Nero Claudius Caesar Drusus Germanicus
54-68 d.C.
fig. 1
Mattingly, "A Catalogue of the Roman Coins in the British Museum - The British Museum Publications Ltd - reprinted 1976"- vol. I, moneta n. 244 pl. 44.11
fig. 2

Notizie storiche:
Nerone nacque ad Anzio il 37 d.C. e morì presso Roma il 68 d.C.. Era figlio di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina minore e il suo vero nome era Lucio Domizio Enobarbo. Adottato in seguito dall’imperatore Claudio, prese il nome di Nerone Claudio Cesare. Nel 53 d.C. sposò Ottavia, figlia di Claudio. Quando questi morì, i pretoriani comandati dal prefetto Burro, devoto ad Agrippina, moglie di Claudio, salutarono Nerone come nuovo imperatore. Presto si delineò un forte contrasto con Agrippina sopra tutto per la sua opposizione alla relazione tra Nerone e Poppea Sabina, tanto che la fece uccidere. Nel 62 d.C. ripudiò e uccise la moglie Ottavia e passò a seconde nozze con Poppea Sabina. Costei morì nel 65 e Nerone passò a terze nozze con Statilia Messalina. Va riconosciuta a Nerone la riforma monetaria attuata nel 63 d.C. dell’aureo e del denario, con le variazioni del rapporto tra le due monete, oltre ai cambiamenti apportati nella gestione delle casse dello stato. Fu accusato dell’incendio che nel 64 d.C. distrusse gran parte di Roma. Furono ordite contro di lui numerose congiure. Infine fuggì nella villa del Liberto Faone, vicino a Roma dove si fece uccidere dal Liberto Epafrodito. Si dice ripetesse prima di morire “Quale artista perisce in me!”. Fu sepolto dalla Liberta Atte, che era sempre stata sua amante devota. Finì con lui la dinastia Giulio Claudia.

Caratteristiche: Moneta di fig. 1 peso, ~7 g;Q~27 mm; h ~2 mm; [1]. Cfr. Bibl. rif.to [1] moneta 249 (peso 9,55 g; Q~27,9 mm; asse). In fig. 2 è stata riportata in realtà, non la moneta corrispondente a quella di fig. 1, in quanto non disponibile, ma una moneta di tipologia molto simile.

Dritto: IMP[2] NERO CAESAR AVG[3] GERM[4]testa di Nerone laureata a sinistra.

Rovescio: La Vittoria alata paludata avanza a sinistra, sorreggendo uno scudo in cui sono iscritte le lettere SPQR (illeggibili). S C[5] a sinistra e a destra nel campo.
 
 


[1] Bibliografia: Mattingly, "A Catalogue of the Roman Coins in the British Museum - The British Museum Publications Ltd - reprinted 1976", vol. I, dà le seguenti indicazioni generali circa il peso delle monete di Nerone conservate al British Museum:
metallo
nominale
peso medio
campioni esaminati
rame
asse
10,97 g
41
rame
semisse
06,36 g
04
oricalco
asse
8,42 g
16 
oricalco
semisse
3,62 g
43
Seppure, quindi, quanto a peso, la moneta di Sergio si avvicini maggiormente al semisse di rame, si rileva che solo gli assi di rame presentano la leggenda del dritto sopra riportata. Pertanto se ne conclude che la moneta di fig. 1 sia un asse.
[2] IMP(erator), in quanto comandante supremo dell'esercito. Nerone adottò il "praenomen imperatoris" dopo la visita di Tiridate a Roma, a metà del 66 d.C. .
[3] Le lettere sottolineate sono illeggibili. AVG sta per Augustus, il titolo del Principe.
[4] Germanicus, nome spesso assunto dagli imperatori che avevano al loro attivo campagne militari in Germania, nel caso di Nerone viene scelto invece, dopo l'adozione da parte di Claudio, per il richiamo ad una tradizione gloriosa.
[5] SC, Senatus Consulto cioè moneta coniata per decreto del Senato, come lo erano tutte le monete di bronzo, rame, oricalco.

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