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Esercizi di preparazione alla pratica del fuoristrada Guida
pratica agli esercizi specifici e scheda di allenamento Introduzione:
innanzitutto vorrei sottolineare l'importanza di tre cose che ritengo
fondamentali per la pratica del fuoristrada: Prima di
ogni cosa un chiarimento: la preparazione fisica è una componente essenziale di
questo sport ad ogni livello. Sia che voi siate un esperto professionista
veterano delle gare o un semplice amatore che pratica il fuoristrada come
semplice divertimento nel fine settimana di sicuro non potete tralasciare questo
aspetto. Perchè l'allenamento coi pesi: come ho già detto in altri articoli
il fuoristrada è uno sport che coinvolge tutti i muscoli del nostro corpo ma
maggiormente sollecita le estremità: gambe, braccia, collo. Le gambe
sono molto sollecitate sia perchè devono sorreggere il peso del corpo a mo' di
"sospensioni" sia perchè nei passaggi più lenti sostengono una parte
del peso della moto quando si piega in una curva molto stretta o si
"pedala" in mulattiera per aiutare la risalita. Le braccia sostengono
una parte del peso durante i trasferimenti di carico (sia in avanti che
indietro) e sono sollecitate dalle vibrazioni e dagli scossoni dovuti alle
asperità del terreno. Il collo sostiene tutto il peso del capo e del casco, che
sebbene abbia il baricentro coincidente con quello del cranio, grava almeno in
verticale direttamente sulle vertebre cervicali. In più ci
sono sollecitazioni dirette verso il busto, che rappresenta il collegamento tra
gli arti, soprattutto a carico della colonna vertebrale e delle scapole. In
sostanza, come dicevo, le sollecitazioni coinvolgono tutto il corpo ma alcune
parti sono maggiormente sollecitate di altre. Queste sollecitazioni stressano i
gruppi muscolari che vi si contrappongono. E' infatti esperienza comune di ogni
fuoristradista l'indolenzimento localizzato in alcune parti del corpo dopo una
lunga giornata in moto. Le aree generalmente più stressate sono in genere
quelle più deboli. A parte la variabilità da caso a caso e non considerando
particolari patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico, i gruppi
muscolari più sollecitati sono: dorsali, avambracci, quadricipiti e polpacci,
lombari. Cerchiamo di vederli in dettaglio. Dorsali: questo gruppo muscolare molto complesso è particolarmente
sollecitato quasi in ogni suo distretto. Avambracci:di questo gruppo muscolare ho trattato specificamente in
due articoli, quindi rimando ad essi per spiegazioni più approfondite. Quadricipiti e Polpacci:questi due gruppi muscolari si oppongono
alle sollecitazioni provenienti dalle pedane della moto e forniscono la spinta
per rimanere sollevati dalla sella durante quasi il 90% del tempo in cui si
cavalca la moto. Inoltre forniscono l'aiuto all'avanzamento della moto alle
bassissime velocità nelle situazioni difficili. Questi due gruppi sono
parecchio complessi perchè formati da tanti muscoli e tanti tendini per cui la
varietà di esercizi per l'allenamento è praticamente infinita. Lombari:questi muscoli sono di solito trascurati e ci si ricorda che
esistono solo quando cominciano a dolere. La regione lombare è piuttosto
delicata perchè lo spessore dei muscoli è minore ed inoltre è per sua natura
esposta a patologie gravi come il famoso "colpo della strega" che
nessuno al mondo si augura mai di provare. L'unico rimedio è la prevenzione e
quando non vi sono controindicazioni occorre un esercizio costante. Purtroppo
gran parte dei problemi alla regione lombare sono causati dal rilassamento dei
muscoli oppositori: gli addominali. Se questo gruppo è rilassato sicuramente ne
risentono i lombari. A chiunque è capitato di provare la sensazione di
"strappo" alla zona lombare durante il sollevamento di un peso: questo
fenomeno è dovuto sicuramente ad una postura scorretta assunta nel momento
dello sforzo (gambe dritte e schiena curva) ma anche al fatto che per assumere
la posizione corretta occorre applicare forza sugli addominali per cercare di
mantenere la schiena dritta. I suddetti
gruppi muscolari hanno ovviamente le loro controparti, come già accennato.
Poichè durante la pratica del fuoristrada accade che per lungo tempo si è
costretti a mantenere una certa posizione in modo quasi Isometrico, è evidente
che affinchè l'articolazione di un arto (ad esempio il ginocchio di una gamba)
risulti fissata ad una certa angolazione è necessario che i due gruppi
muscolari antagonisti siano entrambi tesi (ad esempio quadricipiti e bicipiti
femorali). Ne deriva che non è pensabile allenare solo il gruppo muscolare
eccentrico (quadricipite) senza allenare il suo antagonista concentrico
(bicipite femorale) e viceversa. Quindi all'allenamento dei dorsali deve
corrispondere quello dei pettorali, all'allenamento dei lombari quello degli
addominali e così via. Qui di
seguito propongo una scheda di allenamento suddivisa per gruppi muscolari che
riassume i principali esercizi specifici. Infine
sono proposti alcuni esercizi specifici per il collo e le mani. Quelli per il
collo sono tutti Isometrici o di Stretching, in quanto non occorre sviluppare
tanto la forza di questo gruppo ma piuttosto la sua flessibilità e la sua
resistenza. Al contrario quelli per le mani mirano a migliorare la forza e la
resistenza della "presa" sul manubrio; ciononostante ho inserito anche
degli esercizi di stretching perchè li ritengo fondamentali a migliorare la
flessibilità e la resistenza dei piccoli tendini che comandano i movimenti di
questo complesso e delicato strumento di cui la natura ci ha dotato. Uso della scheda: premetto che il tipo di allenamento che propongo
in questa scheda riguarda solo una parte della preparazione fisica generale che
ogni fuoristradista dovrebbe praticare come propedeutico all'allenamento sulla
moto vero e proprio, fermo restando che una gran parte del programma di
allenamento è dedicata ad attività aerobiche
classiche come corsa, nuoto, bici, etc oppure più "moderne" come
spinning, aerobica, step, rowing, boxaerobic, etc. E' una questione anche di
gusti, purchè l'intensità dell'allenamento sia sufficiente a tenere il battito
cardiaco almeno oltre il 70 - 80 % della freq. massima (220-età). Un altro
fondamento dell'allenamento è lo Stretching,
cui ho dedicato un articolo apposito: esso non è una integrazione
dell'allenamento ma un punto cardine. E' fondamentale per la flessibilità degli
arti e per la prevenzione degli infortuni. Nella scheda sono proposti in
particolare esercizi di stretching per le estremità come parte integrante del
programma di allenamento preparatorio. Riassumendo:
attività aerobica allenante, stretching, programma di forza resistente. Qui do per
scontato che alcuni esercizi di base siano noti al lettore. Per gli esercizi più
"esotici" consultare l'Appendice. Tutti gli
esercizi si basano su un numero relativamente alto di ripetizioni per ogni
serie: questo perchè gli esercizi tendono a sviluppare la forza resistente e
non la massa, in quanto il nostro obiettivo è migliorare la funzionalità
del gruppo e non il suo volume. Con il
progredire dell'allenamento si dovrà tendere ad aumentare prima il numero di
ripetizioni all'interno della serie (volume) e poi quando si riesce a superare
il numero massimo di 20-25 occorre aumentare il peso (intensità). Concentratevi
sia sulla parte concentrica che sulla parte eccentrica del movimento il che vuol
dire movimenti controllati e non "a scatti". Se volete aumentare
l'intensità mantenete la contrazione di picco (al termine della fase
concentrica) per 2 - 3 secondi. Provate
diversi accoppiamenti di esercizi in una sessione e variate anche l'ordine di
esecuzione. Quando siete padroni della tecnica di esecuzione dell'esercizio
provate a suddividere il numero di ripetizoni in tre blocchi: ad esempio se
riuscite ad eseguire 21 ripetizioni con un certo peso provate ad effettuare
prima 7 ripetizioni con un movimento ridotto alla prima metà del range, poi
altre 7 dalla metà fino alla fine, poi altre 7 Isometriche bloccate a metà
range: bruciore assicurato! Se poi
siete dei veri masochisti sperimentate i Superset per muscoli antagonisti:
questa tecnica consiste nell'allenare di
seguito senza pausa una coppia di gruppi muscolari antagonisti. Ad esempio
provate ad eseguire un set di Curl per bicipiti seguito subito dopo da un set di
estensioni ai cavi per i tricipiti: vi accorgerete della efficacia di tale
tecnica! Cercate di non abusarne, però, perchè questa tecnica aumenta a
dismisura il volume e vi costringe ad usare dei carichi leggermente minori.
Sperimentate, sperimentate, sperimentate! BUON ALLENAMENTO! SCHEDA
clicca per scaricare la scheda in formato .pdf (21 K) Appendice Riportiamo
la spiegazione di alcuni termini usati nel testo e qualche suggerimento per
eseguire correttamente gli esercizi meno noti. Negative (ripetizioni): ripetizioni in cui la fase eccentrica del
movimento ha una prevalenza sulla fase concentrica. Ad esempio se normalmente
per abbassare un peso impiegate 2 secondi durante la negativa dovete impiegare
almeno 8 secondi. Vengono di solito eseguite al termine della serie per
stimolare la crescita oltre che del muscolo anche dei legamenti e dei tendini.
Di solito occorre un aiuto esterno da parte di un compagno di allenamento perchè
eseguite oltre il punto di cedimento del muscolo. Cheating: tradotto letteralmente sarebbe "barare,
ingannare". Tecnica avanzata usata nel body-building che sfrutta un piccolo
movimento di slancio per superare il punto morto durante la fase concentrica. E'
usato soprattutto negli allenamenti ad alta intensità Superset:
combinazione di due esercizi che coinvolgono gruppi muscolari antagonisti.
Migliora la forza resistente. Frequenza cardiaca allenante: freq. del battito cardiaco compresa
tra il 65% e 85% del valore massimo. Più la percentuale si avvicina a 85% più
lo sforzo diventa intenso. Oltre 85% è considerato anaerobico. Sotto la soglia
del 75% siamo nella zona in cui si riesce a mantenere uno sforzo prolungato e
quindi si tende a bruciare i grassi corporei. In modo indicativo il valore
massimo della freq. cardiaca si calcola come il numero 220 meno l'età espressa
in anni. Isometrico: tipo di esercizio in cui l'arto o l'estremità coinvolta
resta fermo a circa metà range. Coinvolge contemporaneamente i due gruppi
muscolari antagonisti che insistono sull'arto o segmento. A seconda di come è
diretta la resistenza offerta dal peso aggiunto all'arto si stressa maggiormente
uno dei due gruppi. "Superman"(esercizio): consiste nel sollevare
contemporaneamente o in modo alternato le braccia e le gambe da terra a partire
dalla posizione prona sul tappetino. La posizione delle braccia è tese a 45°
con la linea delle spalle e palmi in basso, le gambe leggermente flesse ed il
ginocchio sollevato da terra. Viene detto così per la posizione simile a quella
di Superman in volo. Coinvolge tutti i muscoli della schiena e delle scapole.
Ottimo per rinforzare la statica. Curl alla Arnold: in onore del grande bodybuilder austriaco. Lui
amava eseguire questo esercizio per i bicipiti seduto su una panca con lo
schienale inclinato all'indietro di 20° circa. In questo modo i gomiti sono
arretrati rispetto alla linea dei fianchi in modo da coinvolgere durante
l'esercizio anche il capo superiore del bicipite (quello attaccato all'omero). Press alla Arnold:anche questa variante del military press prevede
un movimento più complesso durante il sollevamento dei manubri sopra la testa.
La posizione di partenza non è quella solita con i manubri in linea e
all'altezza delle spalle ma con i gomiti leggermente avanzati e con i palmi
delle mani rivolti verso il petto. Durante la fase concentrica il gomito ruota
dalla posizione iniziale fino ad arrivare in linea con le spalle per poi
procedere come il normale esercizio. Coinvolge maggiormente il deltoide
anteriore. Squeeze: letteralmente "strizzare". Esercizio specifico
per rinforzare la presa delle mani. Consiste nello stringere e rilasciare tra le
mani una palla di gomma (per esempio una da tennis sgonfia) consecutivamente
mantenendo la contrazione per 2 - 3 secondi. Jacknife: esercizio per addominali. Eseguito con l'aiuto di una
panca piana. Consiste nel sedersi sulla panca e ancorarsi al bordo con le mani,
successivamente portare al petto le gambe e successivamente distenderle in
avanti bilanciandosi con il busto rimanendo in equilibrio. Sit-up:simile al Jacknife ma eseguito a terra sul tappetino in cui
la posizione iniziale è sdraiati supini e quella finale è seduti con i talloni
sollevati da terra e raccolte le braccia intorno alle ginocchia portate al
petto. Spinte anteriori, posteriori, laterali: riferite agli esercizi per
il collo. Consistono nell'opporre con le braccia una resistenza alla flessione
del capo in avanti, indietro e laterale posizionando le mani sulla fronte, sulla
nuca o sulla tempia. Il collo deve rimanere in linea mentre si forza e le
braccia forniscono la forza di contrapposizione alla flessione. Si esegue da
seduti schiena dritta e collo in linea verticale. Shrug:esercizio per i muscoli Trapezi. Consiste in un movimento
molto semplice di avvicinamento delle spalle al collo senza rotazione in avanti
o indietro ma solo in linea. Dalla posizione in piedi si impugna il bilanciere o
i manubri e si sollevano le spalle in linea verticale cercando di avvicinarle al
collo (e non viceversa!). Il bilanciere offre l'opportunità di eseguire
l'esercizio in due varianti: una col bilanciere di fronte (all'altezza
dell'inguine) e una col bilanciere posteriore (poco sotto la linea dei glutei).
Sarebbe bene alternarle per stimolare più completamente questo gruppo. La
variante ai cavi bassi è simile a quella coi manubri solo che l'angolo che
formano le braccia è leggermente più aperto. Tratto dal sito http://digilander.iol.it/wr400f/index.htm |