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Treni con servizio trasporto bici
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Alcune informazioni indicazioni generali sul servizio
I treni hanno generalmente a disposizione otto ganci portabici (alcuni però soltanto tre) con in più un poco di spazio residuo che consente di lasciare altre bici appoggiate. Talvolta il vano portabici non ha ganci e le bici stanno tutte appoggiate a terra. Esistono anche treni che ammettono il trasporto bici ma non hanno un vano specifico: le bici si mettono presso le porte in testa e in coda al treno. | |
Le ferrovie hanno quindi deciso che su ogni treno si accettano DIECI biciclette. Questo non vuol dire che l'undicesima resta a terra, ma semplicemente che bisogna avvisare: se la comitiva supera le 10 persone con bici al seguito, si deve telefonare a Trenitalia per segnalare su quale treno si intende viaggiare (cercare sull'elenco telefonico della propria città il numero del "centro comitive" Trenitalia; se non c'è, semplicemente basta telefonare alla stazione). A quel punto, in teoria, Trenitalia dovrebbe aggiungere un vagone apposito (che non esiste, perché hanno rottamato i bagagliai) oppure riservare dei posti alle bici anche in mezzo ai sedili della stessa carrozza che ha il vano speciale (il che è molto più probabile). | |
Una scappatoia può essere presentarsi in più di
10 senza avvertire, sostenendo che non ci si conosce affatto e si è
capitati tutti sullo stesso treno per caso. Questo però è sconsigliabile,
perché:
1. fa incazzare il capotreno, che si vede costretto a risolvere una grana non prevista (facciamo incazzare gli autosauri, non i ferrovieri!); 2. non dà diritto ad alcuno sconto comitive, mentre viceversa, con l'accortezza di prenotare, lo sconto si può avere; 3. se il treno fosse affollato e il gruppo di ciclisti non ha prenotato, il capotreno può chiedere di non far salire le bici in eccedenza (e qui non so se ne ha il pieno diritto, ma voglio vedere chi è che ha voglia di litigare coi passeggeri e far fare ritardo solo per non aver fatto una telefonata a tempo debito). | |
Il supplemento bici ha un prezzo fisso per tutta Italia: costa 3,50 euro sia che lo usi da Roma, sia da Bra, e vale comunque 24 ore (poi sta a te scegliere se prendere un interregionale dietro l'altro da Torino a Reggio Calabria, o se fare Torino - Chivasso per sei volte consecutive lo stesso giorno). | |
Il supplemento bici va pagato in aggiunta al biglietto ordinario, e si compone di due parti staccabili: vanno timbrate tutte e due, poi la prima parte (dotata di banda adesiva) va fissata al telaio o al manubrio della bici, la seconda parte va tenuta con sé ed esibita insieme al biglietto ordinario. | |
il numero MINIMO di PERSONE x fare COMITIVA -e risparmiare il 20% cad.- è di 16 | |
Il vano portabici, negli interregionali, si trova nella cosiddetta "carrozza pilota", cioè quella carrozza dotata di cabina di guida, all'estremità opposta del treno rispetto alla locomotiva (in coda se la locomotiva è in testa al treno, in testa se la locomotiva spinge da dietro, telecomandata dalla carrozza pilota). Anche per molti regionali vale lo stesso. Si sale dalla più vicina porta accessibile ai viaggiatori (c'è il pittogramma della bici) e si entra proprio dove c'è scritto "vietato entrare". Si può rimanere nel vano portabici solo per il tempo necessario a caricare/scaricare la bici, poi bisogna andare a sedersi nei posti normali. I treni di automotrici diesel (ALn 668 e Aln 663, c'è scritto sui frontali e sulle fiancate; se becco qualcuno a chiamarle ancora "littorine", gli mozzo la lingua) hanno invece un comparto con una serranda laterale che deve essere aperta dal capotreno, e le bici vanno caricate di lì. |
a cura di ablonzitov krangeny)
Per chi avesse esigenze particolari può sempre consultare:
Info: | http://www.inventati.org/criticalmass/torino/ |
E mail: | turinciclowoodstock@yahoo.it |