In origine Montangero era solo il nome della piccola
collina sassosa su cui sarebbe poi sorto il cantone; in dialetto infatti
" munta giaira" vuol dire il monte di ghiaia;
che sorgeva sopra l'attuale cantone di Casa Gianadda, che prese
il nome dai suoi abitanti: De Zanadda (originari di Santa Teresa
di Gallura, Sardegna) che, con il passare del tempo, si trasformò
in Gianadda.
Durante la guerra del 1444 tra la
Repubblica di Genova e quella di Pisa i genovesi Doria controllavano la
Sardegna, ed i Conti di Masserano (Fieschi Lamarmora Ferrero) essendo
stati investiti anche Conti di Lavagna (GE) erano suoi alleati.
Il soldato Alessandro De Zanadda, ferito durate
i combattimenti, fu mandato, come premio per il suo valore in battaglia,
dai Conti di Masserano per gestire la gabella sul commercio tra
Masserano e Crevacuore.
La gabella, pagata con l'apposizione di un timbro di
ceralacca, era riscossa in un piccolo fabbricato costruito
appositamente, e che darà poi origine all'attuale Cantone Gabella.
Alessandro De Zanadda chiama dei parenti dalla Sardegna
per aiutarlo a gestire la gabella, i quali poi costruiranno un mulino
sul Bisingana nella zona dell'attuale Cantone di Casa Gianadda.
Verso il 1620 un certo Giovanni Battista
Gianadda si trasferisce sulla collina e vi costruisce la prima casa
del cantone, e per la prima volta su di un documento (la turnificazione
tra fratelli per l'uso del mulino dei Gianadda) compare l'associazione
di una persona al nome del luogo e cioè "G.B. Gianadda che vive a
Montangero"; probabilmente da quel momento i successivi residenti
del cantone verranno riconosciuti semplicemente come Montangero.
Una conferma a questa supposizione deriva dall'altissimo
numero di matrimoni tra Gianadda e Montangero, che deriverebbe
dalla necessità di non far perdere agli eredi i diritti sull'utilizzo
del mulino.