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Il fenomeno dell'indolenzimento degli avambracci
di Jeff McDonald


trad. Luigi Loreto

Questo fenomeno è ben noto ai fuoristradisti ed in particolare ai piloti di motocross. La sensazione di non riuscire più a "tenere" il manubrio della moto dopo un po' di tempo che si sta in sella è sicuramente sgradevole. Poi, superato un certo limite sembra che al posto degli avambracci si abbia un paio di tronchetti di legno!

Ebbene,non si tratta di una sensazione, ma di un fenomeno ben noto dovuto al fatto che le braccia compiono un movimento di ridotta escursione o quasi isometrico, che comporta un ristagno di sangue e quindi la mancanza di ossigenazione nei muscoli. In definitiva tutto questo comporta un prematuro affaticamento delle braccia che a volte impedisce di continuare oltre.

Per superare questo inconveniente non basta essere sicuri che la nostra condizione fisica e atletica sia buona; infatti molte forme di allenamento cardiovascolare come la corsa, la cyclette o la MTB non coinvolgono la muscolatura della parte superiore del nostro corpo.

Invece quello di cui abbiamo bisogno è una forma di condizionamento muscolare e cardio-vascolare che coinvolga tutte e quattro le estremità del corpo.

In questo modo raggiungiamo tre obiettivi:
- costringiamo il nostro sistema cardio-respiratorio a lavorare ad un livello superiore;
- raggiungiamo un grado di allenamento contro la fatica anche per le braccia;
- effettuiamo un lavoro di condizionamento specifico per la pratica del fuoristrada.

Tutti i piloti professionisti eseguono un allenamento specifico basato su:
- allenamento con i pesi. Esercizi che coinvolgono tutte le estremità (i 4 arti) intervallato con:
- allenamento cardio-respiratorio con attrezzi tipo vogatori, stepper con "arrampicatori" e simili.

Buon allenamento!

THE BIKE'S READY ARE YOU......? (La moto è pronta, tu lo sei....?)

Tratto dal sito http://digilander.iol.it/wr400f/index.htm