (€1,00??) e ci fermiamo a pranzo lungo il molo in una deliziosa taverna, il cui nome, tradotto in italiano, è "Taverna delle Stelle" condotta da un ragazzo molto gentile (e la cui mamma sta in cucina) dove mangiamo (e bene) in 4 con €24, la consigliamo davvero.
Ripartiamo dopo pranzo e puntiamo diretti su Corinto. Andiamo, ovviamente a vedere lo stretto dal ponte stradale, anche se, purtroppo non vediamo passare nessuna grande nave, ma "solo" delle barche a vela.
Andiamo poi a vedere se ci sono posti per la sosta ad Isthmia e a Loutraki, ma non c'è nulla che ci soddisfi, così dopo Loutraki proseguiamo per Perahora, poi ancora verso Limni Vougliamenis. limni vougliamenis
Qui troviamo un posto delizioso, sulle rive del lago salato, c'è un ampio parcheggio proprio alla fine del lago, è sterrato e vediamo che ci sono già un camper italiano e un "accampamento" di greci.
In fondo al parcheggio c'è la taverna che serve ottimo pesce fresco (abbiamo visto la barca che al mattino lo portava). Andiamo a cena (€40) e chiediamo se ci sono problemi se dormiamo qui, ovviamente rispondono "no problem".
Parcheggiamo proprio in riva al lago.

Venerdì 22 agosto 2003

Siccome è un posto molto carino, decidiamo di fermarci anche oggi. Facciamo conoscenza con dei simpatici camperisti di Trieste la cui figlia, Alexia, di 10 anni, gioca tutto il giorno con le nostre due. Nel pomeriggio arriva anche…. Pierfranco di TI.
Dopo cena un film per le bimbe e altre chiacchere per noi.

Sabato 23 agosto 2003

Ci svegliamo presto, salutiamo la famiglia di Trieste (che va ad Atene) scambiandoci gli indirizzi per vederci poi in Italia. Poi anche noi ci muoviamo ma di poco, perché facciamo acqua (alla taverna) poi andiamo a Perahora a fare spesa e gasolio, torniamo poi indietro e andiamo proprio sulla punta a visitare l'Heraion ed il faro.
Il posto è molto bello e suggestivo. C'è una piccola baia in cui si fa il bagno in un'acqua cristallina e in mezzo ad antiche rovine, ma il parcheggio è piccolo, in pendenza e già molto affollato inoltre non è adatto ad una sosta prolungata con delle bimbe, visto il viavai di mezzi vari, quindi dopo un bagno torniamo sulla riva del lago salato.
Passiamo il pomeriggio tranquilli. Camilla gioca a lungo in acqua con Ira e con un Golden Retriever di due ragazzi che sono qui in tenda. Torniamo a cena alla taverna poi tentiamo divedere un po' di TV (mondiali di atletica) ma l'inverter fischia, quindi a letto.

Domenica 24 agosto 2003

Alle 4 Camilla si sveglia perché ha freddo. Pietro ha molto male ad un orecchio e si è anche gonfiato l'esterno. Gli metto le gocce, ma temo abbia una brutta otite.
Ci svegliamo alle 8. L'orecchio di Pietro è molto gonfio quindi lo convinco a cercare un medico.
Andiamo a Corinto, dove probabilmente troveremo un Pronto Soccorso. Infatti, proprio sulla strada che entra a Corinto, dopo circa 1km, sulla destra c'è l'ospedale.
Pietro viene visto subito dal medico, che però decide di fargli le analisi del sangue quindi si dovrà aspettare per i risultati. Mentre aspettiamo (nemmeno tanto, dalle 11 alle 14) vado più volte al camper (parcheggiato lungo la strada) sia per far scendere Ira e farla anche bere sia per far passeggiare le bimbe che si annoiano.
Alle 13.30 porto le bimbe al bar dell'ospedale, dove mangiamo dei bei panini. Andiamo poi con Pietro in farmacia a comprare gli antibiotici che dovrà prendere, è proprio una brutta otite, basta giri con la maschere per lui, potrà solo bagnarsi fino al collo!!!
Ci dirigiamo ora verso l'antica Corinto. Prima della visita vorremmo vedere la F1, ma l'inverter fischia ancora, per cui nulla. Proviamo anche a riposare, ma anche all'ombra fa un caldo tremendo. Dopo un visita veloce ripartiamo (almeno in marcia gira un po' aria…!!!) e percorriamo la vecchia strada costiera che porta a Patrasso. C'è una cappa di afa terribile e poi, anche se l'acqua è bella con fondo di ciottoli, fino a Xilocastro non ci sono possibilità di sosta per i nostri mezzi, se non lungo la strada (tra l'altro non molto larga). Dopo, notiamo due taverne con un parcheggio in riva al mare e anche un altro piazzale che potrebbe andare bene, ma abbiamo già deciso la nostra meta e non ci fermiamo.
A Trapeza prendiamo il bivio a sinistra per Kalavrita.
In 32 km, per una strada "da paura" si sale parecchio. Passata Kalavrita, vediamo il sacrario di questa "Marzabotto greca", dove il 13 dicembre 1943 i tedeschi uccisero tutti i maschi con più di 13 anni (più di 1400 persone) e dove donne e bambini si salvarono solo perché un ufficiale austriaco aprì le porte della chiesa dove erano stati rinchiusi……. Riflettiamo di nuovo a quanto sia crudele a volte quella bestia che chiamiamo "uomo"……!!!! Spieghiamo alle bimbe (soprattutto a Camilla) cosa significa questo posto perché riteniamo giusto che conoscano certi avvenimenti storici, sperando che così crescano come persone amanti della pace…!!!
Continuiamo ancora a salire perché la nostra meta finale è la stazione sciistica che è 17km dopo Kalavrita.
Arriviamo proprio in cima. Appena giunti sul piazzale degli impianti, a destra, c'è un rubinetto di acqua freschissima e buonissima.
Parcheggiamo sul lato opposto del piazzale.
Tiriamo fuori felpe e pantaloni lunghi e andiamo a fare una bella passeggiata montana. Vediamo arrivare sul piazzale, da lontano, tre camper, ma dopo 10 minuti se ne vanno e restiamo da soli.
Tornati al camper vediamo, sotto al Millenium Falcon, un cucciolo di cane che piange. E' davvero piccolino (avrà due mesi) e Camilla parte subito "al salvataggio" e va in camper a prendere dell'acqua e dei croccantini di Ira per dargli da mangiare. Per fortuna quasi subito arrivano con un trattore dei pastori, che lo stavano cercando, e lo riportano a casa. Meno male, perché altrimenti ce lo dovevamo sicuramente portare a casa…!!!!!!
Passiamo la notte in completa solitudine.
Malgrado le finestre tutte chiuse, abbiamo dormito con la tuta, che bello!!!!

Lunedì 25 agosto 2003

Sveglia in mezzo alle pecore e alle capre verso le 9.00.
Del resto con il fresco si dorme meglio.
Scendiamo dalla stazione sciistica e andiamo ai "laghi nella Grotta" molto carini e curiosi, ma anche cari (€17,50 due adulti e una bambina) La guida ci spiega in inglese come sono stati scoperti e organizzati per la visita.
Scendiamo di nuovo a Kalavrita e sulla strada vediamo ben quattro falchi, molto da vicino, due di loro sono veramente grandi. Dopo Kalavrita scendiamo in direzione di Diakotfo, ma prima ci fermiamo a comprare miele e pappa reale da un apicoltore lungo la strada.
A Egio compriamo dei panini per il pranzo. Il caldo è di nuovo moto pesante. Siccome questo tratto di costa non sembra fare molto al caso nostro, dopo esserci fermati in un piccolo porto per mangiare, andiamo a Rio e alle 15.10 siamo sul traghetto che ci riporta in "continente" (€11,00) perché vogliamo andare a cercare la "Krioneri" descritta in vari itinerari.
Grazie all'indicazione di un benzinaio la troviamo: bisogna andare a sinistra sulla statale quando si sbarca ad Andirio, poi dopo circa 10km sulla sinistra si trova il bivio per Galatas-Krioneri.
Quando arriviamo a Krioneri ci sono già tre camper italiani nella stradina che porta alle taverne, ma ci dicono che non si fermeranno per la notte perché erano a Lefkada sotto una parete di roccia durante il terremoto e addirittura al camper di un loro zio, un masso ha distrutto la cabina guida, quindi non si sentono tranquilli in questo posto.
Noi ci sistemiamo in un praticello proprio sulla spiaggetta di fianco all'uscita del fiumiciattolo gelato e sotto la roccia a strapiombo
Ceniamo in camper, guardiamo i mondiali di atletica, poi a dormire.

Martedì 26 agosto 2003

Sveglia alle 9.00, grazie al fatto che la montagna ci fa ombra.
Tutta mattina in spiaggia. Pranzo in camper poi ci riposiamo mentre le bimbe giocano alle esploratrici creandosi un accampamento dietro al camper.
Facciamo tutto il pomeriggio dentro e fuori dall'acqua delle sorgenti (fredda ma tonificante) che è molto piacevole per togliersi di dosso il sale.
Sul tardo pomeriggio viene nuvolo. E' la prima volta che ci succede qui in Grecia. Per cena preparo un po' di pasta alle bimbe mentre Pietro va a comprare delle pite per noi in paese (mi ricordo che tanti anni fa quando venimmo in Grecia erano molto più diffuse, quest'anno abbiamo faticato a trovarle).
Fatichiamo a dormire, fa molto caldo e c'è moltissima afa e umidità.

Mercoledì 27 agosto 2003

Alle 3 di notte ci svegliamo perché sentiamo che sta arrivando un temporale molto molto forte e siccome siamo parcheggiati proprio sotto la parete di roccia a strapiombo, circondati da alberi e da pali della luce, decidiamo di spostarci.
Andiamo in direzione della statale, anche per allontanarci dalla parete rocciosa che incombe su di noi. C'è un vento laterale fortissimo e piove talmente forte che entra l'acqua anche dall'aeratore del bagno.
Troviamo un punto lontano da alberi e pali elettrici e ci fermiamo per un po' in mezzo alla strada circondati da un canneto con luci e doppie frecce accese, aspettando che passi il peggio. Le bimbe dormono. Stiamo fermi sulla strada più di mezz'ora mentre le macchine dei greci ci superano andando come matti anche se è in corso praticamente un uragano!
Quando ci sembra che la pioggia si sia un poco affievolita e anche il vento è calato, ripartiamo e dopo circa 3km troviamo un benzinaio con un grande piazzale. Ci ripariamo per il resto della notte sotto la sua pensilina.
Alle 7 Pietro si sveglia e sposta il camper a lato del piazzale in modo che quando il benzinaio arriva non siamo d'impiccio. Pioviggina ancora, ma il peggio è passato.
Una volta tutti svegli ci dirigiamo ad Andirio per tornare nel Peloponneso. Alle 10.30 riprendiamo la nave (€11) il mare è mosso, ma per fortuna è un viaggio breve. Alle 12.30 siamo a Patrasso e ci fermiamo a fare la spesa in un grande supermercato, poi facciamo gasolio e acqua e alle 13.30 ci dirigiamo al porto.
Mangiamo in camper nei pressi dell'imbarco, poi Pietro porta Ira a fare una bella passeggiata in modo che abbia meno problemi possibili nella traversata. Alle 15.15 stiamo ancora aspettando di salire (ci avevano raccomandato di essere all'imbarco 3 ore prima).
Finalmente alle 16 ci fanno salire (anche stavolta vicino ai finestroni) e alle 17.30 (un po' in ritardo) si parte.
A questo punto andiamo tutti a fare una doccia nei bagni della nave (pulitissimi) poi facciamo un bel "giro turistico" con relativa sosta a contemplare il mare comodamente seduti all'aperto nel ponte più alto.
Torniamo poi al camper per una cena fredda. Serata tranquilla.

Giovedì 28 agosto 2003

Verso l'una di notte ci svegliamo perché salgono a bordo da Igoumenitsa, poi ci riaddormentiamo, anche se non è che si dorma benissimo (il mare è un po' mosso).
Alle 6.00 ora italiana mi alzo e provo a vedere se Ira riesce a fare un bisognino… le sembra di essere in un pavimento e non fa nulla (l'abbiamo abituata troppo bene). Alle 8.15 siamo a Brindisi e alle 9.00 sbarchiamo.
Partiamo subito. Alle 11 imbocchiamo la A14 a bari, direzione Bologna. Fino a Pescara tutto ok, anche se nella prima area di servizio in cui ci fermiamo per comprare qualcosa per pranzo dobbiamo desistere perché è "invasa" da almeno 5 bus di turco/tedeschi (sono le 13.30).
Abbiamo beccato il rientro in massa dei turchi verso Francia e Germania!!!! Anche l'area dopo è piena, ma riusciamo a comprare dei panini e delle Coca Cola. Quando alle 14.30 ripartiamo guido un po' io così Pietro può riposare (anche se mi rompe…………. Sembra un padre col figlio diciottenne che sta prendendo la patente……….. che ho da 20 anni!!!! Ancora un po' e lo mandavo a remare).
Il traffico diventa un inferno ci sono continue code e colonne. Alle 18 usciamo a Fano (e ci scambiamo di nuovo alla guida) perché l'A14 è bloccata fino a Pesaro.
Ancora code, tanto che siamo a Rimini Nord solo dopo le 19.30. Che incubo! E pensare che speravamo, rientrando di giovedì………………..
A Imola usciamo definitivamente dall'A14 e facciamo la via Emilia fino a casa, dove arriviamo alle 21.30.

In attesa del prossimo viaggio…………………!!!!!


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