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Manutenzione
della catena di Luigi Loreto, Agosto 2000. di
Luigi Loreto, Agosto 2000 La
manutenzione della catena di trasmissione secondaria, qui di seguito chiamata
solo catena, è una delle operazioni indispensabili per il corretto
funzionamento complessivo del motociclo. La
sua funzione è quella di trasferire il moto dall'albero di riduzione primaria
alla ruota posteriore tramite due ingranaggi: il primo, pignone, è calettato
sull'albero primario, mentre il secondo è calettato al mozzo della ruota
posteriore. Il complesso di questi tre organi si chiama "trasmissione
secondaria". In
termini strettamente tecnici l'efficienza meccanica del complesso è piuttosto
vicina al 100% se il tutto è mantenuto in perfetto stato di funzionamento
mentre si riduce drasticamente (può arrivare anche al di sotto dell' 80%)
qualora insorgano attriti aggiuntivi dovuti:
Nel
caso di trasmissioni montate su moto da fuoristrada (cross, enduro, short track,
trial) il problema della manutenzione della catena diventa piuttosto evidente in
quanto esse sono portate a lavorare in condizioni ambientali difficili: sono
esposte all'azione logorante di polvere, sabbia, fango, etc. Ne
risulta che gli intervalli di manutenzione si riducono notevolmente: a volte se
le condizioni sono particolarmente difficili l'intervallo di manutenzione si può
ridurre anche a solo un centinaio di Km. La
pena più severa da pagare in caso di negligenza nell'effettuare la regolare
manutenzione è quello di un rapido deterioramento degli organi in movimento con
la conseguente perdita di efficienza e nei casi più gravi la rottura di uno o
più di questi organi. Il
concetto fondamentale è che non dovrebbe esistere attrito tra il perno e il
rullino della maglia della catena: questi due "cilindretti" sono
coassiali e una coppia di essi costituisce una maglia della catena (figura 1).
Le maglie sono unite fra di loro da giunti. Mentre il rullino (cilindretto
esterno) va ad incastrarsi nella "gola" dell'ingranaggio, il
perno(cilindretto interno) ruota e permette alla catena di
"avvolgersi" intorno agli ingranaggi. Pertanto la coppia resistente
(in definitiva le perdite per attrito) è generata dall'attrito tra rullino e
perno. L'unico
modo per ridurre l'attrito è quello di inserire un velo di lubrificante tra di
essi e fare in modo che durante il funzionamento non vada perso o non venga
"miscelato" con sporcizia e detriti. Purtroppo questo avviene e quindi
risulta necessario periodicamente ripristinare questo velo di lubrificante.
figura 1 Esistono
fondamentalmente due tipi di catene:
Va da
se che esiste un bilanciamento tra durata e prestazioni: mentre le prime
presentano un attrito minore a causa della mancanza di guarnizioni in gomma, che
in definitiva impediscono alle maglie di ruotare le une sulle altre, le seconde
tendono a "trattenere" il lubrificante più a lungo con conseguente
allungamento dell'intervallo di manutenzione. Recentemente
sono state introdotte sul mercato delle catene cosiddette "X-ring" a
causa della forma non convenzionale delle guarnizioni: esse sono mediamente più
costose delle normali "O-ring" ma promettono prestazioni superiori a
causa della minore superficie d'attrito tra guarnizione e giunto. Per la nostra
trattazione esse sono in tutto e per tutto identiche alle tradizionali
"o-ring". Riassumendo:
-
senza o-ring: prestazioni superiori ma manutenzione più frequente - con
o-ring: prestazioni inferiori ma manutenzione meno frequente Si
capisce quindi la differenza di destinazione d'uso dei due tipi: - in
una specialità come il cross, in cui contano soprattutto le prestazioni a breve
termine, di preferenza si impiegano catene senza o-ring; -
nelle specialità come l'enduro o il fuoristrada amatoriale, dove conta
l'affidabilità e la costanza di rendimento, di preferenza si impiegano catene
con o-ring. Naturalmente
il trattamento per la manutenzione dei due tipi di catena è differenziato. Catene con o-ring:
qui l'importante è salvaguardare l'integrità degli o-ring. Per cui: ·
Non dirigere mai direttamente sugli
o-ring il getto d'acqua ad alta pressione della idropulitrice; ·
Nel caso che ci fosse molto sporco
attaccato sulla catena procedere all'insaponamento della catena con uno
spazzolino morbido a setole di nylon e al successivo abbondante risciacquo con
acqua non ad alta pressione; ·
Procedere all'ingrassaggio della catena
con gli appositi prodotti spray (quelli specifici per le catene con o-ring): non
esagerare con il quantitativo perchè un eccesso di lubrificante sulla
superficie esterna della catena tende ad "attirare" lo sporco e non
penetra dove invece deve andare; questo velo di lubrificante serve a tenere
morbidi gli o-ring e basta; rimuovere l'eccesso di prodotto con uno straccio
asciutto; ·
Non usare mai prodotti solventi a base
di petrolio tipo benzina, petrolio rettificato e simili perchè hanno la
tendenza a "corrodere" gli o-ring. Catene senza o-ring:
qui l'importante è rimpiazzare il lubrificante vecchio con quello nuovo. Per
cui: ·
Usare ogni mezzo (senza esagerare
rischiando di rovinare le maglie della catena) per rimuovere lo sporco e i
detriti tra il perno e il rullino in tutta la lunghezza della catena. ·
Se necessario (presenza di grasso
irrancidito e unto) usate anche petrolio rettificato spazzolando con uno
spazzolino adeguato; ·
Asciugare attentamente la catena e solo
in un secondo tempo procedere con la lubrificazione usando il solito spray:
ingrassare una catena non perfettamente asciutta è solo fatica sprecata, perchè
l'acqua si deposita fra rullino e perno ed impedisce al lubrificante di
penetrare dove serve; ·
Nel caso di condizioni particolarmente
difficili (fango pesante) alcuni meccanici usano stendere un velo di grasso
liquefatto o addirittura olio esausto invece del normale prodotto spray: questo
impedisce al fango di "attaccarsi" sulla catena perchè la superficie
risulta particolarmente scivolosa. Finora
abbiamo parlato della operazione di ingrassaggio della catena. Uno dei fattori
che compromette il corretto funzionamento del sistema di trasmissione è
l'errato tensionamento della catena e conseguentemente l'errato settaggio del
gioco della catena, che viene ripristinato agendo sugli appositi registri nel
forcellone posteriore (figura 2). figura 2: gioco catena misurato con i centri di
rotazione di pignone, corona e forcellone allineati sullo stesso asse.
Condizione di massima estensione della catena. Si
presentano due casi opposti:
·
si generano ulteriori attriti che
diminuiscono l'efficienza meccanica; ·
si usurano più velocemente gli
ingranaggi e i rullini; ·
si rischia di spezzare la catena, con
conseguenze disastrose per il mezzo e pericolose per il pilota.
·
Usura precoce e non uniforme dei denti
degli ingranaggi dovuta al "colpo di frusta" derivante da
accelerazioni improvvise imposte al pignone; ·
si rischia di spezzare la catena, con
conseguenze disastrose per il mezzo e pericolose per il pilota. Da
quanto esposto si capisce che non basta lubrificare e basta la catena affinchè
il sistema di trasmissione sia in perfetta efficienza ma occorre periodicamente
verificare il gioco catena e quindi la tensione, come pure l'usura dei denti e
delle gole degli ingranaggi. Le
operazioni da effettuare periodicamente sono:
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