Comparativa
enduro 2003: la classe (450) non è acqua
Chi
pensava che il massimo delle enduro 4 tempi fossero le grosse 600 ha dovuto in
questi ultimi anni ricredersi. Da quando Yamaha ha presentato la WR 400 (poi 426
e ora 450), la cilindrata intermedia ha conosciuto un successo commerciale ed
agonistico incredibile. Oggi le vere regine dell'enduro sono loro, le 450.
In
questa comparativa avremmo voluto anche la Honda HM CRF 450 E e la Husqvarna TE
450. Purtroppo la prima non era disponibile e la seconda non è ancora in
normale produzione. La curiosità però incalza e così abbiamo voluto fare un
primo confronto fra la nuova KTM EXC 450
(model year 2003 ma nei concessionari già da luglio!), la Yamaha
WR 450 F (tutta nuova nonostante l'apparenza) e l'ambiziosa Gas
Gas FSE 450 ad iniezione elettronica.
Come
sono fatte
I giapponesi le moto le
sanno fare. E bene. Questa Yamaha WR-F
lo conferma ancora una volta. Basta guardarla da vicino e smontare le
sovrastrutture per scoprire la perfezione
degli accoppiamenti, la qualità
delle fusioni meccaniche e la morbidezza
delle parti in gomma. Per non parlare poi delle "chicche" come la
bobina
integrata nella candela e la pompa freno posteriore con serbatoio olio
integrato.KTM si impegna molto e avvicina a grandi passi
questa grande qualità:
verniciature ben fatte ed ottima componentistica (manubrio e frizione idraulica
Magura, carburatore Keihin FCR, accensione Kokusan e scarico in lega leggera).
La EXC inoltre è quella che pesa meno, 117 kg, anche c'è da segnalare che
sulla WR, l'eliminazione del vaso di espansione del liquido refrigerante (chi
corre lo leva), il silenziatore e la sosituzione del silenziatore e della corona
con altri in lega leggera, fanno risparmiare circa 2 kg (rispetto ai 118,6 kg da
noi rilevati).Gas Gas. L'impegno
si vede ma certi particolari non possono sfuggire: impianto elettrico
disordinato, scarico con brutte saldature, plastiche mal rifinite, porosità
delle fusioni e poca attenzione a particolari cari invece agli enduristi, come
il serbatoio, sulla Gas Gas laborioso da sganciare, la sella, di non immediato
rimontaggio e gli accoppiamenti, poco precisi. La volontà di migliorare si vede dalla componentistica di alto
livello: cerchi smussati e freni Nissin (tranne i dischi NG costruiti in Spagna
che inficiano l'efficacia di pompa e pinza), raffreddamento con elettroventola e
piastre di sterzo ricavate dal pieno. Insomma, è ancora lontana dalla migliore
concorrenza ma non così indietro da farla considerare inefficace.Tanto ben
di Dio ha un prezzo salato: Yamaha 8.550euro, KTM 8.250, Gas Gas 8.480 euro.
KTM
Rispetto
alla precedente 400, la "moto arancione" è cambiata molto
recuperando tutti quei piccoli difetti riscontrati dall'esigente clientela. Quel
motore che era troppo aggressivo a
b ssalire di giri e senza allungo in fuorigiri ora è davvero perfetto. Adesso la
forcella lavora egregiamente; il
freno anteriore è a punto quanto a potenza e modulabilità, la
frizione non strappa più e il monoammortizzatore
tiene la ruota incollata a terra anche nelle discese affrontate con
decisione.L'endurista
"navigato" può veramente portarla
in gara così com'è. Con un avantreno
così svelto e rapido da inserire in curva, le svolte a 180° sul paletto ti
fanno sentire un campione del mondo per quanto avvengono rapidamente. La
posizione di guida è semplicemente perfetta, avanzata e con le gambe che
fasciano i fianchi stretti, in più il manubrio alto permette un'efficacissima
guida in piedi. Per le sospensioni ora non c'è più bisogno delle amorevoli
e costose cure di uno specialista, già così il comportamento è più che
dignitoso. Insomma, questa KTM EXC 450 ci ha soddisfatti, il motore spinge forte, l'assetto è rigoroso e così com'è è già
tremendamente efficace.
Le impressioni dei tester di
motociclismo
Paolo
Bergamaschi: E' come un purosangue,
per scoprire quanto ti può dare devi imprimerle un ritmo da gara. Perfetta la
posizione di guida che porta naturalmente a guidare in piedi. Maneggevole negli
inserimenti, stabile su tutti i percorsi, è
potente ma non "sgarbata"
e con un allungo da supermotard. Fantastica l'assenza del freno motore,
particolarmente apprezzabile nei frequenti apri-chiudi. Sorprendenti le
sospensioni, ci vorrebbe solo un pizzico più di scorrevolezza alla forcella.
Potenti e modulabili i freni. Ottimo il cambio, accoppiato ad una frizione
idraulica che potrebbe essere più morbida ma è modulabilissima
Roberto
Ungaro: Guidandola si ha la sensazione
di avere il perno della ruota anteriore tra le mani. Il controllo in piedi sulle
pedane è favoloso. L'avantreno sembra fin troppo reattivo, poi quando decidi di
fare sul serio asseconda ogni manovra. Nelle svolte strette "sul
paletto" gira come una 250 e sul veloce invita a insistere col gas. Ha
potenza e trazione in tutte le marce. La forcella lavora bene e si frena con un
dito. La frizione idraulica è stupenda per modulabilità. E' davvero una moto
"pronto gara".
GAS GAS
5 mm in più
possono bastare per rovinare un apprezzabile equilibrio. Sono i 5
mm in più dell'alesaggio della Gas Gas, che da 90 passa a 95 mm. La versione
2002 di 400 cc ci aveva favorevolemte colpito per quanto rappresentava la
vera enduro. Le
concorrenti si sono evolute e lei ha perso il passo. Portarla ad
un buon livello è naturalmente possibile ma comporta interventi il cui costo
non è giusto sia a carico del cliente che ha già pagato un prezzo di per sé
già alto.Quello che più ci era piaciuto della versione di
400 cc era il bilanciamentomaggior
potenza e l'aumentato peso hanno compromesso
il comportamento delle sospensioni, prima scorrevoli e confortevoli, ora troppo morbide. Il freno
anteriore ha una corsa eccessiva ed il posteriore è poco modulabile. Pompa
idraulica e pinza sono Nissin, è quindi probabile che la tubazione ed i dischi
della spagnola NG non siano allo stesso livello qualitativo. Quello
che non ha perso è la proverbiale precisione dell'avantreno, sincero in
ogni condizione asseconda la voglia di aprire il gas in tutte le condizioni ma le
reazioni ai cambi di direzione sono lente. E' rapida a scendere in piega ma poi più dura delle altre a tornare su.
I problemi maggiori li abbiamo riscontrati nel motore: l'erogazione è "breve" e manca di allungo e considerando
cosa sono riuscite a fare Honda e KTM sui loro monocilindrici 450, c'è
troppo freno motore. C'è l'avviamento elettrico che però a volte rifiuta e
costringe ad usare la pedivella. Apprezzabile quindi lo sforzo di dotarla dell'iniezione elettronica
ma una messa a punto è quanto mai necessaria.
Le impressioni dei tester di
motociclismo
Paolo
Bergamaschi: E' perfetta per il
giretto domenicale. Ha la ciclistica del precedente modello ma non l'equilibrio
perché l'aumentata potenza ha dato vita a difetti prima inesistenti.
Nell'apri-chiudi disturba parecchio l'eccessivo freno motore,
soprattutto
guidando in piedi sulle pedane. Il motore è pigro a prendere giri ma in
compenso garantisce buona trazione. Nonostante l'elevato peso (123 kg) è
stabile e discretamente maneggevole. La forcella Marzocchi Shiver 45 è morbida
il giusto ed è sensibile anche alle piccole asperità. L'Ohlins posteriore ha
una prima escursione ottima poi però sembra indurirsi di colpo e murare. I
freni sarebbero ok se non fosse per una probabile "incompatibilità"
tra la pompa e pinza Nissin ed i dischi spagnoli NG.
Roberto
Ungaro: Provando solo lei il giudizio
è più che positivo. Se ne apprezza la frizione morbida, la forcella e
l'erogazione piatta. E' un po' larga di serbatoio e più pesante delle altre,
però, a parte il forte rumore di aspirazione non è male. Nella comparativa però
c'erano anche KTM e Yamaha… Nelle svolte a 180°, sul paletto, è dura da
buttare giù e dura da tirare su; ci vuole forza e decisione. Sul veloce invece
scende in piega rapidamente. In salita, l'alleggerimento dell'avantreno crea
qualche affanno nel mandarla dove si vuole. Lo scarico ha un bel rumore ma la
potenza non soddisfa. C'è troppo freno motore e in allungo è carente. Strano
il comportamento del mono Ohlins. Morbido all'inizio, si indurisce
improvvisamente. Lunga la corsa del freno anteriore.
Yamaha WR
Se avete una vecchia Honda XR
600 o una TT600 con cui fate escursioni in fuoristrada, anche in due, potreste
tranquillamente passare alla nuova Yamaha WR 450 F (se solo avesse le pedane per
il passeggero). A dispetto del fatto si tratti di un mezzo specialistico, il
rumore di aspirazione, scarico e di meccanica è civilissimo, l'avviamento elettrico è sempre pronto
e la notevole potenza è erogata in maniera assolutamente gestibile da
piloti di qualsiasi esperienza.Rispetto alla KTM è meno maneggevole
ed il motore è meno "elettrico" ma ha
un'erogazione efficacissima
nonostante la risposta sia molto pronta fin dalla prima apertura del gas. I
piloti più smaliziati potranno trovare un po' morbida la molla del
monoammortizzatore. Sostituendola con una più dura si guadagna in
maneggevolezza perché si alza il retrotreno e si riduce l'avancorsa. Unico
appunto alla frizione dall'intervento
poco progressivo. Migliorata tantissimo la forcella
Kayaba che ora è tanto scorrevole da sembrare messa a punto da uno
specialista!
Le impressioni dei tester di
motociclismo
Paolo
Bergamaschi: l'occhio inesperto la può
scambiare per la precedente 426, in realtà è tutta un'altra moto. Tutto
l'assetto, grazie anche alla nuova posizione di guida, è decisamente più
caricato in avanti. E' leggera e maneggevole, con un motore
che quasi imbarazza
per quanto è potente. Poi però, nel momento del bisogno, c'è un gran gusto a
ruotare la manetta. Il bello è che ha anche "schiena", un filo meno
della KTM ma superato un attimo di incertezza sale di giri con veemenza. La
frizione non è precisa né morbida e cambia comportamento a seconda di quanto
la si stressa. Buone le sospensioni per morbidezza e scorrevolezza. Ridotto il
freno motore ma non ancora a livello di KTM e Honda CRF. I freni sono
all'altezza, soprattutto l'anteriore, molto potente.
Roberto Ungaro: E' cambiata ma è sempre lei, la WR. Perfetta l'ergonomia e un portento
il motore, vuotino a metà e poi con un allungo entusiasmante. La forcella
Kayaba è decisamente migliorata mentre il mono posteriore è rimasto
flaccidino. I freni, per quanto migliorati, non sono ancora all'altezza degli
impianti di Honda e KTM. Sotto stress la frizione soffre un po' cambiando il
punto d'attacco. Precisa, "affilata", incredibilmente versatile,
soddisfa l'escursionista tranquillo come il pilota di alta classifica. Quanto a
qualità costruttiva poi non teme paragoni; dopo due volte la smonti e rimonti
ad occhi chiusi.
Tratto dal sito
della rivista MOTOCICLISMO
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