IMPRESSIONI
DI GUIDA
L’Husqvarna
CR 125 ’99 e’ una moto a mio avviso un po’ diversa, soprattutto nel
motore, rispetto alla concorrenza giapponese.
Ciclisticamente
parlando, la moto è un po’ difficile da capire, quando si sale in sella per
la prima volta si fa un po’ di fatica per bilanciare la moto nei punti più
difficili; anche io ho impiegato un po’ di tempo a capire la posizione giusta
del corpo rispetto alla moto su certi tipi di passaggi; poi grazie ad una
leggera modifica su forcelle e ammortizzatore, grazie alla modifica
dell’altezza del manubrio e grazie anche a qualche bella caduta le cose sono
andate migliorando.
La
forcella senza alcuna modifica presentava infatti qualche difetto, era cioè
molto scorbutica sui terreni sconnessi e soprattutto sulle buche pre e post
curva tipiche dei campi da cross.
Variando
la regolazione dei freni idraulici si otteneva qualche miglioramento nei buchi
però quando si atterrava da certi salti la forcella tendeva a chiudersi a pacco
provocando dei fastidiosi colpi alle braccia.
Dopo
la modifica, invece, (sostituzione delle lamelle delle valvole) la moto e’
nettamente migliorata, la forcella risulta infatti molto più dolce e a seconda
delle regolazioni gli ammortizzatori anteriori cominciano
a rallentare già da inizio corsa
e non come prima, quando frenava da metà corsa in poi; e di colpo.
Un’ulteriore
modifica l’ho fatta alzando di venti millimetri la posizione del manubrio,
questo perché io sono abbastanza alto, dovevo curvare troppo la schiena per
stare nella posizione giusta e secondo
motivo per alleggerire leggermente l’avantreno della moto, una modifica
che è molto personale e consiglio solo a chi come me è molto alto.
La
moto adesso risulta essere molto più stabile in ingresso e uscita di curva.
Nei
dritti veloci invece bisogna non aver paura e tenere aperto, stare con il peso
del corpo spostato indietro, altrimenti quando si passa sui buchi il manubrio
tende a sbacchettare leggermente, ma del resto non siamo mica in autostrada ed
è su questi terreni che la moto da il meglio di se.
Nelle
curve veloci ha un comportamento eccellente, se si prende decisi l’appoggio e
si butta giù la moto senza paura si può aprire tranquillamente la manetta e si
esce di curva velocissimi; nelle curve
strette è importantissimo dare particolare cura all’impostazione della
curva stessa, la moto tende a scomporsi nell’ingresso e bisogna affidarsi al
motore per uscire nel migliore dei modi aprendo il gas al massimo o si rischia
di subire troppo gli effetti di una brutta impostazione di curva.
Negli
altri passaggi (salti, salite, discese) la moto si comporta poi discretamente,
buone le sue reazioni su tutti questi passaggi, solo un appunto per le discesa
specie se molto ripida ma questa è notevolmente migliorata da quando ho alzato
il manubrio, perciò consiglio a tutti di variare l’altezza di questo sino a
trovare il giusto assetto (del resto siamo tutti diversi ed è impensabile che
la casa madre abbia settato la moto per noi).
Mediocre
e’ invece l’impianto frenante per dar vita a delle belle staccate, infatti,
bisogna avere le braccia (soprattutto il destro) molto riposate e tirare la leva
del freno anteriore con tutta la forza e questo comporta l’affaticamento
immediato del braccio che dopo pochi giri è tutto indolenzito,
se non si vuole incappare in dei dritti paurosi siamo costretti a
staccare molto prima.
Passando
ora alla descrizione del motore posso dire di non avere difetti da elencare; è
la cosa meglio riuscita di tutta la moto, è sempre pronto già dai bassi regimi
e anche sottocoppia ha una forza impressionante e cosa secondo me molto
importante è la sua regolarità di erogazione non ha infatti quello scalino di
potenza quando si arriva sul regime di coppia massima.
Pur
essendo 125 tira già prima del regime di coppia, in uscita di curva basta
toccare leggermente la frizione che si sente il motore salire di giri e continua
a salire anche se si insiste sulla stessa marcia garantendo al pilota degli
allunghi eccezionali.
Molto
forte è anche nelle partenze; quando sono dietro al cancelletto, nel momento
della partenza, tengo il motore sottocoppia e lascio la frizione in modo che la
ruota dietro riesca a far presa, nel momento in cui la moto comincia a muoversi
spalanco l’acceleratore e infilo le marce una dopo l'altra, vi posso
assicurare che anche avendo pochissima esperienza, in gara alla prima curva
siete nei primi cinque; poi quello che succede dopo è un’altra storia.
SCHEDA
TECNICA:
|
MOTORE: |
TIPO: |
MONOCILINDRICO
A DUE TEMPI RAFFREDDATO A LIQUIDO |
CILINDRATA: |
CMC 124.8 |
ALESAGGIO: |
MM 54 |
CORSA: |
MM 54.5 |
CAMBIO
VELOCITA’: |
A
6 RAPPORTI CON INGRANAGGI SEMPRE
IN PRESA |
RAPPORTO
DI COMPRESSIONE: |
8.8:1 |
ALIMENTAZIONE: |
CARBURATORE
‘’MIKUNI’’ TMX 38 MM |
TRASMISSIONE: |
RAPPORTO
TRASMISSIONE PRIMARIA: |
|
RAPPORTO
TRASMISSIONE SECONDARIA: |
|
FRIZIONE: |
MULTIDISCO
IN BAGNO D’OLIO CON COMANDO MECCANICO |
TELAIO: |
TIPO: |
MONOTRAVE
IN ACCIAIO IN TUBI A SEZIONE CIRCOLARE ;TELAIETTO POSTERIORE IN LEGA DI
ALLUMINIO |
INTERASSE: |
MM 1447 |
SOSPENSIONE
ANTERIORE: |
FORCELLA MARZOCCHI DIAM.STELI 46MM
TELEIDRAULICA A STELI ROVESCIATI E PERNO AVANZATOCON REGOLAZIONE DEL FRENO
IDRAULICO IN ESTENSIONE E COMPRESSIONE |
SOSPENSIONE
POSTERIORE: |
SACHS
PROGRESSIVA ‘’SOFT-DAMP’’CON MONOAMMORTIZZATORE
IDRAULICO;REGOLAZIONE PRECARICA MOLLA;2 FRENI IDRAULICI IN
COMPRESSIONE(ALTA E BASSA VELOCITA’) E UN FRENO IDRAULICO IN
COMPRESSIONE |
PNEUMATICO
ANTERIORE: |
80/100 21’’ |
PNEUMATICO
POSTERIORE: |
100/90
19’’ |
FRENO
ANTERIORE: |
BREMBO
DISCO 260 mm |
FRENO
POSTERIORE: |
BREMBO
DISCO 220 mm |
PESO
A SECCO: |
89.5
KG |
Autore: Francesco Corallo
|