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Wen zu VXXXIX

Anonimo - anonimi del I° secolo a.C.

 


Lao zi disse: "nel mondo non c'è accordo su ciò che è giusto e su ciò che è sbagliato. La gente [priva di saggezza] ritiene giusta qualsiasi cosa le convenga, e giudica sbagliato tutto ciò che è spiacevole. Quindi, [inizialmente] la [nostra] ricerca del giusto non è la ricerca di chi dice la verità ma, la ricerca di coloro che sono d'accordo con noi; non è un rifiuto dello sbagliato ma, un rifiuto di chi non si accorda con i nostri sentimenti e le nostre idee.
Se voglio scegliere ciò che è giusto, devo prescindere dai sentimenti e dalle idee della gente.
Così governare un grande paese è come fare una frittata di pesciolini: non agitare: questo è tutto.
Quelli che si propongono l'accordo vengono apprezzati via via che loro parole colpiscono nel segno; quelli che stanno in disparte sono visti con sospetto via via che le loro strategie hanno successo. Quindi se desidero essere corretto nei miei rapporti con gli altri, devo sapere come mi considera la società. Ma se mi conformassi all'andazzo generale, sarebbe come cercare di fuggire sotto la pioggia. Ovunque andassi mi bagnerei.
Se vuoi stare nel vuoto, non puoi essere volutamente vuoto. La cosa migliore è diventarlo spontaneamente, sì da arrivare in ogni luogo ed entrare in ogni mente. Per questo l'unione con la via è come l'asse di un carro. sta immobile ma, permette al carro di percorrere mille miglia, facendo perno su una base inesauribile.
Così quando i saggi seguono la via, stanno immobili allo scopo di governare il mutamento, agiscono senza sforzo.

commentino: può destare qualche perplessità l'idea che si possa arrivare a fare "vuoto" nella mente e nei sentimenti "spontaneamente", senza alcun lavoro su se stessi. Ovvero senza una meditazione, la quale non è affatto "spontanea". Tuttavia: chi può escludere che l'autore di questo scritto ci sia riuscito senza sforzo?

gm - 15 dicembre 2011