Notizie storiche:
Nell'ultimo decennio
del IV secolo a.C. Roma comincia a coniare serie monetali in argento e
in bronzo (le cosiddette monete "romano - campane"; v.
moneta di Sore - Apollo/Cavallo al galoppo), destinate a circolare
nel territorio della Magna Grecia a fianco delle locali emissioni magno
- greche.
Nell'Urbe circolava,
invece, l'aes grave, il bronzo pesante, che aveva come unità di
riferimento ponderale la libbra "attica" di g
327 divisa in 12 once e come unità di valore l'asse. Progressivamente
l'asse perderà peso, e con esso muterà la tipologia monetale
(cioè le immagini poste sul dritto e sul rovescio delle monete)
destinata tuttavia, attorno al 222÷187 a.C. a stabilizzarsi
sul tipo " Giano/Prua di nave" e relativi sottomultipli tra cui il triente
Minerva/Prua di nave, già descritto in altra pagina (v. moneta
di Sore). Attorno al 187 a.C. il peso dell'aes grave si fermerà
a 54,6 g. e da quel momento la moneta cesserà di essere fusa e verrà
coniata. I riferimenti temporali sopra indicati sono forniti dal Sydenham
(v. bibl. rif.to 1a) ma non sono totalmente condivisi
da tutti gli studiosi.
La moneta di fig.
1 si colloca temporalmente nel periodo 269÷222 a.C (v. bibl. rif.to
1a), in una fase intermedia tra l'aes grave di prima maniera (quello
che aveva come unità di riferimento ponderale la
libbra "attica" di g 327) e la serie che portava sul rovescio la prua
di nave (v. moneta di Sore). La serie
di appartenenza della moneta di fig. 1 portava il segno del valore su entrambe
le facce della moneta, con l'eccezione dell'asse che ne era privo. La serie
suddetta comprendeva i seguenti tipi:
l'asse con Testa di Giano/Testa
di Mercurio a s.. falce dietro la testa. Peso 286÷271 g.
il semisse Testa di Marte
(o Minerva) con elmo Corinzio a s. segno "S"/Testa femminile a s., falce,
segno "S"
il triente Fulmine, quattro
globetti affiancati e centrati/Delfino, falce al di sopra, 4 globetti,
coincidente
con la moneta di fig. 1
il quadrante con due Chicchi
di grano, 3 globetti/Mano destra aperta, falce, 3 globetti
il sestante con Conchiglia,
2 globetti/Caduceo, falce, due globetti
l'oncia con Osso di animale,
un globetto/Osso di animale, falce, un globetto
la semuncia con Ghianda/
oppure , falce
Caratteristiche della
moneta di fig. 1: peso ~ 72 g; Q ~
48mm.
Il peso della moneta
di fig. 1 è compatibile con il triente di fig. 2, del peso canonico
(1/4 di quello dell'asse) di 71,5÷67,2. La moneta di fig. 2 è.descritta
in bibliografia (rif.to 1a)
da
Sydenham al n° 46 (l'immagine,
appartenente alla stessa moneta, è però tratta dal Sear -
Pl. 49 [1b]) e da Crawford
al n° 25.6 (rif.to
1c).
Dritto:
Fulmine,
4 globetti collocati simmetricamente rispetto all'asse verticale della
moneta.
Rovescio:
Delfino, Falce posta
al di sopra, in basso quattro globetti
Il
Sydenham attribuisce a questa moneta il grado 4 di rarità in una
scala in cui il massimo è 10. Secondo Sear [1b],
la
moneta vale 125 sterline (prezzo riferito al 1981), nello stato di conservazione
"bello" (intermedio tra "fior di conio" e "scarso"), .
[1]
Bibliografia:
(1a)The
Coinage of the Roman Republic - Edward A. Sydenham - ed. Spink & Son
Lmt 1952
(1b)Roman
Coins and their values - David R. Sear - Seaby 1981
(1c)Roman
Republican Coinage - Michael H. Crawford - ed. Cambridge University Press
1974