Lao zi disse: "nel mondo non c'è accordo
su ciò che è giusto e su ciò che è sbagliato.
La gente [priva di saggezza] ritiene giusta
qualsiasi cosa le convenga, e giudica sbagliato
tutto ciò che è spiacevole. Quindi, [inizialmente]
la [nostra] ricerca del giusto non è la ricerca
di chi dice la verità ma, la ricerca di coloro
che sono d'accordo con noi; non è un rifiuto
dello sbagliato ma, un rifiuto di chi non
si accorda con i nostri sentimenti e le nostre
idee.
Se voglio scegliere ciò
che è giusto, devo
prescindere dai sentimenti
e dalle idee della
gente.
Così governare un grande
paese è come fare
una frittata di pesciolini:
non agitare:
questo è tutto.
Quelli che si propongono
l'accordo vengono
apprezzati via via che
loro parole colpiscono
nel segno; quelli che stanno
in disparte
sono visti con sospetto
via via che le loro
strategie hanno successo.
Quindi se desidero
essere corretto nei miei
rapporti con gli
altri, devo sapere come
mi considera la società.
Ma se mi conformassi all'andazzo
generale,
sarebbe come cercare di
fuggire sotto la
pioggia. Ovunque andassi
mi bagnerei.
Se vuoi stare nel vuoto, non puoi essere
volutamente vuoto. La cosa migliore è diventarlo
spontaneamente, sì da arrivare in ogni luogo
ed entrare in ogni mente. Per questo l'unione
con la via è come l'asse di un carro. sta
immobile ma, permette al carro di percorrere
mille miglia, facendo perno su una base inesauribile.
Così quando i saggi seguono la via, stanno
immobili allo scopo di governare il mutamento,
agiscono senza sforzo.
commentino: può destare qualche perplessità
l'idea che si possa arrivare a fare "vuoto"
nella mente e nei sentimenti "spontaneamente",
senza alcun lavoro su se stessi. Ovvero senza
una meditazione, la quale non è affatto "spontanea".
Tuttavia: chi può escludere che l'autore
di questo scritto ci sia riuscito senza sforzo?
gm - 15 dicembre 2011 |
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