Yamaha 2003
YZ-WR 450: Motore
L'incremento
della cilindrata è stato ottenuto con una maggiore
corsa del pistone, passata da 60,1 agli attuali 63,3 mm., cosa che ha
allungato l'altezza del cilindro, maggiore di 2,15 mm. A dir poco ubriacante la
"danza" delle misure che sono state modificate: l'altezza generale del motore è scesa di 5 mm, la nuova testata è
più bassa di 7 mm grazie a valvole più corte, la distribuzione ha un ingombro inferiore di 3 mm, il pistone (ora
forgiato) ha mantello ridotto di 1,6 mm, peso inferiore del 6% e spinotto dal
diametro inferiore di 1 mm. L'albero
motore ha massa volanica inferiore del 20% per dare un riposta "stile
2T" ed il cambio è ora a 4 rapporti
(5 sulla WR). Per la prima volta su una moto da fuoristrada la
pipetta della candela integra la bobina d'accensione: ne beneficiano peso ed
ingombri.
Il
carburatore è un Keihin FCR 30 con taratura modificata e miglior tenuta della cassa
filtro. Lo starter a caldo è comodamente posizionato sul manubrio. Sulla YZ è
stata alleggerita la leva d'avviamento ed il
decompressore è ora automatico. Il circuito di lubrificazione a
carter secco contiene 1200 cc di olio (-20% rispetto al precedente) con
tubazioni in alluminio anziché acciaio. Sempre sulla
YZ, collettore e fondello marmitta sono ora in titanio.
Sulla WR c'è finalmente l'avviamento
elettrico. Le differenze rispetto alla YZ riguardano ovviamente l'impianto
elettrico, che deve supportare la fanaleria, la presenza del cavalletto
laterale, la carburazione, la taratura delle sospensioni, l'impianto di scarico (silenziato), impianto di raffreddamento
(radiatori maggiorati), ruota posteriore
da 18 pollici anziché 19 e serbatoio da 10 litri anziché 7 come sulla YZ.
YZ-WR
450:
Ciclistica ed estetica
Ora
però la trave superiore è in acciaio di
altissima qualità e Yamaha dichiara che sia addirittura più leggero dei telai
in alluminio della concorrenza (Cannondale 440 e Honda CRF 450). L'acciaio
speciale in questione sarebbe più resistente del 25% rispetto al conosciuto
cromo-molibdneno usato finora. Con il nuovo telaio è stato anche ridotto l'interasse di 5 mm a tutto vantaggio
dell'agilità. Il forcellone, sempre in
lega leggera (come il telaietto reggisella) ha ora sezioni diverse.
Suscita
qualche perplessità il silenzio riguardo le sospensioni. Vengono
dichiarate solo nuove molle (più leggere) per forcella e monoammortizzatore
ma nulla è stato detto se i problemi di scorrevolezza della prima e di costanza
di rendimento del secondo sono stati risolti.
Tutte nuove le sovrastrutture. Il
serbatoio della YZ è più piccolo e più basso del precedente, il piano sella
è più piatto ed i convogliatori d'aria dei radiatori sono più ampi per una
maggiore efficacia.
YZ-WR
250 4T
Come
sulla 450 anche sulla piccola 250 cross troviamo decompressore automatico, starter
per avviamento a caldo sul manubrio, bobina
di accensione integrata con la pipetta, volano
efficace e tutti gli aggiornamenti di ciclistica, tranne il telaio con
acciaio speciale, della versione di maggior cubatura.
Le
2T YZ 125 e 250 sono state volutamente "trascurate". Come per le 4T pinze
e pompe freno sono Nissin, le tarature delle sospensioni sono state riviste
ed il telaio è stato irrobustito. Il
motore della 125 ha ricevuto modifiche a pacco lamellare, rapporti del
cambio e luci del cilindro. La 250 ha una
diversa espansione (più corta) e luce di scarico più alta di 0,4 mm.
Secondo e terzo rapporto sono ora più vicini (seconda allungata) e l'albero
motore ha subito modifiche volte ad
aumentarne l'affidabilità.
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